I Vampiri - Gli Immortali!

I vampiri di Parigi mettono i brividi, esoterismo e romanticismo: la periferia della Ville Lumière invita alla scoperta di raccapriccianti location al limite del normale

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view post Posted on 3/12/2016, 09:54     +1   +1   -1
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Parigi la conoscono tutti per il suo lato più romantico. La Ville Lumière è, infatti, la culla dell’amore per antonomasia, ma non solo. Oltre all’eleganza degli Champs Elysées al fascino di bistrots, boutiques, ateliers e quartieri vibranti come Montmartre e il Marais, la bellezza francese ha anche un lato più macabro.
Parigi in chiave dark Ogni anno sono più di tre milioni e mezzo le persone a caccia di emozioni in chiave dark che si recano in visita al cimitero di Père Lachaise, luogo di eterno riposo dove sono state sepolte personalità illustri come Molière, Oscar Wilde, Joseph Louis Gay-Lussac, nonché Jim Morrison, Maria Callas, Édith Piaf e tanti altri. Non le solite tombe. Qui si possono ammirare vere e proprie opere monumentali dalle mille e una forma che hanno contribuito ad accrescere il fascino, oscuro e misterioso, di questo camposanto che, soprattutto durante le uggiose giornate invernali, è in grado di rendere ogni visita particolarmente suggestiva.
Non finisce qui. Il tour a caccia di dimensioni insolite e perché no, macabre, può poi proseguire distaccandosi totalmente da quelli che sono i consueti circuiti turistici. Direzione Lilas, periferia di Parigi, là dove si nasconde il Musée des Vampires et Monstres de l’Imaginaire, un luogo unico al mondo perché, se esistono poli museali sulle torture o sulla stregoneria, nessuno aveva mai pensato a qualcosa dedicato ai vampiri.
Ad attendere all’orizzonte non è proprio un museo convenzionale: basta guardarsi intorno per vedere che si tratta in realtà di una dimora privata. Una volta varcato l’ingresso, si viene letteralmente catapultati in una dimensione curiosa. Ovunque, sulle pareti, ci sono una nessuna e centomila immagini che, tra locandine e manifesti, hanno come protagonista lui, Dracula. Non serve dunque andare in Transilvania per sentire quelle magiche vibrazioni e ascoltare leggende che rendono protagoniste quelle creature che, da sempre, affiorano dall’inconscio umano per prendere forma nell’immaginario.
A Lilas, il regno di Dracula Ad accompagnare in questa magica avventura è il direttore nonché padrone di casa Jacques Sirgent, un grande vampirologo che, nel 2002, ha avuto l’illuminazione che gli ha permesso di fare tesoro di una sua grande passione, nonché della sua collezione privata tanto da aprire, nel 2005, quello che si potrebbe definire un luogo da brivido che, secondo Sirgent stesso, fa paura a molti.

Il grande studioso non è geloso del suo sapere, anzi, oltre ad avere raccontato il frutto dei suoi studi attraverso diversi libri sull’argomento, ha messo a disposizione il suo ricco bagaglio culturale invitando a prendere parte a un tour dalla durata di due ore durante il quale rivela agli ospiti tutto quello che gli occhi possono vedere, e non solo.
Tra libri, video e suggestioni L’arredo è degno di nota. Le tre stanze che compongono questo piccolo museo sono piene di cimeli rari accuratamente raccolti nel corso di decenni tra internet e mercatini delle pulci, in primis quello di Montreuil, come la macchina da scrivere con la quale Bram Stoker ha scritto “Dracula”, manoscritti introvabili, libri di ogni sorta (se ne contano 1500), filmati, un kit anti-vampiri, maschere di mostri vari e, inoltre, un pipistrello imbalsamato.
Le leggende sicuramente hanno una grande portata emotiva e rendono l’atmosfera carica di mille e una suggestioni. Il brivido lungo la schiena è assicurato.

Essendo una struttura privata, è bene sapere che il museo è visitabile solo su appuntamento. All’occorrenza, inoltre, è possibile prendere parte a cene a tema con tanto di dibattiti in compagnia di Sirgent. A volte, dunque, rompere le righe e aprire una finestra sull’ignoto può essere un modo innovativo, curioso e perchè no, divertente per conoscere l’altro volto di una città come Parigi che, di segreti e sorprese, ne ha sempre tanti e sa come stupire il visitatore che non si accontenta mai.


FONTE: La Stampa.
 
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view post Posted on 3/12/2016, 12:16     +1   +1   -1
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Quando visitai Parigi seppi di questa mostra, solo che accettavano pochi visitatori alla volta, e la nostra comitiva superava il numero limite. Per non dividerci abbiamo preferito fare un altro giro, ma già dall'esterno la struttura attira davvero molto l'attenzione !

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pynguett4
view post Posted on 3/12/2016, 13:39     +1   -1




che bello ci voglio andare!!
 
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2 replies since 3/12/2016, 09:54   25 views
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