I Vampiri - Gli Immortali!

NECRONOMICON, Al Azif

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§NECRONOMICON§
icon13  view post Posted on 25/8/2008, 12:36     +1   -1





« La notte s'apre sull'orlo dell'abisso. Le porte dell'inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti. Questo regalo lascio all'umanità: ecco le chiavi. Cerca le serrature; sii soddisfatto. Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred: per primo io le ho trovate: e sono matto. »

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Secondo lo scrittore di racconti fantastici Howard Phillips Lovecraft, il Necronomicon (il cui titolo originale in arabo è Al Azif) è un testo di magia nera redatto da uno stregone arabo di nome Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell'VIII secolo d.C. e morto a Damasco in circostanze misteriose (si dice fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile).

In realtà il Necronomicon è uno pseudobiblium, cioè un libro mai scritto ma citato come vero in libri realmente esistenti. Il Necronomicon, infatti, è un espediente letterario creato da Lovecraft per dare verosimiglianza ai propri racconti, che diventò gradualmente un gioco intellettuale quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti di genere horror o fantascientifico. Lo stesso Lovecraft fu quasi costretto a un certo punto, a confessare che il Necronomicon era una sua invenzione quando si accorse che troppi suoi fans lo avevano preso sul serio, e anche oggi non mancano persone che credono alla reale esistenza del Necronomicon.

C'è incertezza su quale possa essere stata la fonte ispiratrice di Lovecraft per la creazione del Necronomicon. Secondo De Turris e Fusco sarebbe stata la Clavicola di Salomone, un celebre grimorio che l'autore di Providence avrebbe conosciuto attraverso Cerimonial Magic, un libro di A. E. Waite del 1898, mentre secondo lo studioso americano Roger Bryant il Necronomicon sarebbe un adattamento del Picatrix, un testo arabo di magia del XII secolo. Per Domenico Cammarota, invece, il Picatrix non può essere la fonte del Necronomicon perché non è un testo di magia, ma di alchimia e di erboristeria. Lovecraft, però, si sarebbe ispirato al suo autore, l'alchimista iracheno ‘Abd al-Latīf, per creare la figura di Abdul Alhazred.

Il libro cominciò ad uscire dalla finzione letteraria per entrare nel mondo reale nel 1941, quando un antiquario di New York, Philip Duchesne, mise nel proprio catalogo un riferimento al Necronomicon, di cui forniva la descrizione e fissava il prezzo a 900 dollari. Nel 1953 il giornalista Arthur Scott, in un articolo sul mensile americano Sir!, sostiene che il Necronomicon è scritto su fogli di pelle umana prelevata da persone uccise con fatture stregonesche.

Da quel momento si moltiplicano i riferimenti al Necronomicon sui bollettini dei bibliofili e perfino nel catalogo della Biblioteca Centrale dell'Università della California. Alla fine degli anni '60 Lyon Sprague De Camp durante un viaggio in Oriente acquista uno strano manoscritto proveniente da un villaggio del nord dell'Iraq e al ritorno lo fa esaminare da alcuni esperti americani che però lo avvertono che il testo è una sequenza di segni priva di significato, che cerca di assomigliare al persiano e che risale al XIX secolo: un imbroglio, insomma. Sprague De Camp decide comunque di pubblicarlo in facsimile, raccontando la vicenda e facendolo passare per il Necronomicon, aggiungendo particolari inquietanti per rendere il tutto verosimile.

Negli anni '70 Colin Wilson sostiene che Lovecraft mentiva quando affermava che il Necronomicon non esiste, per coprire le responsabilità del padre, affiliato alla massoneria egiziana fondata da Cagliostro e possessore di una copia del Necronomicon (probabilmente, nella traduzione inglese effettuata da John Dee).




In una lettera Lovecraft sostiene che il titolo, apparsogli in sogno, significa La descrizione delle Leggi dei Morti (o che governano i Morti), significato derivato dalle parole greche nekros (cadavere), nomos (legge) ed eikon (immagine, descrizione). La traduzione più comune è, invece, Libro dei Nomi dei Morti, perché fanno derivare il secondo segmento del titolo dal greco onoma (nome, titolo di libro).

