I Vampiri - Gli Immortali!

Satanismo - Possessioni demoniache ed esorcismi, Sintomi di possessione ed esorcismo moderno

« Older   Newer »
  Share  
pynguetta
view post Posted on 7/10/2007, 22:40     +1   -1




I diavoli, identificati con gli angeli caduti che hanno seguito Lucifero nella sua ribellione a Dio, possono prendere possesso di un corpo torturandolo, sfigurandolo e portandolo a compiere atti innominabili.
Spesso ciò accade in seguito a malefici eseguiti da cosiddetti "maghi", normalmente appartenenti a sette occulte.
Nel libro Io, Vescovo Esorcista di Andrea Gemma, l'unico vescovo esorcista italiano praticante, sono narrate, da un punto di vista cattolico ed effettivamente poco obiettivo, storie terribili, di immane sofferenza.
È meglio affrontare queste narrazioni con un certo scetticismo, ma ricordando la frase "l'astuzia migliore del diavolo è far credere che non esiste", quindi accettandone la possibilità, considerando inoltre che lo stesso Cristo, secondo i Vangeli, è stato a sua volta esorcista.
Ecco cosa accade ad un corpo posseduto: il posseduto...
ha convulsioni e attacchi che ricordano le crisi epilettiche;
ha visioni e allucinazioni, sente voci;
parla in lingue che non dovrebbe conoscere (spesso latino, greco o lingue antiche come l'aramaico). A volte lingue che sembrano sconosciute sono in realtà lingue conosciute pronunciate al contrario;
compie azioni che persone normali non riuscirebbero a compiere;
diventa notevolmente più forte;
non riconosce la sovranità di Maria Vergine (v'è una frase rituale che gli esorcisti sono soliti far ripetere agli ossessi; nella maggior parte dei casi essi non la ripetono o storpiano le parole);
la voce cambia;
espelle liquidi di natura sconosciuta;
È utile precisare che molti di queste situazioni sono state rappresentate nel film L'Esorcista (The Exorcist).
Gli esorcisti più abili sono inoltre in grado di parlare con il demone che abita il corpo dell'ossesso, e spesso scoprono molte cose. Andrea Gemma afferma nel suo libro di aver addirittura udito un demone piangere. Era triste perché lui non poteva pentirsi, ma era dannato per l'eternità, mentre gli esseri umani avevano quella possibilità. Esemplificativa è stata la frase, pronunciata dall'ossesso, "perché voi sì e noi no".
Non è detto, inoltre, che un corpo possa essere posseduto da un solo demone. Talvolta più demoni possono abitare un corpo. Nel vangelo viene ricordato l'episodio in cui Cristo scaccia da un corpo una moltitudine di demoni (Vangelo di Marco, 5, 1-20).
Gli esorcisti possono contare su un rituale da poco rimaneggiato per praticare la loro lodevole vocazione. In ogni caso il cristiano credente può sempre contare sulla preghiera a Dio che dice ogni volta che recita il Padre Nostro: "liberaci dal male".

 
Top
pynguetta
view post Posted on 17/10/2007, 10:21     +1   -1




LUTERO ED IL DIAVOLO

Ai visitatori del castello di Wartburg, in Germania, viene mostrata una macchia d’inchiostro sul muro, che si dice sia la conseguenza di uno scontro tra Martin Lutero e il diavolo.

Sembra che una sera, gli sia apparso il demonio per tentarlo e che Lutero, furioso, gli abbia scagliato contro il calamaio. Può trattarsi di una leggenda, ma resta il fatto che egli descrisse certi eventi soprannaturali che gli erano capitati.

Nel 1521, proprio nel castello di Wartburg, dove si era nascosto in seguito al suo attacco al papato corrotto, Lutero scrisse cosa gli era accaduto con un sacchetto di nocciole. Si era da poco coricato, quando le nocciole cominciarono a saltare nel sacchetto; il letto prese a vibrare e le nocciole a volare. Poiché non gli facevano del male, Lutero si addormentò, ma fu nuovamente svegliato da un forte rumore, come di centinaia di barili che rotolassero giù per le scale. Eppure, la porta di ferro di fronte alle scale era chiusa con il catenaccio e nessuno poteva essere entrato.

