"Vodka&Inferno", Primo volume de "La Morte fidanzata".

Titolo: "Vodka&Inferno. La morte fidanzata"
Autore: Penelope Delle Colonne
Editore: Milena Edizioni
Pagine: 510
Prezzo: 19,90€, edizione rigida con sovraccopertina.

TRAMA

La storia narra le vicende di Frattaglia, un vagabondo senza nome che si ritrova a fare il trafficante di morti, se così possiamo definirlo. La sua esistenza si svolge contemplando la morte, tanto da finire con l'amarla. Infatti quando troverà il cadavere di un giovane dalla disarmante bellezza, i suoi pensieri non saranno rivolti altro che a lui. Quel corpo privo di vita, quella pelle bianca e perfetta eppure sfregiata su una guancia, fanno perdere il senno al giovane Frattaglia. E in un luogo umido e buio, in cui si respira l'odore della pestilenza e della morte, Frattaglia lo ama silenziosamente e segretamente.
Ho trovato questo aspetto macabro e personalmente mi ha colpito. Ho avuto sensazioni contrastanti leggendo questo romanzo. Mi ha spesso lasciato una sensazione asfissiante nel petto. La morte come bellezza, come celebrazione di nuova vita. È questo uno dei temi del romanzo che, non mi ha del tutto ammaliata.
Ma torniamo alla trama. Il corpo del giovane viene portato via e restituito alla famiglia. Frattaglia lo segue, scoprendo il nome dell'amato: Viktor. La sua famiglia è originaria della Russia e per tradizione, si decide di tornare a Soroka per celebrare i funerali insieme agli altri Mickalov. Così, da una Venezia dalle sfumature fumose e decadenti, si arriva in Russia. I paesaggi sono così nitidi nella loro visione spettrale da riuscire a vederli e percepire quasi nelle ossa il freddo pungente delle notti russe.
I Mickalov accolgono il corpo di Victor e, proprio quando la sua esistenza sembra lasciata alle spalle, accade qualcosa.



Lo stile dell'autrice è poesia, uno stile adulto, difficilmente riscontrabile in un'emergente. La storia è raccontata in modo originale e con una maestria unica. Il lettore è trasportato nel tempo e nello spazio, da Venezia alla Russia dell'Ottocento. È impossibile non appassionarsi alla storia di Frattaglia e Viktor e non provare emozioni durante la lettura. Il punto centrale di tutta la storia è sicuramente l'amore, in tutte le sue forme, giuste o sbagliate che siano. Le più di cinquecento pagine scorrono velocemente e senza che me ne rendessi conto ero già arrivata alla parola FINE.
Sebbene abbia trovato alcuni difetti, di cui vi parlerò tra poco, "Vodka&Inferno" è stata una bellissima lettura, molto interessante. Da questo libro dovete aspettarvi orrore, sangue e amori malati. Se invece pensate sia la solita storia di vampiri romance, non provate neanche ad aprirlo. Non dimenticate che si tratta di un romanzo gotico!
Come dicevo, non mancano i difetti. Spesso l'ho trovato prolisso, avrei sicuramente eliminato tante pagine, a mio parere un sovrappiù, che distolgono l'attenzione del lettore da quella che è la storia principale. Mi è dispiaciuto che in molti capitoli Frattaglia neanche venga nominato.
Altro punto a sfavore, secondo me è stata la scelta di inserire tanti, troppi personaggi e di farli risaltare tutti. Credo che il lettore faccia un po' fatica a ricordare tutti i nomi della famiglia e ad associare a ognuno di essi un volto e un carattere.
Ultimo problema: il finale. L'ho trovato troppo accelerato, tanto da dover rileggere due volte per stare al passo con la narrazione.
Tutto sommato voglio premiare l'idea e l'abilità dell'autrice e il suo voler osare. Difficilmente troviamo nelle librerie un libro come questo, con un linguaggio esplicito e senza censure, il quale riesce a colpire il lettore, proprio per il suo essere macabro.
Non ci resta che attendere speranzosi il secondo volume!

Edited by Làmia - 13/5/2021, 18:17

Figurati!
È di certo un romanzo degno di nota e la qualità/prezzo del prodotto è direttamente proporzionale al suo valore!
Riguardo alle letture, chiedi pure quanto vuoi: ne ho una carrellata da consigliare all'occorrenza!