Altre ipotesi sono Le consuetudini dei Morti (da nomos = legge, uso, costume) oppure Guida alla terra dei Morti (da nom- = spazio, distretto, regione) oppure ancora Il Libro del Legislatore Morto (da nomikos = legislatore).

Secondo August Derleth, amico ed editore di Lovecraft, il nome Necronomicon fu ricalcato dallo scrittore sul titolo degli Astronomicon Libri del poeta romano di età augustea Marco Manilio, per cui il significato sarebbe Libro che riguarda la Morte.




Secondo Lovecraft il titolo originale dell'opera è Al Azif, un termine arabo che sarebbe usato per indicare i suoni notturni prodotti da certi insetti, ma che la tradizione popolare identifica con il linguaggio dei demoni.

L'autore di questo libro è un certo Abdul Alhazred, un poeta pazzo di San'a, nello Yemen, probabilmente vissuto nel periodo omayyade (VII-VIII secolo) e che passò gli ultimi anni di vita a Damasco, dove scrisse il libro, intorno al 730, e dove morì, nel 738, in circostante misteriose. Il libro conterrebbe un racconto mitologico sui Grandi Antichi, la loro storia e i metodi per invocarli. Del libro fu fatta una traduzione in greco ad opera di Teodoro Fileta (responsabile anche del nome greco Necronomicon), forse un monaco ortodosso di Costantinopoli, nel 950 e una in latino ad opera del danese Olaus Wormius nel 1228, il quale annota nella prefazione come l'originale arabo fosse già considerato perduto ai suoi tempi.

La versione latina fu stampata due volte: una prima volta in caratteri gotici, presumibilmente in Germania, nel XV secolo; una seconda volta nel XVII secolo, probabilmente in Spagna. Il mago elisabettiano John Dee e il suo assistente Edward Kelley entrarono in possesso di una copia del Necronomicon a Praga, durante una visita all'imperatore "occultista" Rodolfo II e si ritiene che ne abbiano fatto una traduzione in inglese, della quale rimangono solo alcuni frammenti. Sembra che già dal medioevo il libro fosse stato messo all'indice dalla Chiesa cristiana e poi, via via, da tutte le religioni organizzate del mondo.




Cronologia

730 - Abdul Alhazred scrive a Damasco il libro Al Azif.
950 - Teodoro Fileta a Costantinopoli traduce in greco Al Azif con il titolo Necronomicon.
1050 - Il Patriarca Michele ordina la distruzione delle copie tradotte in greco. Il testo arabo originale sparisce.
1228 - Olaus Wormius traduce in latino il testo in greco del Necronomicon.
1232 - Papa Gregorio IX ordina la distruzione delle copie in greco e latino del Necronomicon.
XV secolo - Edizione tedesca in caratteri gotici della traduzione latina.
1472 - Edizione di Lione (Francia) della traduzione latina di Olaus Wormius.
1550 - Edizione italiana del testo in greco.
1580 o 1586 - Traduzione inglese del Necronomicon latino, frammentaria e mai stampata, ad opera di John Dee e Edward Kelly.
1598 - Altra versione inglese del Necronomicon latino, ad opera del barone Federico I del Sussex che la intitola Cultus Maleficarum, meglio nota come Manoscritto del Sussex.
1622 - Edizione spagnola della traduzione latina.