Successivamente, quando Lutero si spostò in un’altra ala del castello, la sua stanza fu occupata da un donna e anche lei sentì un rumore come di mille diavoli scatenati. Lutero ebbe altre due esperienze nel suo monastero, a Wittenberg. Qui egli insegnava teologia, quando, nel 1517, diede inizio alla riforma protestante, affiggendo sulla porta della cattedrale di Ognissanti le sue 95 tesi per un dibattito pubblico sulla condotta della chiesa. "Il diavolo entrò nella mia cella, interrompendo i miei studi, e fece rumore dietro la stufa, come se stesse trascinando della legna sul pavimento".

Così disse Lutero in quell’occasione, tuttavia anche volte aveva sentito il diavolo sopra la sua cella, "ma sapendo che era il demonio, non gli davo retta e andavo a dormire". Lutero, che credeva di essere guidato da entità invisibili, ebbe premonizioni sulle proprie malattie e sulla propria morte, dovette combattere contro voci e visioni diaboliche, come quando il diavolo gli apparve sotto forma di una scrofa in cortile o cane sul letto, benché al castello di Wartburg non vi fossero animali.


UN PATTO CON IL DIAVOLO

Il giorno della propria morte, il dottor Johann Faust fece un annuncio ai suoi studenti all’università di Wittenberg, in Germania: rivelò che, anni prima, aveva venduto il corpo e l’anima al demonio e ora il contratto stava scadendo.

Quella notte gli studenti lasciarono solo il maestro nella sala, ma rimasero svegli in ascolto. Di lì a poco udirono una porta spalancarsi e Faust esclamare "Assassino! Assassino!", poi il silenzio. All’alba gli studenti trovarono sangue e frammenti di cervello sparsi sul pavimento e sui muri della sala, e nel cortile i resti straziati del corpo del dottor Faust.

Il personaggio della leggenda fu costruito liberamente sul reale dottor Faust Georg – poi Johann- alchimista e negromante, che insegnò effettivamente a Wittenberg, ma sulla cui morte non si hanno dettagli. Secondo la leggenda, egli passò dalla teologia allo studio di magia nera, evocando Mefistofele, servo di satana, il quale gli promise di servirlo per 24 anni, dandogli potere e sapienza, in cambio dell’anima.

Il contratto fu messo per iscritto e Faust lo firmò con il proprio sangue. Mefistofele lo iniziò alle scienze occulte che lo resero famoso. Dopo 23 anni, Faust cominciò a pentirsi, ma l’accordo non prevedeva ripensamenti. Da quel momento condusse una vita sfrenata, con Mefistofele che gli procurava le donne più belle per soddisfare la sua voluttà. All’approssimarsi della scadenza del ventiquattresimo anno, Mefistofele disse a Faust di prepararsi, perché il diavolo in persona sarebbe venuto a prenderlo.


POSSESSIONI DIABOLICHE

L’idea che il demonio possa entrare nel corpo di una persona e dirigerne i pensieri sia le azioni, non è nuova. Nei secoli XVI e XVII, la chiesa riteneva che l’umanità fosse costantemente presa di mira da satana e dai suoi accoliti, e ogniqualvolta qualcuno aveva un comportamento che essa disapprovava o non comprendeva, diagnosticava una possessione demoniaca.

In teoria, le streghe erano delle eretiche e, dovendo sradicare l’eresia, era necessario ucciderle. In nome di ciò, migliaia di innocenti furono torturati e giustiziati. Farncis Hutchinson, un prete inglese del XVII secolo, scettico nei riguardi della stregoneria, fu tra i primi a capire che "la medicina per la follia" era un rimedio più appropriato del rogo.

