| -LuciferNero- |
| | Bello, davvero bello il film, ma il libro è piu bello e soprattutto chiarisce una serie di particolari che nel film rimangono oscuri... Ecco una rece che scrissi tempo fa...se vi va di leggerla... Un po di storia...se avete letto il libro potete leggere, antrim ve lo sconsiglio...se avete visto solo il film e non avete intezione di leggere il libro qst spoiler vi potrebbe chiarire un paio di cose Scrivere qualcosa di sensato (o addirittura una recensione) su Intervista col Vampiro di Anne Rice non è compito semplice per una serie di motivi: primo su tutti l’incredibile e meritato successo che ha riscosso l’omonimo film di Neil Jordan che voi tutti ricorderete per l’eccezionale cast (Brad Pitt, Tom Cruise, Christian Slater, Antonio Banderas e Cristen Dunst vi dicono qualcosa?). Con un film così bello che lo segue, bisogna evitare facili paragoni con il libro della autrice americana. Il vampiro si sedette lentamente di fronte a lui e sporgendosi in avanti gli disse in tono confidenziale:<<non avere paura. Fai partire il nastro>> Allungò un braccio verso il ragazzo. Questo fece un balzo all’indietro, mentre due rivoli di sudore gli scorrevano ai lati del viso. Il vampiro gli strinse vigorosamente una spalla: <<credimi,non ti farò del male>> lo rassicurò <<ci tengo davvero a questa occasione. E’ molto più importante per me di quanto tu possa credere. Voglio cominciare>>. Ritirò la mano e rimase immobile in attesa. Il ragazzo si asciugò fronte e labbra col fazzoletto, balbettò che il microfono era inserito, schiacciò il tasto e annunciò che l’apparecchio era acceso. <<lei non è stato sempre vampiro vero?>> attaccò. <<no>>rispose l’altro. <<avevo venticinque anni quando lo divenni; era il 1791>> Così inizia il racconto di Louis, il racconto di una vita oscura e dolorosa, un racconto a cui il giovane giornalista in cerca di storie non era preparato. Louis era un proprietario terriero a sud di New Orleans. Il fratello minore a quindici anni ebbe una visione, e da quel momento in poi dedicò tutta la sua vita alla preghiera presso la piccola cappella che Louis stesso gli aveva fatto costruire.Un giorno, dopo l’ ennesima visione, l’ennesima discussione in preda a visioni mistiche si gettò dalla finestra ponendo fine alla sua giovane vita. <<si gettò dalla finestra[parla Louis] con lo sguardo verso il cielo come se vedesse qualcosa.>> Da questo momento in poi Louis, ritenendosi responsabile della tragedia che aveva colpito la sua famiglia, lascia tutti e tutto, non ne vuole sapere più della vita, vuole morire. La sua richiesta viene accolta da un misterioso osservatore, ma ciò che gli viene offerto è molto più che la morte, è una seconda vita: incontra Lestat, un vampiro, che gli fa dono del “potere tenebroso”, e Louis sceglie questa seconda vita, affascinato dal demone, e si fa "abbracciare"... ma la vita da vampiro non è come vorrebbe: ora possiede una forza sovraumana, una straordinaria velocità, dei sensi acutissimi da cacciatore notturno e un magnetismo innaturale che lo rende affascinante ed eterno nella sua bellezza. Ma nonostante tutto, la solitudine continua a divorargli il cuore, così come non diminuisce la sua umanità: non riesce ad uccidere altri che topi o cani, senza essere in grado di assassinare a sangue freddo, cosa che a Lestat riesce benissimo, il quale si diletta a torturarlo: …<<louis!>> disse. <<tu sei innamorato della tua natura mortale! Tu insegui i fantasmi del tuo Io passato…immagini di ciò che eri e che ancora vorresti essere. E nel tuo idillio con la vita mortale, sei morto alla natura di vampiro!>> <<…La natura di vampiro [parla Louis] è per me la più grande avventura della mia vita; tutto ciò che è stato prima è confuso, annebbiato; sono passato per la vita mortale come un cieco che avanza a tentoni da un oggetto all’altro. E’ solo da quando sono diventato vampiro che per la prima volta ho rispettato tutta la vita. Non ho mai capito un essere umano vivente, pulsante, finché non sono stato un vampiro; non ho mai saputo cos’è la vita finché essa non mi è sgorgata in un fiotto rosso sulle labbra, sulle mani!>> Louis è esasperato, distrutto e combattuto, la rottura con il suo mentore è totale e non riesce a sopportare oltre: abbandona Lestat per vivere da solo, tra i topi della fogna. Nel frattempo a New Orleans imperversa la morte nera, le strade sono piene di cadaveri il tanfo di morte opprimente. In questa desolazione Louis incontra una piccola bambina che abbraccia la madre ormai morta di peste, e, dopo che ella lo abbraccia, non riesce a resistere alla “sete”. Le succhia il sangue in un infinito “bacio” di morte.Tuttavia ad un passo dalla morte la lascia e fugge via distrutto dal rimorso. Lestat, abile, sfrutta l'occasione e consegna alla piccola Claudia il "dono": Louis nutre affetto per quella cucciola, e torna a stare con il vecchio amico e la bambina.
