| Io ho scoperto in me la sete di sangue conoscendo una ragazza a un gioco di ruolo che il pure sangue lo beve. Lei sta influendo su di me e con lei sto costruendo un rapporto di vera adorazione, come sua vittima, perché non vuole che altri bevano da lei. Lei non si definisce una real vampire ma un vampiro vero, cioè quello mitico, che tutti conoscono per i libri e i film, però su questo la devo conoscer ebene e comunque le conoscenze occultistiche sui vampiri hanno a che fare su di essi come demoni, come fantasmi, come stregoni che viaggiano in astrale o come posseduti da spiriti che poi li obbligano a bere sangue. Il vampiro come Lestat e Dracula potrebbe anche esistere per quello chi mi riguarda e io ci spero, e potrebbero essere esseri umani che si sono evoluti attraverso tecniche di alchimia, come dice Salvatore Brizzi, o alieni, o un diverso ramo evolutivo dell'uomo come l'uomo di Neanderthal o cos esimili. Lei comunque vive come tutti noi e non è soprannaturale. Ma il punto è che io esattamente come lei non voglio usare le etichette real vampires o human living vampires come vengono usate di solito perché nella metà hanno a che fare con questioni sulla metaforicità di come qualcuno vive il suo essere vampiro, cioè ci si considera normali esseri umani che però hanno la cosa aggiuntiva di voler bere sangue. Io invece sento che il bisogno di sangue è presente nella mia BIOLOGIA. Non è metafora o no, casomai c'è una parte di autosuggestione visto che mi ispiro ai vampiri nelle loro fobie e abitudini, però quando ho provato il mio risveglio oh diavolo l'ho sentito che è qualcosa di biologico, di radicato nella mia stessa natura.
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Un attacco violento di licantropia mentale. Lei mi ha fatto un dono. Dentro di me qualcosa è cambiato irrimediabilmente, per sempre. Allora ho sentito, che sì, io sono un vampiro, predatore di uomini. Ma non bisogna prendere questa frase come se io fossi come Lestat o Dracula, però è qualcosa che risiede in tutti noi o in alcuni di noi. horus Sat ha detto che suo figlio ha manifestato la voglia di bere sangue istintivamente, come se fosse una discendenza di famiglia. E ha continuato dicendo che si sente il bisogno di bere sangue per via che altri nostri parenti erano bevitori di sangue o che si venga "risvegliati", ma da cosa dipende questo risveglio?
=Editato dallo staff=
Col tempo ho tolto quest'ultimo eccesso, ma pensandoci assomiglia al processo di risveglio della consapevolezza vampirica che comincia insieme alla pubertà, come suo lato oscuro. Come lo descrive sempre Horus Sat. Certo allora sapevo dei real vampires e pur volendo diventare uno di loro non ci ho più pensato perché li trovavo dei giocherelloni autosuggestionati da stupidi feticismi sui vampiri, bere sangue non ci serve a noi esseri umani per sopravvivere, ma da quando lei mi ha fatto risvegliato la voglia di bere sangue sopita, ho sentito che se non lo bevo impazzisco, e non è autosuggestione, è stata una cosa improvvisa, non premeditata, all'improvviso ho sentito che bere sangue è qualcosa che la nostra biologia conosce come bisogno, come se fosse mangiare e bere, è qualcosa di REALE e per niente autosuggestionato. Dentro di me c'è qualcosa di oscuro. Esiste la magia vampirica e la magia del sangue, e allora noi abbiamo il potere di trasformarci nel vampirico, che se è una parte sopita dentro tutti noi allora togliendo quelle rimozioni la si può fare uscire mettendo in discussione ciò che significa essere umani, altrimenti se è propria solo di alcuni che manifestano certe storie e caratteristiche allora potrei anche pensare che ci siano dei gradi di evoluzioni diverse negli esseri umani. Ma comunque ora so che il vampiro è radicato nell'umano, sì e voglio conoscere questa bestia, voglio conoscere quanto in là ci si può spingere, con la stregoneria, con la meditazione o con qualunque altra cosa. Pur non facendo il pazzo certo... xD
Questa è la mia storia, cosa ne pensate?
Edited by loaded89 - 4/7/2018, 16:01
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