| Quartina 52 della centuria XI La grande Cité qui n'a pain à demy, Encor un coup la sainct Berthelemy Engravera au profond de son ame, Nismes, Rochelle, Geneve et MontPellier, Castre, Lyon, Mars entrant au Belier. S'entrebattront, le tout pur une Dame.
Ecco la traduzione letterale: La Grande Città che non ha pane a mezzo Ancora un colpo là a S. Bartolomeo Ingraverà al profondo della sua anima Mismes, Rochelle, Geneve e Montpellier Castro, Leone, Marte entrante all'Ariete S'imbatteranno tutti per una Dama.
Questa quartina si riferisce abbastanza esplicitamente alla notte di S. Bartolomeo. Parigi nel secondo Cinquecento era in preda ad una forte carestia. Nel 1572 Enrico di Borbone (rampollo di una importante famiglia ugonotta) sposò Margherita di Valois, figlia di Caterina de' Medici, diventata regina di Francia dopo la morte del marito (Enrico II). Questo matrimonio avrebbe dovuto pacificare il paese, ma ciò non fu così per lungo tempo. Durante le feste di S. Bartolomeo dello stesso anno nella notte tra il 23 e il 24 agosto, i Guisa cattolici ordinarono un massacro di ugonotti, morirono circa 3000 persone. I Guisa non volevano infatti per nessun motivo il ritorno al trono di un ugonotto. Dunque Nostradamus ci parla in questa quartina di una Grande Città che non ha pane, proprio come la Parigi di allora; da poi due riferimenti temporali: S. Bartolomeo e il Leone entrante nell'Ariete, entrambi riconducono al 23-24 agosto. Il colpo nell'anima è il peso delle apprensioni e delle responsabilità per il crimine; vengono poi citate alcune città ugonotte che sono colpite come Montpellier, dove vi è una piazzaforte (castrum latino) ugonotta e la roccaforte calvinista di La Rochelle. La Dama di cui si parla è probabilmente Caterina de' Medici, questa Dama è ricorrente in altri quartine, sempre interpretata come la regina di Francia. Infatti ella sarà la causa di questi scontri, per via del matrimonio della figlia. Ed. M.E.B., Renuncio Boscolo, Nostradamus Centurie e Presagi
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