I Vampiri - Gli Immortali!

Human Living Vampires

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*akasha*
view post Posted on 22/7/2009, 16:12     +1   -1




In molti non li considerano la stessa cosa dei Real Vampires....quindi ho deciso di aprire un altro topic...se fosse sbagliato cambiate pure :)

ecco l'ultimo dei miei tre articoli :P questo l'ho scritto a quattro mani con un amico Daniele Cipriani (in pratica lui ha scritto la prima parte, io la seconda qualla dell'intervista)


Human Living Vampires


I "VAMPIRI" MODERNI

Raggruppiamo in questo articolo tutto quello che possiamo considerare "reale" e "possibile" quindi assolutamente diverso da quanto romanzato nei libri o films. L’acronimo HLV racchiude in se la descrizione completa del fenomeno che ci accingiamo a spiegare.

H = Human (umano, in quanto non parliamo di un animale o essere soprannaturale bensì di un essere umano)

L = Living (vivente, in quanto non si tratta di un “non-morto” ma di una persona in vita)

V = Vampire (in quanto presenta tutte le caratteristiche del leggendario Vampiro)

Il termine vampiro quindi indica una categoria di esseri umani e mortali che presentano tutti una caratteristica in comune: il bisogno di energia. Questa viene generalmente acquisita sotto forma di sangue (detti anche “sanguinari”) o di energia psichica (psi vampires). Questa necessità si manifesta in forme differenti a seconda dei singoli casi che si presentano nei singoli individui.
Il bisogno psico-fisico prende il nome di “sete”. Ogni individuo presenta ovviamente caratteristiche proprie ma è possibile citarne alcune che ne accomunano la maggior parte. Un vampiro è molto più attivo durante le ore della notte mentre risulta stanco e spossato durante le ore diurne. Alcuni hanno il senso dell'udito maggiormente sviluppato e percepiscono suoni e rumori a frequenze talmente basse che altri individui non avvertono. L’esposizione al sole risulta molto fastidiosa per i vampiri, gli occhi spesso lacrimano, si arrossano e presentano sintomi quali bolle, ustione ed eritemi sulla pelle.
I metodi per ottenere sangue sono innumerevoli e cambiano relativamente alle preferenze del soggetto. Alcuni usano delle siringhe con il consenso ovviamente del “donatore” (colui che versa il proprio sangue per placare la necessità del vampiro). Si possono usare anche bisturi, lamette o altri oggetti taglienti purché si faccia attenzione all'igiene e alla sterilizzazione di ogni singolo arnese.
Ovviamente vi è un lasso di tempo durante il quale il vampiro si accorge di essere tale. Questo fenomeno prende il nome di “RISVEGLIO”. Il momento della presa coscienza può avvenire in svariati momenti della vita di un individuo e si presenta in maniera spesso invisibile e graduale. Alcuni di loro sentono un senso di diversità rispetto alla maggioranza delle persone, altri invece sentono nell'immediato il bisogno di sangue, altri ancora sentono una maggiore attività nelle ore notturne. Nel momento del risveglio come è ovvio che sia il vampiro cerca più notizie possibile riguardo la sua natura, cerca persone come lui, e tenta l’analisi di se stesso e di controllare la reazione psicologica che la coperta ha su di se. Successivamente tenta il rapporto con l’esterno che con l’avanzare del tempo risulta sempre più semplice in quanto il vampiro riesce a mascherare la sua natura sempre meglio. La componente sessuale dell’assunzione di sangue è spesso presente in questa pratica e mentre alcuni dichiarano di non provare alcun senso di eccitamento altri lo paragonano al piacere di un orgasmo o associano la componente spirituale del sangue come fonte di vita.

