I Vampiri - Gli Immortali!

L'Obbligo, o qualsiasi cosa sia

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view post Posted on 6/1/2018, 20:12     +1   -1
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Anziani

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Rieccomi a blaterare come un vecchietto di 70 anni che ha appena raccattato il pallone dei figli del vicino finito nel suo giardino.
Yepeee ho 18 anniiiii !!
Comunque, torniamo seri per almeno un momento.
Il Protagonista di oggi è l’Obbligo.
Sarà divertente.. ahahhaha



Che cos'è questo animale selvatico ?
La quarta fiera che spaventò Dante quando la retta via era smarrita ?
Un nuovo cornetto 2018 della Algida ?
Naah, è solo una persona orribile che spaventa sempre tutti.
Lavoro, palestra, studio, mangiare, leggi, socializzare.. okay forse solo quest’ultimo vale per me.

COMUNQUE


per riprendere il nostro dizionario Cerbero (Treccani in realtà, ma quando lo pronuncio sembra che stia tossendo) cercando Obbligo troviamo “Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni di gratitudine o convenienza, o da altre esigenze e circostanze”. Rileggiamo tre volte che è scritto un po’ da cane (ah ah ah, che battuta alla Nessuno..).
Da questo possiamo tirar fuori una prima divisione:

Obbligo Morale
In questa colonna
abbiamo quel che
riguarda la sfera della
morale. Princípi, morale,
ideologie, fedi, ecc.

Obbligo Civile
In questa colonna invece
tutto ciò che è legato al,
per l’appunto, alla sfera.
civile. Lavoro, tasse,
bollette, rispetto delle leggi, ecc.
Sono obblighi necessari
per la sopravvivenza o di
costrizione per via di regole
da rispettare.



È proprio intorno a questa categoria che
tutto il discorso di questo post verterà ed intorno
al quale costruirò l’argomentazione della discussione.



Abbiamo da fare tre differenziazioni:
1)Obbligo morale necessario
2)Obbligo morale personale
3)Obbligo morale fittizio



Partiamo dal primo: vi sono degli obblighi che rimango eguali a tutti, da alcuni più rispettati per altri meno, che non possiamo trascendere. Abbiamo l’obbligo di non uccidere, l’obbligo di sopravvivere, l’obbligo alla non violenza, ecc.
Necessario può essere sostituito anche da Universale. I principi che appartengono a tutti fin dai tempi antichi insomma.

Per obbligo personale parlo di tutti quei princípi scelti da noi che decidiamo di rispettare. Possiamo avere la spinta di aiutare chi è in difficoltà, togliere l’animale in mezzo alla strada che è stato appena preso da una macchina, lo spirito che rende capaci di stare a digiuno per un giorno intero per far mangiare il proprio bambino. Ve ne sono tantissimi che possono appartenere a questa categoria. Sono gli obblighi che più rispettiamo e quindi più radicati dentro di noi, più forti. Qui vi appartengono anche gli obblighi religiosi quando la persona è davvero credente e consapevole di ciò ce fa (o dannatamente bigotta. I bigotti e gli stolti sono delle bravissime pecore che fanno tutto ciò che dici. Davvero)
Per riconoscere questi obblighi e non rischiare che siano in realtà fittizi, basta verificare che risalgano ad una nostra genuina decisione personale. Perché genuina ? Perché molti maestri della persuasione sono capaci di istillare in noi delle decisioni che crediamo siano nostre, mentre sono nate da terzi con l’obiettivo di farcele perseguire (nel prossimo post tratterò al 90% della Coerenza, vi spiegherò per bene cosa intendo con questo ultimo concetto).