Grazie a uomini come lui, l’idea della possessione diabolica a poco a poco svanì. Nel XIX secolo, medici come il francese Louis-Florentin Calmeil riconobbero la base isterica della stregoneria e di altri comportamenti anomale, mentre lo psicologo Pierre Janet dimostrò trattarsi, in molti casi, di disturbi della personalità.

Tuttavia, in molte nazioni cosiddette "civili", si è continuato a credere fermamente nella possessione diabolica e la credenza è stata anche alimentata dal cinema.


DEMONI IN CONVENTO

Nel 1632 cominciò a circolare la voce, nella Francia sud occidentale, che sette monache di un convento di Orsoline di Lourdun erano possedute dal diavolo; la stessa badessa ne ospitava almeno sette.

Dapprima diverse monache, riferirono di avere visto lo spettro del confessore del convento, deceduto di recente. Poi un’altra apparizione fu identificata con quello di Urbain Grandier, un imponente religioso del posto, cui piacevano molto le donne, e era invidiato dai suoi confratelli. L’apparizione di Grandier provocò una crisi isterica collettiva e il caos nel convento. Per i sacerdoti addetti alla cura spirituale delle monache fu facile suggerire che Grandier, agognando all’incarico di loro confessore avesse chiesto aiuto al demonio.

In realtà era stata la badessa, incuriosita dalla reputazione di Grandier, a offrigli l’incarico. Prudentemente, Grandier rifiutò e non fece caso alle accuse che lo indicavano come responsabile dei turbamenti delle monache, sperando che la cosa andasse in fumo. E sarebbe stato così se non si fosse intromesso il cardinale Richelieu, il quale pensava che Grandier fosse l’autore di una satira anonima che denunciava il suo comportamento dispotico, per ciò colse l’occasione per vendicarsi.

Lo sfortunato prete, accusato di collusione con il diavolo, fu imprigionato, torturato e infine condannato in base alla sola testimonianza delle monache. Nell’agosto 1634, dopo terribili torture, fu trascinato al rogo sulla piazza di Lourdun. L’autobiografia della badessa rivela che era una squilibrata, un’attrice consumata e una calcolatrice. Quando ammise la falsità delle sue accuse, era troppo tardi.


ALEYSTER CROWLEY - "LA GRANDE BESTIA"

Aleister Crowley, il personaggio più malfamato del mondo moderno della magia, studiò occultismo, scrisse brutti versi e testi pornografici, assunse droghe e indulse in ogni sorta di depravazione sessuale.

Nato in Inghilterra nel 1875, da genitori profondamente religiosi, Crowley attribuiva la propria natura diabolica alla sua rivolta contro il cristianesimo e, come l’anticristo dell’apocalisse, si definiva "la bestia il cui numero è 666". Crowley credeva di essere stato, in una vita precedente, Eliphas Levi, un prete spretato, diventato giornalista di sinistra e poi mago, morto il giorno in cui Crowley era nato.

Fin da giovane mostrò una certa inclinazione per la magia, che considerava connessa in modo complesso con la volontà dell’uomo. Ma le cose non andarono sempre nel senso desiderato. Quando viveva in Scozia, Crowley cercò di prendere contatto con il proprio angelo custode, attirando invece, una quantità di diavoli. Secondo Crowley, il suo angelo custode, gli sarebbe apparso nel 1904, dettandogli un messaggio per l’umanità.

Egli lo espose in tre capitoli di "Il libro della legge", in cui la sua filosofia e la sua concezione della magia sono sintetizzate nella frase "Fare ciò che si vuole dovrà essere la legge". Nel 1912 Crowley cominciò a praticare la magia a base sessuale che lo portò nel 1920 a trasferirsi in Sicilia, in una cascina.

