eccomi qui
ho finalmente finito di leggere "la guerra dei vampiri"
Non credevo che nessun'altra scrittrice oltre Anne Rice potesse emozionarmi così tanto e permettermi di entrare totalmente in contatto per i personaggi del libro... invece Nancy Kilpatrick mi ha sorpreso, mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere, il suo modo di caratterizzare sia i luoghi che i personaggi, le emozioni che è riuscita a tirar fuori dall'intera vicenda e anche la storia è originale...
I Vampiri rappresentati sono proprio come io li immagino o, forse, come li desidero... sono creature imprigionate nella loro vita immortale con i loro pregi, i loro difetti, il loro potere, la loro passione, ma anche la loro debolezza, la loro tristezza e la loro solitudine... conservano in loro quella parte debole che caratterizza di solito gli umani e questo aspetto è quello che preferisco sempre quando si tratta di Vampiri... in sostanza io li vedo sempre come la parte oscura che è dentro ognuno di noi.
Tornando al libro... mi sono appassionata della vicenda, ero sempre molto curiosa di sapere come sarebbe proseguita, la scrittrice è riuscita a creare la suspance necessaria per rendere questo libro molto avvincente.
Inizialmente ho odiato la figura di Kathleen... una drogata senza cervello preoccupata solo di trovare il modo migliore per procurarsi la droga, ma diventata, dopo l'incontro con David, il vampiro protagonista della storia, una donna con un cuore e disposta a tutto per quel vampiro che, entrando nella sua vita, è riuscito a ridarle le ragioni giuste per continuare a vivere anche dopo la perdita di suo figlio.
La storia è guidata da un'unico filo conduttore... la presenza di Ariel, una vecchia vampira, amante nel passato di David, che, pur di trovare Michel, un ragazzo nato dall'unione di un umano con un vampiro, l'unico nella storia, avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche uccidere David, l'uomo che amava, pur di poter finalmente ritrovare la sua libertà di vivere la sua immortalità alla luce del sole come i mortali, ma con la potenza di un vampiro.
Probabilmente la cosa che più distingue Anne Rice da Nancy Kilpatrick è come rappresentano la sessualità... per la Rice i vampiri sono quasi assessuati e la loro passionalità in questo campo non viene quasi mai troppo evidenziata, mentre l'altra scrittrice affronta il discorso del sesso con molta passione e a volte anche brutale e crudele, un'aspetto che inizialmente un pò mi ha sorpreso, ma, col proseguo della lettura, credo che in fondo sia proprio quella la natura di un vampiro... vivere con passionalità anche il sesso e i rapporti umani e immortali... una forza anche nel fare l'amore oltre che nel vivere la loro esistenza.
L'intera vicenda si alterna a momenti di amore tra David e Zero (Kathleen) e una continua lotta tra vampiri "buoni" e "cattivi" un pò come nella vita dei mortali e alla fine vincerà chi deve vincere e la cara Kate finalmente otterrà quello che non si sarebbe mai aspettata dalla vita... la pace e l'amore e finalmente il suo cuore si libererà di tutto il dolore passato nella sua infanzia anche a cause delle orribili violenze che aveva dovuto subire dal padre.
Bene... ecco il mio giudizio su questo libro... un giudizio assolutamente positivo... consiglio a tutti voi di leggerlo, non ve ne pentirete