È stato possibile stilare un elenco delle copie conosciute del Necronomicon (nella finzione letteraria, ovviamente) in base alle tracce fornite nei loro racconti dai seguenti scrittori: Bergier, Derleth, Di Tillio, Edwards, Elliott, Hamblin, Herber, Kuttner, Lovecraft, Lumley, Schorer, Willis.
Bibliotèque nationale di Parigi, Francia. Edizione spagnola (Madrid, 1630 circa) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Museo Egiziano del Cairo, Egitto. Edizione italiana (Roma, 1550 circa) della versione greca di Teodoro Fileta.
Chiesa della Saggezza Stellare di Providence, Rhode Island, USA. Edizione del XVII secolo (incerto se si tratti della edizione tedesca o spagnola) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Field Museum, Chicago, Illinois, USA. Copia in lingua ed edizione ignote.
Widener Library, Harvard University, Cambridge, Massachussetts, USA. Edizione spagnola (Madrid, 1630 circa) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Kester Library, Salem, Massachussetts, USA. Edizione tedesca in caratteri gotici (Norimberga, fine XV secolo) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Magyar Tudomanyos Akademia Orientalisztikai Kozlemenyei, Budapest, Ungheria. Copia manoscritta dell'originale arabo Al-Azif (dispersa)
Miskatonic University, Arkham, Massachussetts, USA. Edizione spagnola completa (Madrid, 1630 circa) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Miskatonic University, Arkham, Massachussetts, USA. Manoscritto parziale in inglese intitolato Al-Azif, appartenuto fino al 1924 ad Ambrose Dewart.
Miskatonic University, Arkham, Massachussetts, USA. Copia frammentaria della traduzione di John Dee appartenuta alla famiglia Whateley fino al 1928.
British Museum, Londra, Regno Unito. Edizione tedesca in caratteri gotici (Norimberga, fine XV secolo) della traduzione latina di Olaus Wormius, con traduzione in inglese ad opera di Henrietta Montague.
San Marcos University, Lima, Perù. Edizione italiana (Roma, 1550 circa) della traduzione in greco di Teodoro Fileta.
Università di Buenos Aires, Argentina. Edizione spagnola (Madrid, 1630 circa) della traduzione in latino di Olaus Wormius.
Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano, Italia. Edizione tedesca in caratteri gotici (Norimberga, fine XV secolo) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Zebulon Pharr Collection, Costa Occidentale degli USA. Copia non identificata della traduzione in latino.
Biblioteca Centrale dell'Università della California, Los Angeles, USA. Edizione spagnola (Toledo, 1647) della traduzione latina di Olaus Wormius.
Biblioteca Pio XII, Università di Saint Louis, Louisiana, USA. Microfilm della edizione tedesca in caratteri gotici (Norimberga, fine XV secolo) della traduzione latina di Olaus Wormius, conservata presso la Biblioteca Vaticana.



(a cura di) George Hay, Necronomicon. Il libro segreto di H. P. Lovecraft, Fanucci Editore, 1979.
(nel nome della) Grande Confraternita Rossa, Frank G. Ripel, La magia stellare. Il vero Necronomicon, ed. Hermes, 1986.
Pietro Pizzarri, Necronomicon. Magia nera in un manoscritto della Biblioteca Vaticana, ed. Atanor, 1993.
(a cura di) Sergio Basile, Giampiero De Vero, Necronomicon. Nuova edizione con sconvolgenti rivelazioni e le tavolette di Kutu, Fanucci Editore, 1994.
H. P. Lovecraft, Necronomicon 2. La tomba di Alhazred, Fanucci Editore, 1997.
(a cura di) Sergio Basile, Necronomicon. Storia di un libro che non c'è, Fanucci, Roma 2002.
Roberto Volterri, Archeologia dell'introvabile, (SugarCo 2006)


 
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Dhelia
view post Posted on 25/8/2008, 12:59     +1   -1




Molto interessante....
 
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pynguetta
view post Posted on 25/8/2008, 14:24     +1   -1




vero, molto interessante ^^
 
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§NECRONOMICON§
view post Posted on 25/8/2008, 20:35     +1   -1




Storia e cronologia del Necronomicon.

Il titolo originale dell'opera è Al Azif: ?Azif? è l'allocuzione usata dagli arabi per indicare gli strani suoni notturni (dovuti agli insetti) che si supponevano essere l'ululato dei dèmoni.