Gli anni passano e i tre seminano morte in città. Claudia cresce, uccide, è maliziosa ed abile nel cacciare le sue vittime... tuttavia il suo corpo ora immortale è rimasto quello di una bambina, mai crescerà, mai potrà diventare donna..Inizia a provare prima rancore, poi vero odio verso i suoi due compagni... ma non può odiare Louis, lei ama Louis: <<sono stata mortale per te [parla Claudia]…Mi hai dato il tuo bacio immortale…Mi hai amato con la tua natura di vampiro>>… Ti amo ora [è Louis che parla] con la mia natura umana, se mai l’ho avuta>>… …<<e’ ora di farla finita, Louis. E’ ora di lasciarlo>> Claudia vuole lasciare Lestat, ma sa che lui non glielo avrebbe mai permesso, e quindi organizza un piano: inganna Lestat e gli fa bere sangue di due bambini morti, i vampiri non possono bere il sangue dei cadaveri... e mentre egli agonizza, gli taglia senza pietà la gola.Il sangue del vampiro si riversa sul pavimento, lasciandolo senza vita come un cadavere: Claudia si fa aiutare da Louis, convinto dalla bambina, ed i due gettano il corpo di Lestat nella palude. Liberi dalla stretta di Lestat, (seppur in Louis alberghi il rimorso) decidono di dirigersi in Europa, alla ricerca di quelle risposte che Lestat aveva loro negato. Ma all'ultimo momento quest’ultimo ricompare!! Si era nutrito del sangue di un alligatore, ed era sopravvissuto.Ora era lì, in cerca della sua vendetta verso la bambina .Vuole ucciderla, ma Louis lancia contro il vampiro una lanterna che incendia il pavimento attorno a Lestat, e lo brucia vivo: Louis e Claudia scappano finalmente per le strade della città in fiamme e raggiungono la loro nave prima che essa parta, lasciandosi dietro Lestat ed ogni paura e tormento... ma mille domande sono nella testa dei due: Lestat è veramente morto? troveremo altri vampiri? siamo figli di satana? chi siamo noi veramente? siamo eletti o dannati? quando e dove è nata la nostra stirpe? Ha così inizio un viaggio in Europa che porterà Louis e Claudia infine a Parigi, città dove incontreranno, infine, altri vampiri: i due, non sono gli unici.... Commento: Anne Rice (nata nel 1941 a New Orleans) esordisce nel 1976 con il suo Intervista col Vampiro, oggi considerato come una pietra miliare della narrativa gothic-horror. L’ autrice ha avuto il merito di reinventare il personaggio del vampiro, che grazie ai suoi libri passa da “oggetto” della narrazione a ”soggetto”pulsante e sofferente. L'autrice dipinge di un'aurea affascinante e radiosa la figura dell'immortale: una radiosità che acceca le povere vittime, ma che dentro di sé nasconde un'angoscia e una profonda sofferenza, un dolore che consuma e brucia lentamente. Il vampiro vede morire uno dopo l’altro i propri affetti mortali, il vampiro è un essere solo che in un modo o nell’altro si trascina in un esistenza a cui deve dare un significato. Il vampiro si sente di morire ogni giorno di più , sente di perdere una parte di se stesso, parte che Louis cerca tanto di preservare. L’immortale è tutto questo, ma è soprattutto una figura sensuale, un tipo di sensualità oscena, eroticamente perversa e tentatrice di cui solo il male può esserne capace. Il libro, con le sue atmosfere dark-gothic, cattura completamente l’attenzione del lettore, il quale rimane affascinato dai personaggi e dai dialoghi mai pesanti o ripetitivi. La ricerca di Louis, la ricerca delle risposte e della verità, verrà tuttavia soddisfatta da un rigenerato Lestat nei due libri successivi (Scelti dalle Tenebre, la Regina dei Dannati) che meglio chiariscono una serie di dubbi rimasti irrisolti alla fine di Intervista. A mio avviso oltre Dracula di Bram Stoker e Anne Rice, con le sue cronache di vampiri, non vi è niente che valga la pena di leggere sul tema dei vampiri l’autrice ha infatti avuto la capacità di staccarsi dallo schema letterario ormai dominato dal vampiro antagonista ed ha introdotto la figura dell’antieroe malvagio. Quindi chi si aspetta un lieto fine, paletti e tanto aglio, rimarrà deluso dal romanzo che risulta essere più introspettivo e psicologico. In definitiva il mio giudizio sul libro non può che essere ottimo, tanto da sentirmi di consigliarlo a tutti gli appassionati del genere horror, a tutti quelli che hanno amato il film, e a tutti quelli che vogliono passare alcune ore in compagnia di…un buon libro. Giudizio da 1a10 9
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