INTERVISTA COL VAMPIRO

Incuriosita dal fatto che quella presentata da Daniele è l’unica, o comunque la più diffusa, descrizione di Human Living Vampires che possiamo trovare in giro per la rete, ho fatto qualche ricerca, e ho trovato, in un forum, una persona che si definiva Vampiro. L’ho contattato ed è stato così gentile da farsi fare qualche domanda sull’argomento. Sognando di essere Daniel in “Intervista col vampiro” ho allora cominciato a fare domande che potessero confermarmi il testo sopra riportato e magari chiarirmi qualche dubbio. Nickolas mi ha confermato essere umano, in apparenza un normale adolescente italiano: niente morti, niente immortalità, niente demoni, niente rumeni. Di conseguenza a questo è anche vivente, ovvero non è dovuto morire per diventare vampiro come vuole la tradizione letteraria degli ultimi tempi. Nonostante questo si definisce, e si fa definire VAMPIRO: perché? Chiaramente perché beve sangue. Attenzione! “Beve”, non “si nutre di”; infatti mi ha “segretamente” confessato di amare il McDonald…chi non si è mai chiesto “Chissà cosa ci mettono dentro?”.

Quando io gli chiedo: “Voi siete i vampiri, o vi chiamate vampiri rifacendovi alla figura tradizionale?”
La risposta è: “No, noi siamo la tradizione reale, anche se poi con gli anni le credenze popolari hanno giocato con la superstizione. Devi pensare che la finzione vi è oggi, ma tempo fa, prendi ad esempio il medioevo, la gente credeva, ed aveva davvero paura su ciò che si diceva sui vampiri: per questo abbiamo tante testimonianze arrivate fino a noi.”
Vampiro dunque. Mentre la mia immedesimazione in Daniel diventa sempre più reale, anche se dentro me stessa rimangono ancora molti dubbi, mi chiedo, e gli chiedo, COME si diventa Vampiro. Nickolas comincia allora a parlare di Risveglio, che ritroviamo anche nel trattato di Daniele. Ecco il racconto di Nickolas:
“Il risveglio è quando un vampiro comprende di essere tale. Diciamo che il mio risveglio è stato molto traumatico: è bello leggere libri e vedere film, ma quando ti accorgi di essere veramente ciò che sei, b'he, non ti nego che ti senti un mostro! Ci è voluto un po’ di tempo per realizzare, comprendere la mia vera natura…accettarla. Io da ragazzo suonavo metal, e quindi ero influenzato da tutte la sua cultura, poi pian piano crescendo ho capito che era tutta finzione, e ciò che pensavo dell’oscurità non esiste, e perciò ero tornato normale: basta farsi film sulle tenebre, sui crocifissi etc… Ma alla fine, ogni volta che vedevo il sangue diventavo “diverso”, mi sentivo esaltato, a mio agio, non mi faceva schifo. Ne sentivo il sapore in bocca e, cosa che mi ha colpito, ne sentivo il profumo in modo incredibile…amavo sentire le pulsazioni delle persone, il respiro, senza che loro se ne accorgessero, e forse non me ne accorgevo neanche io. Allora mi sono chiesto <ma chi cavolo sono io????>“
La risposta che si è dato mi sembra evidente. Fatto sta che siamo arrivati al punto cruciale del discorso: il SANGUE. Non mi faccio scappare l’occasione di chiedere informazioni dettagliate sul modus operandi: come lo beve il sangue?