Qui trascorreva lunghe ore immerso in preghiere, pratiche magiche e a sfondo sessuale, abbandonandosi a orge e all’assunzione di droghe. Esaurite le sue sostanze, Crowley scrisse un libro "diario di un drogato". Dopo altre manifestazioni di vita dissoluta, nel maggio 1923 Mussolini lo cacciò dall’Italia. Crowley morì in Inghilterra il 1° dicembre 1947 e i giornali lo definirono "l’uomo più pregevole del mondo".


ELEANOR ED IL DIAVOLO

Una contadina rumena acquistò dei dolci con soldi che aveva trovato per strada, ma quando sua nonna lo seppe, le disse che aveva speso il denaro del diavolo e che, mangiando i dolci, aveva ingerito anche lui.

Quella notte la ragazza, terrorizzata, divenne il fulcro di fenomeni violenti, con pietre che volavano e vetri che si frantumavano. Un tentativo di esorcizzarla peggiorò le cose e, per porre fine agli incidenti, la si mandò in convento. Ma anche qui pare si verificassero fenomeni di telecinesi, per cui Eleanore finì in manicomio.

Ma intanto il suo caso aveva suscitato scalpore, e nel settembre 1925, la contessa Zoe Wassilko Serecki, sostenitrice di studi parapsichici, portò Eleanore a Vienna. Qui, durante l’anno seguente, si verificarono 900 incidenti. La povera fanciulla credeva di essere posseduta dal diavolo. Nell’aprile 1926, Harry Price invitò la contessa a portare Eleanore al suo laboratorio per la ricerca parapsichica di Londra ed, esaminatala, la giudicò un soggetto straordinario.

Anche qui gli oggetti venivano misteriosamente spostati da un posto a un altro con un rumore come se fossero gettati. Da allora, se il diavolo, veniva irritato o insultato, sulle braccia, sul petto, sulle mani e sul viso della ragazzina apparivano graffi, tumefazioni o segni di morsi. Price osservò che questi effetti avevano una spiegazione psicologica e potevano essere messi sotto controllo.

I fenomeni di possessione sono spesso collegati a ragazzi in età pro puberale e anche nel caso di Eleanore cessarono quando ella raggiunse la pubertà. Da allora la giovane ebbe una vita normale in Romania, dove fece la parrucchiera.Se non ci fossero state le parole di sua nonna a provocare le visite del diavolo, forse Eleanore non avrebbe mai lasciato il suo umile villaggio.
 
Top
gracias8
view post Posted on 3/11/2007, 16:01     +1   -1




molte di qst storie nn le avevo mai sentite...soprattutto qll di lutero...
 
Top
Nikita86
view post Posted on 5/11/2007, 16:00     +1   -1




io una volta ero satanista...esperienza che nn auguro a nessuno...
 
Top
pynguetta
view post Posted on 5/11/2007, 16:01     +1   -1




Vuoi parlarcene?
 
Top
Nikita86
view post Posted on 5/11/2007, 18:25     +1   -1




certo! è una storia un pò lunga! spero di nn annoiarti! allora, avevo 15 anni, ero nel fior fiore dell'adolescenza, mi erano accadute cose brutte e ero inkazzata cn tutto e tutti... ero piena di rabbia e negatività....e soprattutto me la prendevo cn Dio....e incominciai ad avvicinarmi al satanismo...niente di ke...qualke seduta spiritika, leggendo la bibbia nera...e conoscendo persone che pratikavano magia nera....ne conobbi uno che era molto più grande di me...lo conobbi tramite lettera... volevo che mi insegnasse qlk....e invece inciampai in un pazzo che prese un ossessione x me dicendo di amarmi e che se nn mi comportavo cm diceva lui, avrebbe fatto del male a me e alla mia famiglia nominando anke xsone a me care (defunte)....mio padre insomma....mi svegliai dall'idiozia che stavo facendo e mi decisi ad andare da un prete (al pazzo, fidandomi di lui, avevo mandato una mia foto.....) mi feci benedire e lui mi disse di nn preokkuparmi xk quella xsona nn poteva fare del male a nessuno....e da allora mi sn allontanata dal satanismo e le xsone che mi circondavano se ne accorsero xk ero tutta un altra xsona....quella rabbia mi stava divorando dentro e qnd decisi di fermarmi mi resi conto di stare moooolto meglio! cmq da allora nn è che nn ho più problemi, quelli li hanno tutti....ma almeno nn mi affido più a cose malefike che possono solo nuocere alle xsone...e mi ritengo fortunata cn tutto quello che sento in tv....
 
