| Beh, io non credo minimamente che il vampiro sia la parte più oscura di un essere umano. In quanto alla forza "sovraumana", definiamola così, non è altro che la conseguenza, forza di volontà, la sete che spinge l'essere a lottare con tutte le proprie forze per ottenere ciò che desidera e che, in questo caso, ne determina la sopravvivenza.
Riguardo al male, forse non mi sono espresso in maniera adeguata: quando un qualunque essere, in questo caso l'umano, è affascinato da tale creatura non segue la strada del male, fin quando ne è solo affascinato...inizia ad intraprendere tale strada quando vorrebbe provare tale sofferenza solo per il gusto di farlo, per provare sul proprio corpo le emozioni che provano gli esseri delle tenebre. Rinnegare Dio non è cosa da poco e come ben sapete sono pochi coloro che hanno, non il coraggio, ma la stoltezza e la stupidaggine di farlo.
Giuda in persona ha provato terrore per ciò che stava diventando dopo aver rinnegato il suo maestro.
L'ultimo tramonto per lui fu fatale e il cappio che gli stringeva il collo servì solo ad aumentarne la sofferenza.
Il cosiddetto morso dei vampiri, altri non è che il bacio che egli diede a Gesù durante l'ultima cena. L'essere che diventò dopo il tramonto altri non è che la sua immagine riflessa allo specchio, l'odio verso il maestro che pur sapendo del tradimento non fece nulla per impedirlo.
Il rimorso per tutto ciò che ha commesso muta in rancore, il rancore in fame, la fame in sete di vendetta. Quest'ultima, la vendetta, viene vista come un peccato e perciò punita. Soffrire la sete per l'eternità, non temere la solitudine, ma cercarla per timore di ferire i propri cari.
Loro non sentono l'odore del sangue, ma l'odore della paura: la stessa paura da loro provata.
|
