I Vampiri - Gli Immortali!

La genesi di Dracula in un quaderno di appunti appartenuto a Bram Stoker

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view post Posted on 24/11/2016, 08:32     +2   +1   -1
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Ultimamente è stato ritrovato un quaderno di appunti appartenente a Bram Stoker, in una libreria di un suo discendente, che racconta l’apprendistato dello scrittore irlandese; all’interno ci sono alcune delle poesie giovanili ed è presente anche quello che potrebbe essere definito l’embrione di Dracula, il grande romanzo gotico di Stoker, non riferito al personaggio storico, ma sul tema del vampiro.

Ciò che si può capire da questi appunti, come ha spiegato sapientemente il critico letterario e professore Alessandro Zaccuri, è che Bram Stoker, in una scelta morale, non si schiera dalla parte del vampiro, ma l’autore si identifica senza ombra di dubbio nel personaggio di Van Helsing, la nemesi di Dracula, nonché il maestro delle arti oscure.

Su Dracula e sulla figura del vampiro, nel corso degli ultimi cinquant’anni, si è detto tutto e di più, ma soprattutto molto si è visto: sul grande schermo o in televisione. La figura di Vlad l’impalatore ha affascinato tutte le generazioni successive alla seconda grande guerra, sono stati girati film dimenticabilissimi e sontuose parodie; sono stati scritti ‘romanzetti’ sulla figura dei vampiri, storpiando i dettami del maestro irlandese, e in tutto questo si è rischiato, molto spesso, di lasciare in un angolino della nostra libreria il grande classico di Bram Stoker, il quale meriterebbe molta più fortuna.

Il grande romanzo epistolare, edito nel 1898, ci mostra il conte in rarissime occasioni nel corso della narrazione e soprattutto spazza via, così solo come i grandi classici riescono a fare, le varie immagini del vampiro del passato e lasciando in eredità solamente la sua. L’autore per la figura del vampiro conserva dal folklore il potere dell’aglio e il valore salvifico della decapitazione; trascura il morso sul seno e adotta quello sul collo; privilegia la trasformazione in lupo e in pipistrello e ignora completamente l’idea che il non-morto possa essere portatore di peste; dal passato letterario prende l’idea della cultura del conte e soprattutto la fantastica ambientazione in Transilvania. Le nuove adattazioni molto spesso hanno tralasciato questi elementi o li hanno totalmente banalizzati.

È diventato arduo, almeno per le ultime generazioni, non avere in mente un modello di Dracula totalmente diverso da quello che Stoker ci ha lasciato in eredità; le varie adattazioni, seppur di minor spessore, rischiano di rovinare e mettere in secondo piano uno dei libri più affascinanti del genere gotico. Così come per tantissimi altri classici, Dracula andrebbe valorizzato maggiormente e riportato agli antichi splendori che meriterebbe.


FONTE: Cultora
 
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pynguett4
view post Posted on 24/11/2016, 20:03     +1   -1




che cosa meravigliosa lo voglio leggere!! *_*
 
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1 replies since 24/11/2016, 08:32   27 views
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