Top
pynguetta
view post Posted on 5/11/2007, 18:30     +1   -1




Mi spiace per la tua brutta esperienza, ma sono felice che tutto sia finito nel migliore dei modi... questa tua esperienza potrebbe aiutare magari qualcuno che adesso si trova nella tua stessa situazione di qualche anno fa!!
A volte i problemi sembrano insormontabili e si cerca un modo per affrontarli sperando di risolverli al più presto, ma non sempre si fanno le scelte giuste, l'importante è riuscire a capirlo in tempo e sono felice che tu adesso stia bene e che questa brutta esperienza sia ormai facente parte del passato!!
Grazie per avercelo raccontato!! un abbraccio!!!
 
Top
Nikita86
view post Posted on 5/11/2007, 18:34     +1   -1




di niente! anzi, grazie a te x aver kiesto!! un abbraccione anke a te!
 
Top
pynguetta
view post Posted on 7/11/2007, 10:13     +1   -1




IL DIAVOLO E LA POSSESSIONE DEMONIACA


Per gli appassionati della materia, credo possa essere interessante la lettura di un volumetto che riporta degli sconcertanti avvenimenti che realmente accaddero a Napoli nel 1600 e che sono annotati in un antico manoscritto custodito nella biblioteca dei PP. Girolamini e dato alle stampe qualche anno fa da Antonino Fienga. Riporto uno stralcio dell’introduzione del Saggio, che dà un’dea del contenuto della pubblicazione:

