Ecco, come promesso, anche se con moooltooo ritardo, vi posto quel poco che so...
Gli stupefacenti sono classificati in base a tre caratteristiche principali: dipendenza psichica o fisica ( la prima è l'impulso che un soggetto prova a riassumere una certa sostanza per gli effetti piacevoli che ne ha ottenuto e la mancanza crea solo un disagio di carattere psicologico)..invece la dipendenza fisica provoca una serie di disturbi fisici dovuti ad un alterato stato fisiologico, la cosiddetta crisi d'astinenza; infine l'ultima caratteristica è la tolleranza, fenomeno per il quale a seguito di ripetute assunzioni è necessario aumentare le dosi dello stupefacente per ottenere gli effetti che inizialmente venivano indotti da quantità inferiori.
Quindi, secondo il testo unico della legge n° 685 del 1975 le droghe sono ripartite in sei tabelle:
1): sono compresi l'oppio e i suoi derivati, le foglie di coca e derivati, le sostanze di tipo amfetaminico, gli allucinogeni
2): i derivati della cannabis indica
3): sostanze di tipo barbiturico,
4): sostanze di corrente impiego terapeutico, da cui deriva dipendenza fisica o psichica
5):le preparazioni contenenti sostanze elencate nelle tabelle precedenti
6): prodotti ad azione ansiolitica antidepressiva o psicostimolante
Una classificazione in base alla pericolosità e le più gravi sono quelle sostanze delle tabelle 1 e 3.
Ora vi elenco le caratteristiche di droga per droga
Oppiacei e derivati:
Si indacano i prodotti naturali dell'oppio e i loro derivati sintetici, ma anche tutti i composti ad azione narcotico-analgesica, simile a quella della morfina.
L'oppio è il succo che si ricava per incisione della capsula, non ancora giunta a maturazione, di un fiore il papavero sonnifero.Il lattice, lasciato essicare per qualche giorno, viene messo in commercio confezionato in pani.
L'oppio viene generalmente fumato in pipe particolari, ma anche assunto per via orale, sotto forma di pillole o disciolto in bevande calde.
Dà dipendenza psichica e fisica, tolleranza e un progressivo decadimento fisico e psichico.
L'oppio racchiude molti alcaloidi, i pricipali ai fini dell'azione narcotica sono la morfina contenuta attorno al 10%, la codeina all'1% e la tebaina.
Le maggiori civiltà conoscevano l'oppio, come i Sumeri prima del 3000 A.C..
Originariamente il rapporto dell'uomo con il papavero sonnifero era legato a riti religiosi e a pratiche mediche.
Si ritrova la presenza dell'oppio presso i Greci ed i Romani antichi; Plinio il Vecchio descrive la tossicità di un decotto di papavero.
Gli arabi durante l'invasione nel settimo secolo d.c. ne diffusero l'uso in India da dove si propagò anche in Cina. Attorno alla metà del XIX secolo in Cina milioni di persone fumavano abitualmente oppio, la maggior parte del quale veniva prodotto dall'Inghilterra sul territorio indiano e commercializzato dalla Compagnia delle Indie. L'imperatore della Cina cercò di bloccare tale esportazione, ma inutilmente poichè l'Inghilterra impose i suoi traffici con la forza. Furono combattute due guerre dell'oppio dal 1839 al 1858, che videro alla fine la Cina soccombente e costretta ad importare l'oppio indiano.
L'abuso dell'oppio si diffuse anche in Occidente a metà del secolo scorso e divenne anche la moda di alcuni scrittori. Attualmente la pratica sta scomparendo.
Agli inizi del 1800 viene isolata dall'oppio la morfina, l'alcaloide principale responsabile dell'azione stupefacente, ma usato anche come farmaco antidolorifico.
Ci fu un abuso della morfina, che oggi è stata soppiantata dall'eroina.
L'eroina è un derivato semisintetico he si ottiene per acetilazione della morfina grezza. Fu sentitizzata nel 1874 e messa in commercio solo nel 1898 come rimedio contro il dolore, ma ci si accorse della grave dipendenza che provocava. Negli Stati Uniti già nel 1914 con l'Harrison Act l'eroina fu sottoposta a controllo.
L'eroina, cosiddetta da strada, si presenta come una polvere più o meno addensata, di diversi colori, il cui contenuto in principio attivo varia in relazione al "tagli" che il prodotto ha subito; contiene spesso come diluenti zuccheri.
E' assunta attraverso l'iniezione in vena, ma negli ultimi tempi anche attraverso le mucose nasali.
L'azione tossico-stupefacente dell'eroina è cinque volte superiore a quella della morfina. A seguito di abusi, la tolleranza e la dipendenza fisica si instaurano facilmente, in genere dopo 2 settimane. Se non si assume, avviene la crisi d'astinenza, che può spravvenire anche dopo qualche ora dall'ultima assunzione,e raggiunge l'apice dopo circa 48/72 ore. I fenomeni di astinenza si attenuano entro 6-7 giorni ed in un paio di settimane sono del tutto scomparsi. Se si assume una dose eccessiva, si va incontro alla overdose, intossicazione acuta con la tragica conseguenza della morte per depressione respiratoria.
I Paesi principali che producono clandestinamente oppio e morfina grezza che si trasforma poi in eroina sono: Birmania, Laos, Thailandia, Iran, Pakistan, Afganistan, Turchia, India e Cina.
Il mondo scentifico ha sempre cercato nuove molecole che non avessero gli stessi effetti negativi...ma hanno trovato solo succedanei, caratterizzati per il fatto di dare una tolleranza incrociata, cioè al soggetto eroinomane, si somministra un narcotico simile per evitare che insorga la crisi d'astinenza.
Ed ecco il metadone...composto narcotico analgesico incluso al pari dell'eroina nella prima tabella...viene usato per la disintossicazione negli stati di tossicodipendenza da eroina. Si tratta di una terapia a scalare da attuarsi in pochi giorni, che deve portare il soggetto allo stato di drug free. Si tratta di un trattamento di mantenimento....come in USA che non lo usano per la disintossicazione, ma come terapia di mantenimento; questo in Italia fa molto discutere.....
Ultima cosa, ora gli analgesici oppiacei sono utilizzati nella terapia del dolore, per il malato terminale.
Per oggi è tutto...domani posto un'altra droga, anche perchè mi fa male la mano a forza di scrivere
..spero che vi interessi!!!!!