Dulcis in fundo, gli obblighi morali Fittizi: Questi sono i più divertenti.
Questi obblighi provengono da sorgenti estranee a quelle fin’ora citate, e molto spesso non esiste nemmeno la fonte perché inventati da nessuno ma rispettati da tutti !
Proprio così ! È questa la follia !
Ci agganciamo a cose inesistenti e inventate, campate totalmente per aria ! Avete presente quando ancora oggi si dice “tu sei Comunista” e “tu sei Fascista” ? UGUALE.
Solo che almeno con queste due frasi si parla di qualcosa che è esistito ed ora morto. Con obblighi di cui andremo a parlare ora, si parlerà come di unicorni a sette teste che bevono il thè con i leprecauni mentre osservano arcobaleni nello spazio.
Vediamo di cosa le nostre manie ci rendono capaci, trattiamo qualche esempio:

~L’obbligo della reciprocità: “Mi ha fatto un regalo, ora gle ne devo fare uno anche io”. Oddio. Il panico, sempre. Quante volte vi siete pronunciati questa frase ?
Se mai è la vostra risposta, ho una buona ed una cattiva notizia per te: sei svincolato da uno degli obblighi più ridicoli della società, ma sei un cinico ba*****o e ti direi di consultare un esperto per controllare se tu possa essere un sociopatico (sono ironico per enfatizzare, ma la la mancanza del senso di colpa o del rimorso, con la mancanza di rispetto delle regole sociali e dei sentimenti altrui è un sintomo fondamentale della sociopatia, quindi occhio).
Quel che entra in gioco qui è la bestiolina di nome Senso e cognome Di Colpa, un’infida emozione che distrugge l’anima fino a quando per un motivo o per un altro non si risolve il problema che la ha scatenata.
Nessuno ha mai detto di dover per forza regalare qualcosa a qualcuno. Se ci pensi e gli vuoi bene lo puoi fare in qualsiasi momento, anche al di fuori di anniversari o feste. Il significato è semplicemente “ti voglio talmente bene e sei talmente importante per me per meritarti [oggetto regalato]”. Penso che il regalo di contraccambio, quindi forzato da questa regola di reciprocità, sia tra le cose più tristi al mondo. Quel regalo non è perché ti voglio bene, ma perché devo farlo. ED È TRISTE. Meglio non farlo che farlo fintamente.
Poi se quello che ti ha dato il regalo è perché così ne riceve uno anche lui (sfruttatore della regola), o perché è Natale e ha dovuto farlo per bella figura, allora puoi cogliere l’occasione e prenderti il regalo senza darne uno in cambio.
Da nessuna parte e da nessuno è stato scritto che a regalo donato ne va donato uno di conseguenza.
Questo stratagemma è utilizzato da tutti coloro che lavorano nelle offerte o che devono vendere qualcosa. Prima ti regalo qualcosa o ti faccio un favore, poi ti chiedo di comprare qualcosa e quindi permettermi di guadagnare. Gli Hare Krishna, negli aeroporti statunitensi ad esempio, ti fermano e ti danno un fiore e con un bel sorriso ti dicono che è un dono per te dalla loro comunità. Avendoti fermato, delle volte al limite della forzatura, ti chiedono un'offerta libera, che darai sicuramente in debito per il fiore.
Volete un esempio più vicino a noi magari ?
Il braccialetto del vu cumprà di turno. UNA GENIALATA. Ti salutano amichevolmente fermandoti senza dare fastidio o seguendoti se non ti fermi, ti mettono un braccialetto al polso (che sia il famoso braccialetto della fortuna o uno di perline, che entrambi durano qualche mese prima che si rompano) e ti dicono che è un regalo. Solo a quel punto ti chiedono di comprare qualcosa, e ti sento davvero uno schifo e una persona orribile, egoista, un rifiuto dell’umanità se non gli compri qualcosa. Perché è stato gentilissimo e ti ha dato un regalo, che sicuro non lo volevi nemmeno, delle volte te lo fai dare pure per levartelo di mezzo, cadendo invece nella trappola. Quante volte dopo che vi hanno regalato una qualsiasi cosa poi avete comprato qualcosa pure di inutile, ma che il solo gesto vi ha tolto quella sensazione di imbarazzo e vergogna durante la decisione se comprargli qualcosa o no ?
Usate il trucchetto con tutti. Basta pochissimo, persino una sigaretta all’amico che fuma o una bevanda gassata al collega che vi sta antipatico. Subito dopo averla offerta di vostra spontanea volontà e non chiesta da lui, chiedetegli qualcosa. Avrete un successo incredibile !