"... tra tanti preziosi rari codici, ancora si conserva una curiosa Cronaca, finora inedita, che riporta uno scorcio di storia conventuale, risalente alla fine del 1600.
Si tratta di un volumetto in quarto, scritto da unica mano, in buono stato di conservazione. Consta di cinquantaquattro fogli che qualcuno dei recenti consultatori ha numerato a matita. Manca del frontespizio, è rilegato in tutta pergamena ed ha per titolo: «Caso successo nella Casa de' P.P. Gerolimini in Napoli a IV del mese di maggio 1696».
Di autore ignoto e di nessun interesse letterario, non meriterebbe alcuna attenzione se non fosse per gli inquietanti fatti che vi sono narrati, con dovizia di particolari, e per i protagonisti, all'epoca molto noti o per il lustro del casato o perché si distinsero per buoni meriti che, in qualche caso, li resero perfino degni della posterità.
Sono le vicissitudini di un giovane novizio, la cui vocazione venne messa a dura prova nientemeno che da Satana in persona, il quale, ricorrendo a paradossali espedienti, fece di tutto perché egli gettasse la tonaca alle ortiche e abbandonasse la rigida vita conventuale per ritornare a godere i privilegi di un'esistenza agiata e brillante, così come all'epoca poteva auspicare chi, come lui, apparteneva ad una famiglia di nobili origini ed antiche tradizioni.
L'intera comunità Oratoriana, e non solo quella, si trovò coinvolta in impressionanti ed incredibili manifestazioni diaboliche. A nulla valsero continui esorcismi e preghiere. I fenomeni si arrestavano solo temporaneamente, per poi riprendere più intensi di prima. Fu un susseguirsi di misteriosi apporti, terrificanti apparizioni, comparsa di enigmatiche scritte sui muri, crolli e sorprendenti ricostruzioni di soffitti, e interminabili colloqui tra i Padri ed un'invisibile entità che, esplicitamente, affermava di essere «il diavolo dell'inferno».
La letteratura agiografica, per la verità, non è nuova a vicende del genere, anche se molto meno esasperate; così come è consueto rinvenirne notizia in quella miriade di testi che trattano di «manifestazioni spontanee» e che, specie in questi ultimi tempi, non mancano di affollare le librerie destando, come sempre, notevole interesse tra i cultori della materia e sarcastica perplessità tra gli scettici. Ma a rendere singolare la nostra Cronaca è la notevole varietà di fenomeni che si produssero in un arco di tempo relativamente breve, con un'unica finalità; e ciò non sembra trovare altri riscontri nella storia della parapsicologia. Va comunque sottolineato che nella Napoli del '600, per altro verso, il diavolo spesso costituì serio motivo di attenzione, giacché ricorrenti furono i riti satanici tra i più disparati ceti sociali, unitamente ad incredibili pratiche di magia.
Il fenomeno divenne talmente dilagante da destare comprensibili apprensioni tra le autorità ecclesiastiche, tanto che se ne trattò diffusamente, prima nel sinodo di Aversa del 1616 e, successivamente, in quello più importante, indetto a Napoli dal cardinale Giacomo Cantelmo nel 1694.
Il porporato fu prodigo di scomuniche ai negromanti che, evocatori degli inferi, offrivano a questi sacrifici ed incenso e realizzavano oggetti ed immagini tendenti a far sì che i demoni soddisfacessero i desideri di chi aspirasse ad ottenere facilmente ricchezza, successo, amori e fortuna.
Non desterà quindi meraviglia apprendere che, tra il 1601 ed il 1690, furono ben 464 i processi celebrati dai tribunali ecclesiastici e civili, per imputazioni inerenti la magia e la stregoneria.
Vero è che le accuse e l'acquisizione delle prove non erano certo confortate da rigorosi riscontri poiché, troppo spesso, le confessioni di colpevolezza venivano facilmente estorte ricorrendo a metodi violenti, usuali a quei tempi. Ma ciò può dare l'idea di quanto fossero diffusi, in' quell'epoca, fanatismo, credulità e superstizione.
.........................................
Le vicende, ancora a distanza di tre secoli, destano interesse e, anche se la lettura si presenta a volte poco agevole per l'arcaicità dello stile e per le frequenti sgrammaticature, non per questo è meno avvincente anzi, per non far perdere al lettore il piacere di accedere all'originaria stesura, non si è ritenuto di apportarvi alcuna correzione, neanche ortografica. Si è solo creduto opportuno eliminare le abbreviazioni che, pur se rare nel testo, avrebbero potuto causare qualche incertezza interpretativa”.

[Antonino Fienga, Satana in Convento. Franco di Mauro Editore]

Fonte
 
Top
blackblondy
view post Posted on 29/2/2008, 16:23     +1   -1




ringraziando il cielo te ne sei uscita da quest orribile condizionamento...
 
Top
pynguetta
view post Posted on 29/2/2008, 16:28     +1   -1




CITAZIONE (blackblondy @ 29/2/2008, 16:23)
ringraziando il cielo te ne sei uscita da quest orribile condizionamento...

già... ne sono contenta anche io :)
 
Top
blackblondy
view post Posted on 29/2/2008, 20:01     +1   -1




io l ho vissuto con lei qst incubo!!!nn puoi immaginare!
 
Top
view post Posted on 3/7/2016, 19:04     +1   +1   -1
Avatar

Anziani

Group:
Founder
Posts:
1,349
Reputation:
+171
Location:
Roma

Status:
Offline


Ho scoperto ora questo post perchè per passare il tempo mi metto a leggere cosa si divertono a cercare i visitatori, e giust'appunto uno stava leggendo questo :D
Alcuni racconi li conoscevo, altri no. Davvero notevole comunque :)

Inviato tramite ForumFree App

 
Web  Top
12 replies since 7/10/2007, 22:40   3478 views
  Share