L'autore è Abdul Alhazred, un poeta folle di Sanaa, capitale dello Yemen, che si dice sia vissuto nel periodo dei Califfi Ommaiadi, nell'ottavo secolo dopo Cristo. Fece molti misteriosi pellegrinaggi tra le rovine di Babilonia e le catacombe segrete di Memphis, e trascorse dieci anni in completa solitudine nel grande deserto dell'Arabia meridionale il Raba El Khaliyeh, o ?Spazio vuoto? degli arabi antichi, e Dahna, o ?Deserto Cremisi? dei moderni, ritenuto dimora di spiriti maligni e mostri mortiferi. Di questo deserto coloro che pretendono di averlo attraversato, narrano molte strane ed incredibili meraviglie.

Nei suoi ultimi anni Alhazred abitò in Damasco, dove venne scritto Al Azif, e del suo trapasso o scomparsa (nel 738 d.C.) si raccontano molti particolari terribili e contraddittori. Riferisce Ibn Khallikan (un biografo del dodicesimo secolo), che venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato in maniera agghiacciante di fronte un gran numero di testimoni gelati dal terrore.

Anche la sua follia è oggetto di molti racconti. Egli affermava di aver visitato la favolosa Irem, la Città dalle Mille Colonne, e di aver trovato fra le rovine di un innominabile villaggio desertico le straordinarie cronache ed i segreti di una razza più antica dell'umanità. Non seguiva la religione musulmana ma adorava delle Entità sconosciute che si chiamavano Yog e Cthulhu.

Intorno all'anno 950, l'Al Azif, che era stato diffuso largamente, anche se in segreto, tra i filosofi dell'epoca, venne clandestinamente tradotto in greco dall'erudito bizantino Teodoro Fileta, col titolo di Necronomicon, cioè, letteralmente: ?Libro delle leggi che governano i morti?.

Per un secolo favorì innominabili esperienze, finché non venne soppresso e bruciato intorno al 1050 dal vescovo Michele, patriarca di Costantinopoli. Dopo di ciò il suo nome fu solo furtivamente sussurrato ma, nel tardo Medioevo (1228), il danese Olaus Wormius ne fece una traduzione latina, basata sulla versione greca di Fileta, che vide la stampa due volte: una alla fine del quindicesimo secolo, in caratteri gotici (evidentemente in Germania); poi nel diciassettesimo (probabilmente in Spagna).

Entrambe le edizioni sono prive di qualsiasi segno di identificazione, e possono essere localizzate nel tempo e nello spazio solo in base a considerazioni riguardanti il tipo di stampa.

L'opera, sia in latino che in greco, venne posta all'indice nell' Index Expurgatorius sin dal 1232 da papa Gregorio IX, cui era stata mostrata l'edizione di Wormius. A quell'epoca l'originale arabo era già andato perduto, come mostra la prefazione alla prima versione latina (vi è tuttavia un vago indizio secondo cui una copia segreta sarebbe apparsa a San Francisco in questo secolo, e sarebbe andata distrutta nel famoso incendio del 1906).

Nessuna notizia si ebbe più della versione greca - che fu stampata in Italia fra il 1560 e il 1570 - fino al resoconto del rogo cui fu condannato nel 1692 un cittadino di Salem con la sua biblioteca. Una traduzione in inglese fatta dal dottor John Dee intorno al 1580, non venne mai stampata, ed esiste solo in alcuni frammenti ricavati dal manoscritto originale.

Delle versioni latine attualmente esistenti, una (del quindicesimo secolo) è custodita nel British Museum, mentre un'altra (del diciassettesimo secolo) si trova nella Bibliothèque Nationale a Parigi. Altre edizioni del diciassettesimo secolo sono nella Widener Library ad Harvard, nella biblioteca della Miskatonic University ad Arkham e presso l'università di Buenos Aires. Comunque esistono certamente numerose altre copie presso dei privati ed in proposito circola con insistenza la voce che un esemplare del testo in caratteri gotici del quindicesimo secolo faccia parte della collezione privata di un celebre miliardario americano.

