Continuando il discorso sulla nostra Torino magica, che ieri ho dovuto interrompere, per motivi di causa maggiore, torno a parlare un po' delle "leggende" tramandate di padre in figlio....per così dire....
Cominciamo con una simil-leggenda che ha più versioni, ed è liberamente interpretabile...."il ponte del diavolo o del Roch". Credo che molti di voi, lo conosceranno, e il ponte medievale più importante che si trova nelle valli di Lanzo sul fianco del monte Buriasco. Bene, le origini di questo ponte sono controverse, in quanto, la narrazione vuole che gli abitanti del paese volessero costruire un sulla Stura, per ovvie ragioni, quali l'accesso facilitato al paese, gli scambi commerciali, l'eventuale chiusura delle "frontiere" come protezione per le pestilenze e le malattie di quel periodo.
Tuttavia, sembrava che la costruzione del ponte avesse una particolare fatalità, ovvero,non si riusciva mai a gettarlo, perchè massi che si staccavano dalla montagna lo invadevano, o pesanti tempeste lo rendevano troppo "bagnato" per essere gettato, oppure i fulmini cadevano sulla travatura...Insomma, i cittadini di allora, facilmente impressionabili (pace all'anima loro....), provarono con processioni, benedizioni, scongiuri
e tutto ciò che di "bianco" potesse esistere. Ma nemmeno questo servì, così, arrivò un anziano che consigliò di rivolgersi al Diavolo
in persona.
Ebbene, qui le leggende tendono a dividersi, per poi, successivamente riunirsi, c'è chi parla, che in quelle evocazioni bianche un Santo intercesse col Diavolo, chi, invece, che esso stesso, propose di costruire il ponte. Ovviamente, in tutte queste possibilità, una ricorrenza, abbastanza ovvia, sussiste, cioè, il Diavolo non avrebbe fatto il ponte per niente....volle un'anima.
Così, il Diavolo in una notte costruì il Ponte, la cui caratteristica altezza, sembra fosse dettata come regola dal "tenebroso" in persona, perchè così sarebbe stato perfetto per i suicidi, e chi avesse perso la vita su quel ponte sarebbe stato, immediatamente, dannato, perchè fuori dalla grazia di Dio...una notte buia come non mai, senza stelle, nè luci, solo civette, corvi e gufi si sentivano risuonare tra le valli, pioggia tempestosa e incroci di fulmini...All'alba, il ponte era creato...E il "creatore" si nascose dietro un masso, aspettando la sua ricompensa...per coloro che si rifanno al Santo, fu, quest'ultimo a fare in modo che la prima anima che passasse sotto il ponte fosse un agnello; chi si rifa al vecchio, sostiene che gli abitanti, nascosero in un sacco un vitello; altri sostengono che il Diavolo fu troppo precipitoso, e udendo dei rumori, balzò su di un agnello...Sta di fatto che, rimase a bocca asciutta, e aridatosi, diede un colpo di zoccolo
ad un masso, nel fiume, e sprofondò nell'inferno.
L'impronta di un enorme zoccolo è visibile, ancora oggi, vicino la cappella di San Rocco. I migliaia di turisti che, ancora oggi, visitano questo luogo, diventato ormai d'attrazione, affermano di avvertire una strana presenza, di sentire i "brontolii" del Diavolo, altri si sentono chiamati a gettarsi giù dal ponte, altri non sentono niente (eh beh...), ma...a tutti viene consigliato di portare con sè un crocifisso....
Per personale esperienza, io ci sono stata...sono andata di notte (la mia natura....), anche perchè ritengo che con le tenebre si sarebbe avvertito molto di più, se mai ci fosse stato qualcosa da avvertire....io credo che attorno a questo Ponte ci sia grande impressionabilità ed infinita suggestione...non vi nego che il posto, non è dei più idilliaci, ma per antonomasia, a mio parere.
Io, consiglio a tutti voi, se avete la possibilità di andarci, di visitarlo, sopratutto perchè è sempre un'emozione calpestare il suolo che le gentili dame medievali e i possenti cavalieri d'onore hanno percorso, costruito, vissuto e...raccontato!!!!
Questa, ovviamente, una delle tante "leggende" sulla Torino magica....
Spero di non avervi annoiato, ovviamente