“Con i morsi molto, molto raramente. Di solito con tagli, o cose del genere”
“Morsi? Ma immagino voi non abbiate i canini pronunciati?”
“Taglia lo stesso, e poi non dobbiamo tagliare fino in fondo per fare un’emorragia. Vuoi provare?” (Non poteva mancare come domanda!!)
“Io proverei anche, ma non credo sia tutto questo gran piacere per le “Vittime”…”
“Esistono dei donatori, che possono essere simili, o amici. Non so cosa si provi, ma vedo che ad alcuni piace.”
A questo punto però mi rendono conto di essere stata rapita un po’ troppo dal racconto del vampiro, e fortunatamente un dubbio mi risveglia: “…e come la mettiamo con il fatto che “in teoria” il corpo umano non digerisce il sangue?”
Nickolas, da buon vampiro, ha subito la risposta pronta.
“Gli eccessi, come in tutte le cose, fanno male, ma non mi sono mai sentito male, ne ho mai avuto la nausea”.
“In una notte proficua di donatori, quanto sangue arrivi a bere?”
“Ma…di solito con una quantità di mezzo bicchiere poi sto a posto!”
“Nel senso che non ne hai più voglia o non ne hai più bisogno?”
“Tutti e due”
“E questo bisogno di sangue come si manifesta? Come mi convinci che non è solo psicologico”
“Si sente. E’ come se ti dicessi: <il bisogno di mangiare un panino è fisico o psicologico?>. E’ un po’ difficile descrivertelo, almeno per me. Dico solo che io, nella mia fase, non ho degli attacchi tremendi se non bevo, come se non mi drogassi.”
Quindi Nickolas, il vampiro, non si nutre di sangue, ma lo beve…perché ne sente il bisogno. A me ricorda tanto un altro punto dell’articolo di Daniele, quindi chiedo: “E se io ora ti tirassi fuori la sindrome di Renfield? Cosa mi diresti?”
“Ahahah…mi chiedevo quando me lo avessi chiesto!”
Preparato proprio su tutto il ragazzo…difficile coglierlo in fallo!
“Ci sono alcune sottili differenze - continua - come per esempio, noi non proviamo piacere sessuale nel vedere il sangue, come non provo piacere nel tagliarmi e far schizzare il mio sangue. La mia è sete, non perversione…non so se capisci…non diventiamo violenti, tranne qualcuno, e personalmente non amo il sangue animale.”
Dopo questa risposta rientro nel mondo “fatato” dei vampiri, proprio quelli letterari, stile Anne Rice, quelli che ti ammagliano con il loro fascino tenebroso…e quasi con un po’ di speranza chiedo: “Facoltà paranormali?”
“Ahahah No, non volo, non leggo nella mente delle persone…o almeno non come un libro, e di notte alle volte dormo, anche se la preferisco comunque al giorno.”
La notte effettivamente ha il suo fascino, come ce l’ha il vestirsi di nero ed essere misteriosi…ma questo una volta non si chiamava moda?
“Hai perfettamente ragione! E se devo dirti la verità, io odio questo fattore, e finora ho trovato una sola persona come me. La moda, vestirsi di nero, crocifissi al contrario: una vampiro non è questo!”
“Allora perché le persone che lo fanno per moda non si definiscono semplicemente dark?”
“Perché definirsi vampiri fa figo.”
“Ma la sanno la differenza tra loro e voi?”
“No, non lo sanno. Al massimo hanno letto qualche libro e visto qualche film.”