Sembra che anche presso la famiglia Pickman di Boston sia presente una copia del testo greco stampato in Italia nel sedicesimo secolo: se è vero, questa è comunque certamente svanita insieme col pittore R. U. Pickman di cui si sono perse le tracce dal 1926.

Il libro è posto all'indice da tutte le religioni del mondo. La sua lettura determina conseguenze terribili. Si dice che sia appunto da vaghe notizie su quest'opera (della cui esistenza una ben piccola parte della gente è al corrente), che lo scrittore R. W. Chambers abbia tratto spunto per il suo celebre romanzo The King in Yellow, il cui filo conduttore dell'opera è un libro iniziatico la cui lettura provoca follia.


- Edizioni del Necronomicon, con le date di pubblicazione e le varie traduzioni.

Versioni:
Originale arabo: tre copie manoscritte risalenti al 730-738.
Teodoro Fileta (traduzione greca): una copia manoscritta, risalente al 950, in Costantinopoli. Versione ricavata dal testo arabo.
Olaus Wormius (traduzione latina): una copia manoscritta, del 1228 circa, nello Jutland. Versione ricavata dal testo greco di Fileta.
John Dee (traduzione inglese) una copia manoscritta, del 1580, in Londra. La versione probabilmente è ricavata dal testo di Fileta.

Edizioni:
Edizione tedesca: testo in latino, impresso in caratteri gotici, riproducente la versione di Olaus Wormius. Non ha data né luogo di pubblicazione: è stato stampato probabilmente a Norimberga alla fine del secolo XV.
Edizione italiana: il testo è in greco, e riproduce la versione di Teodoro Fileta. Senza data né luogo di pubblicazione: è stato probabilmente stampato a Roma, intorno al 1567.
Edizione spagnola: il testo in latino riproduce la versione di Olaus Wormius. Privo di data e di luogo di pubblicazione. Stampato probabilmente a Madrid, intorno al 1623.

Non è mai stata fatta nessun'altra edizione in stampa del Necronomicon almeno ufficialmente. La versione inglese di John Dee esiste solo in frammenti manoscritti ricopiati dall'originale.

- Elenco degli esemplari del Necronomicon dei quali è data per certa l'esistenza. Oltre a questi però ne esistono altri che sono detenuti segretamente.
Il British Museum custodisce nei suoi archivi riservati una copia del testo in caratteri gotici, completo.
Un miliardario americano sembra che possieda una copia del testo in caratteri gotici.
La Bibliothèque Nationale a Parigi è in possesso di un esemplare dell'edizione spagnola.
La Miskatonic University di Arkham, Massachussets, possiede una copia dell'edizione spagnola.
La Biblioteca dell'università di Buenos Aires possiede anch'essa una copia dell'edizione spagnola.
La Widener Library di Harvard ha un'altra copia spagnola.
La Biblioteca dell'Università di Lima nel Perù possiede una copia dell'edizione italiana.
La Kester Library di Salem, Massachussets, custodisce una copia del Necronomicon in caratteri gotici.
La Central Libray della California State University, Los Angeles, possiede una copia dell'edizione spagnola.
In una collezione privata del Cairo si trova un esemplare dell'edizione italiana.
La Biblioteca Vaticana possiede una copia del testo in caratteri gotici ed una dell'edizione italiana.
In una Località sconosciuta della Cina, esiste una copia manoscritta del testo arabo.
Nella Città senza Nome, in Arabia, si trovano alcuni frammenti del manoscritto originale.


