Un terremoto distrugge il Brianteo. E noi rimaniamo orfani del nostro stadio maledetto...
06/08/2009 - No, il 27 e 28 giugno scorsi a Monza non c’è stato il terremoto. E’ “solo” passato dal Brianteo GODS OF METAL, il più grande festival musicale heavy metal organizzato in Italia. E pensare che in quei giorni, era mattina, venni fermato da una coppia di ragazzi. Lui alto almeno uno e novanta, almeno 120 chili di peso, capelli e barba lunghi, giubbotto nero smanicato pieno di borchie, una serie di catene ed almeno un chilo di piercing addosso, fra naso, orecchie, sopraciglia, labbro… e non voglio nemmeno immaginare il resto. Lei piccolina, capelli lunghi, neri e lisci, pesantemente truccata di nero, unghie smaltate nere, rossetto scuro, piercing dappertutto (e qui ho immaginato per un momento anche le parti non visibili…), tutta vestita di nero, con una minigonna inguinale: un fiore di ragazza, peccato fosse ridotta così. Lui mi chiede, con voce soave che stride fortemente col suo aspetto, indicazioni per raggiungere il Brianteo. La mia prima reazione istintiva è quella di mandarlo nella direzione opposta di Monza, ma dura solo un attimo. Complice anche lo sguardo della fanciulla li mando dalla parte giusta e gli auguro persino buon divertimento.
Per chi volesse constatarlo di persona, il risultato di quei due giorni di musica al Brianteo è ancora scritto sul manto erboso dello stadio, tanto da causarne l’inagibilità (non è dato a sapere sino a quando, sarà pronto per il campionato?). Ciò quasi a voler rinfocolare le polemiche vecchie di anni, che evidenziano come costi faraonici abbiano in realtà partorito un topolino: da quello che doveva essere un impianto sportivo polifunzionale all’eliminazione prima della pista di atletica e poi di spazi organizzati all’interno delle tribune, poi all’agibilità dei distinti centrali, con una tribuna distante dal campo, con servizi igienici a dir poco inadeguati, con spazi troppo ampi e dispersivi non adatti al pubblico monzese e men che meno alla concezione del calcio moderno, che esigerebbe almeno una curva “rettilinea” a ridosso della porta.
Per i tifosi del Monza meno giovani il Brianteo è la vera causa dei disastri degli ultimi anni della storia biancorossa, per coloro cui i padri ed i nonni hanno tramandato storie di tremendismo biancorosso è fonte di rabbia, per qualcun altro è lo specchio della gente brianzola, attaccata ad un passato che non torna ed a simboli vetusti. Oggi il Brianteo è uno dei più grandi scandali taciuti della città, un piatto indigesto non solo per i cuori affranti dei tifosi del Monza. Vent’anni di ipocrisie, di tentativi miseramente falliti per riempirlo, di amministrazioni comunali alla ricerca di soldi privati per sistemare quello che in realtà dovrebbe essere un patrimonio di tutta la città e che come tale dovrebbe interessare (eccome) le istituzioni. Il tutto sulla pelle dei maggiori utenti: i pochi (ma buoni) tifosi del Monza. Oggi chi si trova a passare dalle parti del Brianteo capisce molte cose: perché se può anche non essere vero che non ci sarà il Monza senza il Brianteo, lo è che il degrado delle stadio è lo specchio più fedele del poco entusiasmante Monza visto in campo negli ultimi anni. L’ultimo episodio di trascuratezza, che comporterà l’esilio del Monza in occasione dei prossimi incontri di Coppa Italia, non può che amareggiare e deludere ancora di più chi ama veramente i colori biancorossi. L’inagibilità del Brianteo è un danno per la storia sportiva della città. Detto ciò, noi pensiamo solo di esprimere lo stato d’animo per la disattenzione dimostrata da amministratori, assessori e nuovi padroni del Monza, che non hanno sostenuto la causa non programmando per tempo il ripristino del tappeto verde, non facendo onore a coloro che hanno a cuore i veri valori dello sport, anche se si dirà che tutto sommato siamo in agosto. Ma quelle che contano sono solo risposte concrete, che vanno al di là dei rituali comunicati stampa. Da parte nostra, ci sforzeremo di restare vicino alla squadra anche in questa occasione e soprattutto a quegli encomiabili tifosi che non l´hanno mai hanno mai lasciata sola.
Rigrazia i tuoi amici pynguetta