Ebbene questo, cari lettori, è quello che si definisce Human Living Vampire, o Real Vampire, che ho scoperto che in realtà non c’è differenza tra i due termini, entrambi vengono usati per distinguerli da quello letterario. Vampiri, bevitori di sangue, comunque esseri umani, che girano tra di noi, e difficilmente svelano la loro natura…ma…un attimo! Allora perché Nickolas avrebbe raccontato a me, una sconosciuta, la sua storia? “Sai, io quando ho avuto il mio risveglio sono stato molto solo, e vorrei che ora, per i nuovi, esista un portale ed una giornalista che possa aiutarli.”
Questa è la storia di Nickolas, che io ringrazio infinitamente per il tempo che mi ha dedicato, e a cui chiedo perdono se per me, la sua storia, seppur toccante, rimane comunque una versione fra le tante.

Fonte: www.daltramontoallalba.it
 
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pynguetta
view post Posted on 22/7/2009, 20:22     +1   -1




davvero un articolo grandioso... mi complimento con voi due che l'avete scritto e anche per la splendida intervista... molte cose non mi erano chiare e adesso finalmente, grazie a voi, qualcosa comincia ad essere un pò più sensato.
Grazie per avercelo fatto leggere...
 
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*akasha*
view post Posted on 23/7/2009, 09:47     +1   -1




grazie a te!

non sapete la soddisfazione di intitolare un articolo "intervista col vampiro!" :rid:
 
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pynguetta
view post Posted on 23/7/2009, 10:55     +1   -1




CITAZIONE (*akasha* @ 23/7/2009, 10:47)
grazie a te!

non sapete la soddisfazione di intitolare un articolo "intervista col vampiro!" :rid:

Beh è davvero una grande soddisfazione... come darti torto :P
 
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Vampiro Metallaro
view post Posted on 11/3/2010, 21:09     +1   -1




Vampiri

Che cos'è un HLV?

Il termine HLV indica una categoria di esseri umani e mortali, che presentano tutti una caratteristica comune: il bisogno di energia. Questa viene generalmente acquisita sotto forma di sangue o di energia psichica (psi vampires).[...] Il cosiddetto "vampiro" è una persona che avverte la necessità di assumere dagli altri, e che avverte malessere quando questo non è possibile. Questo bisogno, che si manifesta in forme differenti a seconda dei casi e dei singoli individui (alcuni avvertono disagio psicologico, altri invece manifestano sintomi fisici) prende il nome di "Sete". Ogni singolo vampiro è differente, con delle peculiarità proprie. È tuttavia possibile elencare, al di là della Sete, alcune delle caratteristiche più comuni ai real vampires: prima fra tutte è l'avversione per la luce solare. La parte generalmente più sensibile alla luce di un HLV sono gli occhi, che possono lacrimare, risultare arrossati, irritati o addirittura gonfi in presenza di troppo sole. Un vampiro è in genere molto più attivo durante le ore di buio. Un'altro punto comune a molti vampiri è uno sviluppo al di sopra della media di uno o più sensi: molti RV, ad esempio, possono vedere nettamente meglio di un individuo medio, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione; altri hanno un udito particolarmente sensibile, e riescono a percepire suoni a frequenze che la maggior parte delle persone non avverte o non distingue. Dal punto di vista psicologico, infine, molti vampiri presentano un carattere instabile. Ciò che rende un vampiro tale, tuttavia, è la Sete: se un individuo non avverte necessità di nutrirsi, di sangue oppure energia, non può essere considerato un "vampiro".

Il risveglio

Il termine "risveglio" viene impiegato per definire quel periodo in cui un real vampire si rende conto di essere tale. Il risveglio di un vampiro, avviene in generale nel periodo della pubertà, ed accompagna lo sviluppo fisico e mentale che segna il passaggio dall'età dell'infanzia a quella adulta. Secondo altri pareri invece, il periodo in cui un HLV si risveglia è soggettivo, variabile da persona a persona sia come collocazione temporale che come durata; sarebbe infatti influenzato dall'ambiente, dalle amicizie e dai molti fattori che accompagnano lo sviluppo mentale e sociale dell'individuo. Ma come inizia il risveglio, e quali sono i fattori che lo stimolano? Molti vampiri non sanno dare una risposta a questa domanda; il risveglio inizia come un processo silenzioso, spesso senza motivo apparente, senza un fattore scatenante. Molti HLV raccontano di aver sempre sentito una diversità, di aver sempre in qualche modo saputo di non essere completamente "umani", ma ammettono di non poter fornire una motivazione esauriente a questa consapevolezza. Molti altri affermano invece che, lentamente, il fastidio provocato dal sole, l'aumento di attività durante le ore notturne ed il desiderio di nutrirsi di sangue siano comparsi a cambiare la loro esistenza diurna ed assolutamente "normale". I sintomi di vampirismo mostrati al momento del risveglio, spesso tendono ad accentuarsi e farsi più sensibili con il passare del tempo, ma è anche vero, che divengono meglio mascherabili e gestibili con l'esperienza e l'abitudine, entrando a far parte della quotidianità.