 
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MAB WOODWIFE
view post Posted on 27/8/2008, 15:29     +1   -1




molto interessante Necro...
Finalmente so qualcosa di più....
Sapevo qualcosa dell'autore e della sua follia ma niente di più...
baci e benedizioni
MAB
 
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§NECRONOMICON§
view post Posted on 27/8/2008, 19:49     +1   -1





IL NECRONOMICON, il libro dei morti



Sanaa, Yemen

Abdul Alhazred viveva nell' VIII secolo dopo Cristo nel periodo dei Califfi Ommaiadi, a Damasco e si ritiene che sia l'autore del libro denominanto "Al Azif", dove "Azif" è il termine utilizzato dalla popolazione araba per indicare "gli ululati dei demoni", che in realtà sono i suoni notturni emessi da degli insetti.

Abdul Alhazred, scrisse la sua opera a Damasco, dove morì nel 738 D.C. di una morte misteriosa con numerosi descrizioni, tra cui la sua distruzione avvenuta per mezzo di forze invisibili all'occhio umano davanti a numerosi testimoni.

Il poeta Abdul Alhazred praticava una vita da pellegrino narrando storie incredibili, nel libro di trovavano formule e rituali di magia nera che non dovevano assolutamente essere letti ad alta voce, in quanto la loro lettura avrebbe portato a morte certa lo sventurato, narrava di avventure terribili e meravigliose avvenute durante i suoi pellegrinaggi in zone come la Babilonia o il deserto del sud dell'Arabia, conociuta come la dimora degli spiriti maligni, non era musulmano ed adorava delle divinità chiamate Yog e Cthulhu.

Nel 950 "Al Azif" fu distribuito ed il titolo fu modificato con "Necronomicon" il cui significato si traduce in "il libro delle leggi che governano i morti."Un certo Olaus Wormius lo tardusse in inglese e si narra che fu arso vivo.

L'opera in originaria lingua araba, fu tradotta in latino ed in greco.Tra il 1560 ed il 1570 la versione greca fu stampata in Italia.Una copia in latino è conservata presso il British Museum e un altra si trova nella Bibliothèque Nationale a Parigi, altre copie sono conservate in altri musei e presso privati, un altra copia dovrebbe essere conservata presso la biblioteca del Vaticano.

Howard Phillips Lovercraft ed il NECRONOMICON.

Il libro denominato Necronomicon in reatà non è mai stato scritto ma è citato tra i libri realmente realizzati, è quindi uno pseudolibro, un falso libro.

Howard Phillips Lovercraft (nato 1890 a Providence nel Rhode Island, morto nel 1936 all'età di 46 anni ) ha creato il mito del Necronomic il cui titolo è Al Azif in lingua araba, inteso come libro di magia nera realizzato da Abdul Alhazred, uno stregone, in quanto il libro era un espediente letterario per dare maggiore enfasi alle sue opere fantastiche.

Il libro divenne molto famoso al punto che Lovercraft dovette ammettere la sua insesistenza.Numerose persone credevano nell'esistenza del libro e vi sono persone che vi credono tutt'ora, taluni affermarono che lo stesso Lovercraft mentiva dichiarando l'inesistenza del Necronnomicon.

Il primo riferimento al Necronomicon vi fu nel 1941 quando a New York, un antiquario, Philip Duchesne mise in vendita nel suo listino il libro a 900 dollari, con relativa descrizione.

Un giornalista nel 1953 Arthur Scott, in un articolo sul mensile americano Sir!, affermava che il libro era composto da pagine formate da pelle umana sottratta a persone uccise con rituali di stregoneria.A partire dalle prime ipotetiche segnalazioni numerose persone cercarono di spacciare per il reale Necronomicon manoscritti ritrovati nelle zone arabe o libri antichi.

Lovercraft scrisse una prefazione (riportata qui di seguito) del Necronomicon per degli amici intimi, senza intenti pubblicitari, ma per scopo personale, la quale fu resa ugualmente pubblica, una prefazione molto allettante per coloro che adoravano il Necronomicon definendolo" il più grande libro di magia nera mai esistito":

Ascolta ciò che ti dice Abdul Alhazred:
gli Antichi Dèi han posto i Maledetti
in sonno. E chi manipola i sigilli
e i dormienti ridesta, è maledetto anch'egli.
E dico ancora: qui chiuse son le càbale
in cui s'asconde il torbido potere
d'infrangere i sigilli millenari
che serrarono Cthulhu e la sua orda.
Ho perso
tutta la vita per delucidarle.