~Gli obblighi dell’educazione: “Non alzarti da tavola mentre gli altri stanno ancora mangiando, è maleducazione !”. Ma me la sto facendo sotto e la nonna di 94 anni beve il brodo che sembra una moviola. Davvero devo aspettare la seconda estinzione dei dinosauri per andare al bagno ??
Tanto per dire, ci fu un certo nobiluomo (citato in alcune versioni del Galateo, per dar ragione alla saltuaria trasgressione delle regole) il quale pur di essere educato alla corte del Monsignor InventatiUnNome, rimase al banchetto nonostante dovesse andare al bagno con urgenza estrema. Morale della favola ? Gli si ruppe la parete della vescica e i medici dell’epoca non poterono fare nulla per fermare l’emorragia. Una morte per eccesso di educazione.
Per tornare al nostro secolo, spesso ci sentiamo di non andare al bagno per espellere rifiuti organici solidi non tanto per lo scarso igiene del bagno pubbico, ma “perché poi quello che entra dopo di me a sentire tutta quella puzza cosa potrà mai pensare di me ??”. Penserà CHE SEI UN POVERO DISGRAZIATO A CUI HANNO PRESO I CRAMPI INTESTINALI ED È STATO COSTRETTO AD ANDARE IN UN BAGNO PUBBLICO DANNAZIONE. Meglio intasare un bagno ed appestarlo piuttosto che fartela nei pantaloni ed appestare tutto il tragitto fino a casa, no ??
Scusate, sono piuttosto violento delle volte..
Questo per dire.. un conto è la cortesia e la pubblica decenza.. un conto sono delle credenze stupide che delle persone hanno (e che di conseguenza provocano nelle altre persone perché non hanno altro di meglio da fare) riguardo all’educazione.
Devi uscire con gli amici che conosci da quando nemmeno sapevi mettere due parole una dietro l’altra e magari li aiuteresti a seppellire un cadavere ? Eh no, quella maglietta ha una piega proprio sotto l’ascella dove non si vede, devo stirarla..
Devi andare a comprare il latte a 200m dal tuo appartamento ? Mh no, questa maglietta l’ho messa tre volte, non posso metterla.
Devi andare a casa dell’amica a farti prestare la borsa per il matrimonio della zia domani ? Che dici, queste scarpette si abbinano bene con la spilla sul cappello ?
Ma sul serio ? Educazione ? Questa piuttosto si chiama Follia. Davvero, pensateci !
QUANTE VOLTE vi è capitato di fare un qualcosa di cui nessuno se ne sarebbe fregato niente, se non chi è folle come chi pensa a queste cose ?
Quante magliette nere non ti sei mai messo perché avevi i pantaloni blu, e quindi era indecente ?
Quante volte ti sei fatto problemi se puzzassi o meno mentre ti allenavi in palestra, sudando come è giusto che sia ?
Quante volte ti sei vergognato a passare per primo accorgendoti troppo tardi che a 500m più in là una signora incinta stava arrivando per entrare proprio dove sei entrato tu ?
Quante volte hai chiesto scusa quando la situazione non te lo chiedeva ?
Quante volte la mamma o il papà ti hanno guardato male quando hai fatto qualcosa che invece potevi fare tranquillamente, ma a giudizio di molti maleducato ?
Quante volte le vecchiette sull’autobus ti hanno guardato male perché non le hai ceduto il posto mentre avevi la caviglia rotta o stavi morendo di sonno, e sono scese alla fermata successiva a quella dove sono salite ?
Andiamo forza, sul serio.. se per ogni volta che è successo doveste ricevere anche un solo centesimo, saremmo tutti quanti dei miliardari.
E perché questo ?
Perché non si sa chi ha deciso che è da maleducati. Ma chi la deciso ? Chi ha detto che è così piuttosto che non ? Chi ha detto che questa è educazione, mentre invece è puro masochismo, perché non richiesto da nessuno ?


Oddio, ho scritto tantissimo, mi dispiace..
È che come già detto sono logorroico, e la noia del viaggio di ritorno è stata devastante ahahahahah
Spero siate arrivati almeno al primo capoverso prima di esservi addormentati, o di aver contenuto gli insulti almeno fino alla fine del post.

Avrei altri obblighi fittizi da descrivere, ma la lunghezza del discorso è già abbastanza per farvi abbioccare. Se proprio dovesse piacere scrivetelo che mi rimetto giù a scrivere, sempre qui.

Buona Riflessione,

Tar

 
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