La sindrome di Renfield

La sindrome di Renfield, descritta per la prima volta dallo psicologo Richard Noll, si sviluppa nella maggior parte dei casi attraverso tre fasi: inizialmente, di solito durante l'infanzia, viene praticato l'auto-vampirismo. Chi ne e' affetto cioè si infligge ferite per poterne bere del sangue, il cui sapore e la cui visione provocano piacere; dopo la pubertà la pratica viene spesso accompagnata da masturbazione. La seconda fase della malattia, vede invece svilupparsi nel soggetto la zoofagia: il desiderio cioè di cibarsi di animali, in particolare di berne il sangue. Il malato, in una buona percentuale di casi, accompagna i propri gesti con pratiche sessuali. La fase conclusiva della sindrome infine, porta chi ne è affetto a desiderare sangue umano; il malato può procurarselo con il consenso della vittima, ma in alcuni casi si verifica ricorso a violenza e, all'estremo, addirittura omicidio. La componente sessuale associata al sangue è molto forte nella maggioranza dei casi; inoltre si possono verificare anche associazioni di orientamento più spirituale, che identificano nel sangue una fonte di vita e potere. La maggioranza dei soggetti colpiti dalla sindrome di Renfield sono di sesso maschile, e sviluppano la malattia a causa di un forte trauma subito in genere nell'età infantile. Esistono molti elementi che differenziano un HLV da una persona soggetta alla sindrome descritta sopra: innanzitutto, molti Real Vampires affermano di non essere in alcun modo sessualmente eccitati nei momenti in cui ottengono sangue. Bere sangue porta piacere, ma nessun RV trova questa sensazione assimilabile a quella data da un rapporto sessuale; piuttosto molti la esemplificano paragonandola quella provata quando, avendo molta fame, si assaggiano i primi bocconi di cibo. Più che uno stimolante, il sangue per un HLV sembra essere un qualcosa che calmi un bisogno. Oltre a questo, la maggioranza dei Real Vampires non si nutre di sangue animale, e non attraversa la fase di zoofagia. Alcuni affermano inoltre di non aver mai attraversato nemmeno la fase di auto-vampirismo, non trovano alcuna attrattiva nel proprio sangue; molti altri invece, pur desiderando il sangue di un donatore, ricorrono alla pratica dell'auto-vampirismo quando non è possibile ottenerne. Mentre nella sindrome di Renfield però le fasi sono successive, e dunque irreversibili, molti RV testimoniano un'oscillazione tra le due, assumendo sangue proprio solo casi estremi. La sindrome di Renfield colpisce principalmente soggetti maschili, mentre all'interno dei Real Vampires non vi è la dominanza netta di uno dei due sessi.

Conclusioni

Probabilmente Bram Stoker non avrebbe mai immaginato, soprattutto mai condiviso, i nuovi discepoli che il suo personaggio: Dracula, ha fatto nascere nel mondo moderno: gli HLV.
Ma cosa pensano gli HLV di loro stesi, cosa li spinge, cosa li attrae, cosa temono, quali sono le loro sensazioni: tutte domande che incuriosiscono e che li rendono tanto affascinanti, oscuri ed inquietanti.
Oggi il vampiro moderno, l'HLV il bevitore di sangue, non abita in un remoto e diroccato castello sperduto sui monti, non caccia le proprie vittime fra i contadini della campagna ma, frequenta discoteche e night club. Il suo volto, ovviamente pallido, è illuminato dalle luci artificiali ed intermittenti.
Essere un vampiro oggi vuole essere la dimostrazione di una rottura dei tabù, un uscire dalla massa, una libertà di comportamenti privi di inibizioni, di regole e di "coscienza".
Il vampiro come icona dell'alienazione alla moderna civiltà ed alle sue regole.
Per assurdo oggi non sono più gli esseri umani a temere i vampiri, intesi come HLV, ma gli HLV stessi, che proteggono le proprie identità con cura.
Come è ben facile immaginare un paletto conficcato nel cuore uccide senza ombra di dubbio qualsiasi essere: umano o vampiro che sia.
Molti HLV conducono una doppia vita, quella pubblica durante il giorno per poi "trasformarsi" la notte.
Il sangue può diventare una sorta di tossico dipendenza alla quale l'HLV non riesce a sottrarsi ma, il vampiro moderno non uccide le sue vittime.
Il quantitativo di sangue che un HLV "necessita" è pari al contenuto di un cucchiaino, per il resto si nutre normalmente.
Esistono differenze di sapore fra le diverse tipologie sanguigne, perciò alcuni di loro sono estremamente selettivi.
Cosa spinge, cosa prova un HLV nel bere il sangue del suo donatore? Per molti di loro è un'esperienza molto più profonda dell'atto sessuale, più intima, più coinvolgente, più completa.
Per altri è considerata una forma di possessione di un'altro essere, il prendere dentro di loro parte del donatore.