La notte s'apre sull'orlo dell'abisso.
Le porte dell'inferno sono chiuse:
a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo
si desterà qualcosa per risponderti.
Questo regalo lascio all'umanità:
ecco le chiavi.
Cerca le serrature: sii soddisfatto.
Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred:
per primo io le ho trovate: e sono matto.

Abdul Alhazred

Le tavolette di Kutu

Nel 1987 una spedizione del Centro Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia iniziò degli scavi presso Kut-al-Amara, nell'Iraq sud orientale e nel 1990 gli scavi in questa città, completamente distrutta, portarono alla luce un tempio perfettamente conservato di grande interesse archeologi co con al suo interno numerose tavolette di argilla con scritte in lingua sumera, furono denominate"Tavolette di Kutu".

Le "Tavolette di Kutu" furono traotte dal professore Venustiano Carranza docente di paleografia semitica all'Università di Città del Messico e fu portata alla luce un'ipotesi, che collega i Miti di Chtulhu alla religione e mitologia sumero-babilonese. In queste tavolette vi è riferimento a delle divinità adorate con il nome di :Azatoth, Yogsothoth, Hastur, Nyarlathotep, Shub-Niggurath, i "Grandi antichi".

Il contenuto delle tavolette si era diffuso ben prima dell'VIII secolo, in cui Lovercraft avrebbe datato il suo libro Necronomicon.Una coincidenza?

 
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pynguetta
view post Posted on 28/8/2008, 09:22     +1   -1




quindi mi pare di capire che questo particolare libro sia solo un'invenzione di Lovercraft... beh che mente geniale ^^
 
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§NECRONOMICON§
view post Posted on 28/8/2008, 09:39     +1   -1




la leggenda gira intorno a questo fatto dell'esistenza. cè ki crede nel'esistenza e ki no
 
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view post Posted on 12/9/2008, 13:02     +1   -1
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A me questa storia affascina moltissimo, non vedo l'ora di leggerlo *.*

E' sulla mia lista già da un po' ma ce ne sono altri prima
 
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giammy2290
view post Posted on 19/9/2008, 17:40     +1   -1




io lo stò prendendo in .pdf...frà poco vi dirò com'è v.v



edit-waaa...l'ho letto...troppo bello...è una lettura affascinante...e non sembra neanche fantastica...umm

Edited by giammy2290 - 19/9/2008, 20:38
 
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§NECRONOMICON§
view post Posted on 20/9/2008, 13:26     +1   -1




admin è possibile fargli postare il file o 1 link al file??
mi interesserebbe molto leggerlo xke ce ne sono diversi in giro...
 
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pynguetta
view post Posted on 20/9/2008, 14:10     +1   -1




CITAZIONE († NECRONOMICON † @ 20/9/2008, 14:26)
admin è possibile fargli postare il file o 1 link al file??
mi interesserebbe molto leggerlo xke ce ne sono diversi in giro...

certo Necro... ^_^
 
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...Selene...
view post Posted on 10/1/2009, 21:38     +1   -1




Mi affascina la storia...ne avevo sentito molto parlare, ma mai in modo così dettagliato!
 
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princmanu93
view post Posted on 10/6/2009, 18:06     +1   -1




nn è ke me potresti dire dv lo posso trovare? please
queste cose mi appassionano tnt ma tnt baci a tt
 
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pynguetta
view post Posted on 10/6/2009, 18:10     +1   -1




CITAZIONE (princmanu93 @ 10/6/2009, 19:06)
nn è ke me potresti dire dv lo posso trovare? please
queste cose mi appassionano tnt ma tnt baci a tt

credo che tu lo possa trovare sia nelle librerie ben fornite che tramite internet... prova a fare qualche ricerca ;)
 
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23 replies since 25/8/2008, 12:36   991 views
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