| 8° Capitolo “ Il Patto Infranto”
Edward: “ Finalmente sei sveglia, ho temuto il peggio, avrei voglia di piangere se potessi.” Mi accarezzò dolcemente la guancia e si chinò a baciarmi la fronte. Bella: “ Scusami” Ruscii a pronunciare quelle scuse appellandomi a tutte le mie forze, ogni singola parte del corpo mi dolveva, ero ricoperta di lividi e le ferite bruciavano. Ero ancora molto scossa dal mio incubo, afferrai la mano di Ed, non riuscii a parlare a causa della debolezza ma lui colse la mia muta richiesta e si accomodò dolcemente accanto a me, mi coprì per bene e sistemò il cuscino, mi guardò negl’occhi e mi promise che sarebbe rimasto lì tutto il tempo, Gli sorrisi più tranquilla, poi chiusi gli occhi e sentendomi al sicuro mi addormetai fra le sue braccia. Alice: “ Edward, si è svegliata finalmente!” Edward: “ Si, è riuscita a dire solo poche parole, ora dorme nuovamente.” Alice: “ Non colpevolizzarti così, E’ andata bene per fortuna ora devi solo spiegarle come sono andate le cose, il resto andrà bene, direi più che bene.” Sorrise maliziosa. Edward: “ Guarda cosa le ho fatto? Sono un creatura orribile, dovrei lasciarla, permetterle di stare con Jacob.” Alice: “ Non è quello che vuole, non è il suo futuro, il suo futuro sei tu, è la nostra famiglia.” Edward: “ Ho paura, non so cosa dire e fare quando si sveglierà, mi vergogno molto” Alice accarezzò i capelli del fratello: “ Andrà tutto bene, fidati!” Edward “ Quanti punti le ha dovuto mettere nostro padre.” Alice: “ Quasi trenta, ma dice che la cicatrice sarà appena percettibile e poi una volta vampira scomparirà.” Edward annuì, il suo volto era cupo, il rimorso lo consumava, non sapeva come sfogare la collera che nutriva per se stesso. Alice:” Stanno arrivando, attieniti alla versione di Jacob e cerca di rimanere tranquillo.” Charlie sbucò dalla porta della stanza e si precipitò accanto al letto di Bella: “ Grazie per avermi mandato a chiamare da Jacob mentre la portavi in ospedale, maledetti lupi, come stà, dimmi.” Edward rimase perplesso, si limitò a rispondere: “ Si rimetterà, ha solo bisogno di riposare.” Charlie: “ Tuo padre ha detto che ci sono volute due trasfusioni e poi trenta punti di sutura, ha detto che Alice era compatibile e che tu non ti sei mai mosso da qui, grazie di cuore a tutti voi, ora so che la lascio in buone mani facendola sposare con te, ho avuto troppi pregiudizi.” Edward se fosse stato in grado, sarebbe svenuto all’istante. Sentiva l’impulso di fuggire per l’imbarazzo ma ancora una volta si limitò a dire: “ La amo sopra ogni cosa.” Charlie: “ Lo so! Dov’è Alice voglio ringraziarla.” Edward: “ Credo sia nell’atrio insieme a mia madre e mio fratello Jasper.” Charlie: “ Lascio entrare Jacob, è molto preoccupato, sarà contento di sapere che è andato tutto bene.” Edward tacque e Charlie uscì dalla stanza. Edward: “ Che ti sei inventato cane?” Jacob si era gia sistemato accanto al letto di Bella e le aveva preso la mano, guardava la sua amata scosso dai rimorsi e non restituiva la minima attenzione al suo rivale ne alle sue domande. Edward digrignò i denti: “ Mi hai sentito? Lasciala, non toccarla, intesi?” Jacob: “ Ho detto a Charlie che Bella stava passeggiando sulla spiaggia, che ti aveva chiamato perché il pick up era fuori uso e che aveva chiamato anche me così che potessi aggiustarglielo. Gli ho raccontato, che però, quando siamo arrivati lei era gia stata aggredita da un lupo, Ha detto Alice che tuo padre confermerà la mia versione.” Edward: “ Ora vattene, l’hai vista.” Jacob: “ Io non me ne andrò finchè non si sveglierà, non puoi impedirmi di stare qui.” Edward era stanco e afflitto, l’ultima cosa che voleva era che Belle si svegliesse e li trovasse a litigare quindi si violentò e rispose: “ Ok, ma lasciale la mano.” Jacob lasciò la mano di Belle e si mise a sedere sulla poltroncina affianco al letto : “ Sarà lei a dirmi di andarmene se non mi vorrà qui, nel frattempo cerchiamo di convivere civilmente, è quello che vorebbe lei.” Edward non lo stava neanche a sentire, ripercorse con la mente le parole di Charlie, era servita una trasfusione, Alice per fortuna era compatibile. Tutto questo non solo era assurdo ma impossibile visto che sua sorella era una Vampiro, il suo sangue avrebbe trasformato Belle, Almeno che... Il dubbio lo martoriò appena si insinuò nella sua testa, doveva saperne di più : “ Io ho bisogno di parlare con mia sorella e mio padre, presta attenzione al monitor, se a Bella dovesse servire qualcosa suona immediatamente l’allarme, non fare di testa tua per nessun motivo.” Jacob: “ Stai tranquillo, ci penso io a lei.” Quelle parole lo disgustarono, ma in quel momento non aveva altra scelta, uscì dalla stanza a grandi passi, raggiunse l’altrio e vi trovò tutta la sua famiglia e Charlie, li guardò tutti e cerco di sentire i loro pensieri, nulla che si riferisse a cosa temeva, ma Alice non era lì: “ Jasper dov’è Alice?” Jasper: “ E’ andata a casa con Rosalie e Emmett.” Eward: “ C’è qualcosa che non va? Qualcosa che dovrei sapere?” Charlie guardò Edward con curiosità, aveva assunto un tono minaccioso non consono alla situazione, intervenne Carlisle che colse l’indiscrezione di Charlie e la costernazione di suo figlio: “ Edward, stai tranquillo, Alice era solo molto stanca così tua Sorella Rosalie e tuo Fraello Emmett si sono offerti ti accompagnarla a casa a riposare, non c’è nulla di cui preoccuparsi.” Edward lo squadrò, i suoi occhi dicevano moltissimo, scoperchiavano il dubbio che sentiva, la consapevolezza cresceva dentro di lui: Quella sera era accaduto il peggio, qualcosa per cui tutta la sua famiglia si impegnava da anni, il patto era stato infranto e tutto a causa della sua insicurezza, tutto per amor suo e per proteggere la vita di Bella che per lui era il bene più prezioso. Esme: “ Caro, andiamo a prendere una boccata d’aria, sei davvero turbato ma per fortuna ora il peggio è passato.” Giunti in giardino Edward e d Esme si esaminarono per un attimo che sembrò durare un’eternità; il vento sibilava, la notte tenebrosa li ninnava come sempre, infondo erano creature oscure, figlie di quel manto ghiacciato chiamato oscurità. Edward: “ Alice ha ucciso un umano per salvare Bella non è vero?” Esme non rispose, accarezzò il viso di suo figlio: “E’ viva questo è quello che conta.” Il patto era frantumato, ma Bella era viva, era davvero questo quello che contava a questo punto? In cuor suo Edward non esitò: Si questo era quello che contava.
Continua....
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