 
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pynguetta
view post Posted on 11/3/2010, 21:51     +1   -1




ho spostato qui il tuo msg in quanto l'argomento può rientrare in quello già aperto in precedenza ^^
 
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Vampiro Metallaro
view post Posted on 11/3/2010, 21:52     +1   -1




Scusa non ci avevo fatto caso che era già aperta una discussione sugli hlv :(
 
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†AtoiracsE†
view post Posted on 5/5/2010, 20:58     +1   -1




Per parlare di Vampiri....dovete esserlo....e di certo le informazioni non le trovate digitando HLV su google copiando e incollando.
(:
 
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pynguetta
view post Posted on 5/5/2010, 21:03     +1   -1




CITAZIONE (†AtoiracsE† @ 5/5/2010, 21:58)
Per parlare di Vampiri....dovete esserlo....e di certo le informazioni non le trovate digitando HLV su google copiando e incollando.
(:

su questo non c'è dubbio, ma ovviamente ognuno di noi è libero di esprimere il proprio pensiero e di condividere le proprie conoscenze ;)
 
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†AtoiracsE†
view post Posted on 5/5/2010, 21:05     +1   -1




Ah si si certo (:
Pynguetta vuoi raccontarmi la tua idea?
Stasera sono a caccia di conoscenza ;)
 
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pynguetta
view post Posted on 5/5/2010, 21:54     +1   -1




CITAZIONE (†AtoiracsE† @ 5/5/2010, 22:05)
Ah si si certo (:
Pynguetta vuoi raccontarmi la tua idea?
Stasera sono a caccia di conoscenza ;)

guarda... caschi male con me su questo argomento... io non me intendo affatto di HLV :P

Edited by pynguetta - 6/5/2010, 09:21
 
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†AtoiracsE†
view post Posted on 5/5/2010, 22:09     +1   -1




Capisco, vabbe' dai (:

 
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pynguetta
view post Posted on 6/5/2010, 08:22     +1   -1




CITAZIONE (†AtoiracsE† @ 5/5/2010, 23:09)
Capisco, vabbe' dai (:

tu invece? sai qualcosa a riguardo? ti ritieni uno di loro? ;)
 
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Mister-Y
view post Posted on 7/5/2010, 13:40     +1   -1




Non ho mai conosciuto individui del genere, però se devo essere schietto, leggendo le descrizioni che sono state fatte, penso che si tratti più di sciroccati che di vampiri veri e propri. Consiglierei vivamente a queste persone, perchè sono effettivamente persone e non certo vampiri, di evitare di bere un bicchiere di sangue al giorno, e nemmeno alla settimana: il nostro apparato gastrointestinale ne riseente eccessivamente, e a 50 anni soffrireste di ulcere dolorosissime.
 
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pynguetta
view post Posted on 7/5/2010, 13:45     +1   -1




CITAZIONE (Mister-Y @ 7/5/2010, 14:40)
Non ho mai conosciuto individui del genere, però se devo essere schietto, leggendo le descrizioni che sono state fatte, penso che si tratti più di sciroccati che di vampiri veri e propri. Consiglierei vivamente a queste persone, perchè sono effettivamente persone e non certo vampiri, di evitare di bere un bicchiere di sangue al giorno, e nemmeno alla settimana: il nostro apparato gastrointestinale ne riseente eccessivamente, e a 50 anni soffrireste di ulcere dolorosissime.

condivido il tuo pensiero :)
 
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22 replies since 22/7/2009, 16:12   541 views
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