I Vampiri - Gli Immortali!

Notte di "terrore", vissuta in prima persona

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view post Posted on 9/9/2016, 17:47     +1   -1
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Anziani

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Riporto l'articolo del Corriere della Sera, giornale italiano importante che almeno ha riportato i fatti abbastanza verosimili. Allegherò qualche foto sempre di testate giornalistiche del centro italia, e poi scriverò i fatti per come sono andati.

Doveva essere solo una passeggiata in montagna, ma gli otto escursionisti - tutti romani tra i 16 e i 17 anni - si sono persi. Hanno girovagato per un po’, poi al calare della notte si sono fermati e hanno lanciato l’allarme. Dopo alcune ore trascorse all’addiaccio sono stati recuperati e sono tornati a casa.

L’allarme
I ragazzi avevano scelto la zona di Fonte Malatesta, vicino a Monteflavio, per la loro escursione. Perso l’orientamento, hanno iniziato a vagare alla ricerca di indicazioni per ritrovare il sentiero prescelto. Non riuscendo a raggiungerlo, quando è diventato buio hanno lanciato l’allarme comunicando la loro posizione approssimativa.

Le ricerche
Le ricerche, coordinate dal Corpo forestale, sono cominciate intorno alle ore 22 e dopo un paio d’ore una pattuglia composta da personale delle stazioni di Ciciliano e Cineto Romano, una squadra di volontari del soccorso alpino di Vicovaro e i carabinieri hanno rintracciato i ragazzi che, per non incorrere in incidenti dovuti all’oscurità, si erano fermati su un sentiero impervio. Gli escursionisti sono apparsi subito in buone condizioni e dopo avere contattato le famiglie sono stati accompagnati a Monteflavio.



Foto dei presunti salvatori (foto scattata a quanto pare di giorno quando la prima chiamata effettuata è stata alle 22)

Volevo allegare la foto di un elicottero di soccorso (sempre scattata di giorno e con il marchio "118") teoricamente usato dalla forestale per salvarci, ma mi è impossibile.

Ora iniziamo con il vero racconto.

Siamo partiti lunedì 5 da Roma verso Palombara Sabina, una cittadina alla base dei Monti Lucretili, con l'intenzione di campeggiare per 5 giorni e 6 notti all'interno del Parco. Per due gorni abbiamo avuto serie difficoltà a seguire i sentieri segnalati dal CAI (Club Alpino Italiano, ente nazionale incaricato dallo Stato di segnalare i sentieri boschivi con due strisce orizzontali, una bianca e una rossa, lungo il percorso) e il secondo giorno, abbiamo completamente perso di vista questi segnali, non vi era traccia alcuna. Per evitare di perderci abbiamo iniziato a seguire l'unica strada visibile. Sfortunatamente era un sentiero forestale, il quale ci ha portato su una vera e propria strada bianca, riconosciuta in seguito come Strada Forestale. Disorientati non riuscendo a capire dove fossimo abbiamo proseguito nella speranza di trovare una fonte, un fiume o della civiltà dove accamparci. Durante la marcia è sopraggiunto quindi il buio, ma muniti di torce da mano e da testa abbiamo continuato a proseguire. Io e il caposquadra eravamo gli unici a essere al corrente che dove ci stavamo muovendo era zona rossa (luoghi con frequenti avvistamenti di lupi, cinghiali e orsi), perciò abbiamo creato una colonna in grado di poterci raggruppare velocemente e riuscire a difenderci. Abbiamo avuto contatto con qualche mandria di cinghiali e probabilmente di un orso, ma senza dover entrare in scontro riuscendo a metterli in fuga facendogli notare la nostra presenza. Durante una delle pause per il riposo, un nostro compagno ha notato che aveva linea telefonica. Abbiamo deciso dunque di contattare la forestale ma, dopo 5 tentativi, non rispondevano al telefono. Ho avuto l'idea di chiamare mio padre, avendo maggiore linea, per far provare a lui. 5 minuti dopo il centralino della Forestale di Roma mi ha contattato e gli ho spiegato la nostra situazione (ore 22:10). Da lì è stato un frequente continuo di telefonate sul mio telefono da parte di 5 numeri di soccorso: Vigili del Fuoco, Carabinieri, Soccorso Alpino, Forestale e Croce Rossa.
Ho avuto un forte litigio con un componente del corpo dei Carabinieri, il quale insisteva a farmi chiamare il 112, far rintracciare la mia posizione, e inviare una loro pattuglia, ciò comportando l'occupazione di un centralino di emergenza e l'inutile invio di una pattuglia. Compreso il mio ragionamento (purtroppo con toni abbastanza alti, me ne prendo la colpa) mi ha dato ragione. Alle 01:00, due jeep della forestale e una loro auto sono venute a recuperarci. Tra le 22 e l'una, il panico e la paura sono state le uniche cose che ci hanno colpito. Ci siamo coperti per il freddo, abbiamo preparato del thè per riscaldarci, preparato qualcosa da mangiare e attrezzato un falò per stiepidire l'aria e per mettere allegria. Il tutto è stato compagno di canti, scherzi e grida di euforia per la follia della situazione. Siamo riusciti a mantenere un clima di divertimento e serenità, contrariamente ai nostri genitori e evidentemente a chi ha riportato queste notizie ai giornali. I nostri genitori sono stati rassicurati da me e altri componenti, non volevamo che stessero in ansia per noi essendo in una situazione di non pericolo.
Nessun temporale ci ha colpito, e nessun danno ne fisico, ne morale, ne psicologico è stato subito.
Durate il ritorno abbiamo letto tutte queste fandonie, e in un misto di rabbia e indignazione, si è aggiunta l'ilarità della situazione, talmente falsa e comica.

Le informazioni ottenute devono essere state talmente scarne e misere da dover spingere i giornalisti a gonfiare l'avvenimento pur di pubblicare qualcosa.
Per questo esorto tutti voi a non credere parola per parola a tutto ciò che viene detto. Sia in caso di tragedie che in caso di avvenimenti positivi. Spesso ciò che ci viene raccontato è una manipolazione da parte dei media e delle grandi potenze (non sono tipo che crede nel complottismo, ma sono semicemente un tipo che ragiona)

Spero che per quanto "breve" vi abbia fatto fare due risate, o perlomeno farvi scappare un sorriso :D

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Lux et tenebrae
view post Posted on 9/9/2016, 19:32     +1   -1




Consiglio sciocco, da chi va in montagna spesso: un app con mappe offline, GPS e batteria portatile.
Anche se si è degli escursionisti esperti è sempre utile per inviare le coordinate esatte in caso di pericolo.
;)
 
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view post Posted on 10/9/2016, 10:57     +1   -1
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Anziani

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CITAZIONE (Lux et tenebrae @ 9/9/2016, 20:32) 
Consiglio sciocco, da chi va in montagna spesso: un app con mappe offline, GPS e batteria portatile.
Anche se si è degli escursionisti esperti è sempre utile per inviare le coordinate esatte in caso di pericolo.
;)

Le mappe offline ce le avevano fornite direttamente la forestale, il problema che il sistema di rilevamento GPS in certe zone o non prende o ha un errore di qualche metro, perciò è stato complicato capire anche dove eravamo ahhahah
In ogni caso le nostre coordinate siamo riusciti a fornirle nonostante questo piccolo problema.
 
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pynguett4
view post Posted on 10/9/2016, 16:26     +1   -1




azz un bella avventura da poter raccontare :D
 
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3 replies since 9/9/2016, 17:47   139 views
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