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La stregheria

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Willow*
view post Posted on 23/11/2008, 19:44     -2   +1   -1




La Stregheria:

Stregheria è una parola arcaica che significa "Stregoneria", è rinata principalmente per opera dell'antropologo Charles Godfrey Leland e viene attualmente usata per riferirsi alla Tradizione Italiana della Stregoneria. Viene anche chiamata La Vecchia Religione.

Fu studiata particolarmente dal folklorista Charles G. Leland che intervistò gente della vecchia Italia che si dichiarava strega (come evidenziato nei suoi libri Etruscan Roman Remains e, specialmente, Aradia, o il Vangelo delle Streghe). I praticanti della Stregheria considerano importanti Aradia e il lavoro di altri storici per far capire la loro pratica religiosa e il background della loro Tradizione. Diversamente dalla maggior parte delle altre Tradizioni Stregonesche, a parte la Wicca Gardneriana, la Stregheria ha ricevuto molte attenzioni da parte della comunità accademica.

La Stregheria fa parte della Stregoneria Tradizionale, e, a differenza di quanto si crede, non è una tradizione della Stregoneria Moderna (Wicca). La pratica include la celebrazione di feste stagionali, rituali magici e riverenza per gli Dei, gli Antenati e gli Spiriti della propria Tradizione. La Stregheria stessa ha varie Tradizioni e pratiche individuali che possono variare considerevolmente.

Nella Tradizione descritta in Aradia il Culto delle Streghe si concentra sulla figura della Dea Diana e del suo figlio, fratello e consorte Lucifero, descritto come Divinità Solare. Il testo ci racconta che Diana, vedendo gli uomini poveri continuamente oppressi dai ricchi e dal clero cattolico, inviò la sua Figlia Divina Aradia (Erodiade) sulla Terra, per liberare la gente dalla schiavitù e far rifiorire la Vecchia Religione.

Nel libro esso si presenta come un culto lunare, concentrato sulla Celebrazione delle Lune Piene (Veglioni), dove vengono fatte preghiere, canti, danze e banchetti con del pane e del vino a Diana.

La maggioranza delle Tradizioni della Stregheria sono Politeiste, avendo un Pantheon pieno di Dei, Semi-Dei e Spiriti, mentre altre Dualiste, ovvero riconoscono un Dio e una Dea che si manifestano con infiniti nomi e forme, e li chiamano con nomi di Divinità italiche, romane e/o greche.

Esistono diverse Tradizioni dentro la Stregheria, alcune sono: Animulari, Clan Nemorensino, Janare (Streghe di Benevento), Benandanti, Cogas (o Surbile), Strie, Magare, Anguane, Masciare (o Stiare), Masche, Bazure, Clan Umbro e molte altre.

Origini e storia:

Come descritto nei libri di Grimassi, specialmente Ways of the Strega, la Stregheria rivendica la propria storia come antica. Questa incorpora prove storiche e antropologiche della Storia Italiana con un mito d'origine religioso unico per tradizone. Nell'Italiano moderno si usa la parola stregoneria, ma la parola stregheria appare in molti testi fino a tre secoli fa.

Uso della parola:

La parola "stregheria" è molto usata nell' Apologia del Congresso Notturno Delle Lammie, di Girolamo Tartarotti (1751) e appare anche nel Vocabolario piemontese-italiano del professore di grammatica italiana e latina - di Michele Ponza (1860), nel Vocabolario Bolognese-Italiano - di Carolina Coronedi Berti (1874), e Nouveau dictionnaire italien-francais et francais-italien - di Costanzo Ferrari, Arthur Enkenkel (1900) - dove sia "stregheria" che "stregoneria" appaiono come voci separate con significati leggermente diversi; la voce stregoneria si riferisce strettamente a magia, mentre la voce stregheria si riferisce a una Stregoneria organizzata in connessione con i Sabba. La parola "stregheria" appare anche in moderni dizionari italiani, ma usata raramente, come sinonimo della parola moderna "stregoneria" (Vocabolario della Lingua Italiana, edito da Nicola Zingarelli, 1970). I libri del XIX secolo di Charles Godfrey Leland che parlano di Stregoneria Italiana (Etruscan Roman Remains, e Aradia, o il Vangelo delle Streghe) riportano la parola stregheria solo una volta (in Etruscan Roman Remains in un dialogo riportato in dialetto).

Stregoneria in Italia:

Nel tardo medioevo e agli inizi del Rinascimento, l'Italia è stata la roccaforte del cattolicesimo, e fu la meno affetta dalla caccia alle streghe, che prese molta dell'Europa in quel periodo.[1] Per questa ragione, c'era qualcosa che era stata trascurata dai principali storici di stregoneria, come Jeffrey Russell.[2] La Stregheria, tuttavia, ha avuto luogo in Italia, dove la Stregoneria fu tutt'uno con l'eresia secondo gli Inquisitori.
Dopo aver studiato i manoscritti di queste prove, il microstorico Carlo Ginzburg, delimita un'insolita rete di credenze sulla stregoneria tra alcuni degli imputati. Nei suoi due libri sul tema, Storia notturna. Una decifrazione del sabba e, soprattutto, Benandanti, Ginzburg descrive le credenze di un gruppo di persone chiamati Benandanti. Mentre l' Inquisizione trattava i Benandanti come gli altri sospettati di Stregoneria in Europa, i Benandanti stessi credevano di essere cristiani ingaggiati in lotte soprannaturali contro le streghe (o i "Malandanti").[3] Secondo alcune teorie, però, la loro Tradizione è una cristianizzazione di un culto arboreo precedente.
L'Antropologa Sabina Magliocco ha criticato l'interpretazione delle tradizioni folkloristiche come prova della sopravvivenza religiosa di elementi pagani, perché i praticanti pensano di essere cattolici." [4] Tuttavia, alcune persone, come Davide Gentilcore, vedono gli elementi della Tradizione Popolare Italiana e la magia popolare "come sopravvivenze di formule magiche pre-cristiane in cui hanno sostituito i nomi pagani con quelli cristiani". [5]
Nel 1899 Charles Godfrey Leland pubblica Aradia, o il Vangelo delle Streghe. Leland dichiara che il materiale contenuto nel libro, che descrive una segreta religione pagana messianica, fu trovato dalla sua assistente Maddalena nel corso del suo studio per il Folklore Italiano. Nei miti dati nel testo, la Dea Diana ha una figlia chiamata Aradia, che va sulla Terra per insegnare la Stregoneria agli oppressi. Altri caratteri maggiori nel mito includono Lucifero come Dio del Sole, della Luna e della Luce, e Caino.

La stregheria popolarizzata:

L'Italo-Americano Leo Martello dichiarò di appartenere a una "tradizione familiare" della Stregoneria religiosa nel suo libro del 1970 Witchcraft: The Old Religion. Martello non usa la parola "Stregheria" quando si riferisce alla sua pratica personale, ma quando si riferisce alla "Tradizione delle Streghe"
Con l'avvento della Wicca e della traduzione in italiano di Aradia o il vangelo delle streghe, la spinta alla ricerca delle tradizioni stregonesche italiane si è fatta via via sempre più forte. Sono stati fatti alcuni studi riguardo ad esse, da autori come "Andrea Romanazzi" con il suo saggio "La stregoneria in Italia: Scongiuri, amuleti e riti della tradizione"; "Luigi Boccia", "Antonio Daniele", "Donato Bosca" e molti altri. Oltre a studi, sono stati pubblicati altri titoli, dedicati questa volta ai praticanti, come Il Sabba italiano di "Sheanan" e "ArdathLili" e Fronde dell'antico noce di "Ottavio Spinelli" e "Laura Vatta".

Pratiche:

Come molte altre Religioni Pagane, anche la Stregheria usa il pentacolo come suo simbolo religioso. Nella pratica non vi sono strumenti prefissati, sono dipesi dal rituale che si compie. I riti della Stregheria sono di base folkloristica, essa stessa è infatti di origine contadina. La Vecchia Religione celebra le feste di tradizione popolare del proprio paese o città d'origine, chiamate "Tregende", e le Lune Piene, i "Veglioni". Una pratica comune tra Streghe è "la riverenza degli Antenati", a volte chiamati Lari o Lasa. Alcuni clan della Stregheria praticano la loro religione senza vestiti.

La maggioranza dei praticanti della Stregheria si considera streghe e crede che la magia può avere effetti sulla realtà. La Stregheria, oltre alle divinità, chiede aiuto anche a spiriti e, alcune volte, ai santi.

Relazioni con altre tradizioni:

La Stregheria differisce dalla Wicca essenzialmente per la non adesione al "rede" e alla "legge del tre", ma anche per la semplicità delle pratiche e degli strumenti, a cui la Wicca dà invece molta enfasi e cerimonialismi, per la focalizzazione della Stregheria a pantheon specifici (generalmente etrusco, romano e/o ellenico), per il rifiuto di concezioni orientali e new age come karma e monismo, lasciando libera, o decisa dalla Tradizione a cui si appartiene, la credenza in una vita dopo la morte; per influenze cattoliche come il culto dei santi e per la venerazione degli antenati.

Fonte: Wikipedia
 
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pynguetta
view post Posted on 23/11/2008, 19:50     +1   -1




ne avevo sentito parlare in un libro sulla wicca... davvero molto interessante, grazie Laura ^^
 
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Willow*
view post Posted on 23/11/2008, 19:54     +1   -1




Prego, Romy!! Anche io ho letto della stregheria in un libro sulla wicca, così incuriosita ho fatto una ricerca, e l'ho postata nel forum!!! ^_^
 
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MAB WOODWIFE
view post Posted on 12/12/2008, 19:51     -1   +1   -1




Interessante!! Scritto bene!!...
Infatti tutt'ora nel neo paganeimo, piu che nella wicca molte pratiche e festeggiamenti sono andati persi.. come per esempio i residui dei sabba celtici... che io invece festeggio tutt'ora...

La stregheria è un'altro termine per segregare i cuti venuti prima della wicca e del neo paganesimo.
Con il termine strgheria si intende il vecchio culto ovvero la "stregoneria" e in particolare quella sviluppatasi in Italia, derivata dallo stanziamento dei Celti in Gallia Cisalpina e Transalpina, l'attuale pianura padana.
baci baci e benedizioni
MAB!
 
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CiocoGirella
view post Posted on 19/8/2015, 23:01     +1   +1   -1




La Stregheria è la Stregoneria Italiana divisa in diverse pratiche e nomi in base alle regioni e non l'ha inventata di certo Charles Godfrey Leland, luih a solo esposto al pubblico quello che gli è stato rivelato cose antiche di stregoneria Italiana della Regione Toscana.
 
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4 replies since 23/11/2008, 19:44   544 views
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