Buonasera ragazzi, innanzitutto mi vorrei scusare per non avere inserito nuovo materiale, ma purtroppo ho davvero poco tempo a disposizione, quindi per il momento mi trovo costretto a rimandare.
Si era già parlato in maniera vaga dell'immortalità dei vampiri in un altro topic, ma stasera vorrei approfondire un pochino la questione.
Tutti noi abbiamo letto dei libri o guardato dei film dove uno dei fattori essenziali della figura del vampiro è l'immortalità. Affascinante per alcuni, ben noioso per altri. Ma sarebbe davvero possibile avere un corpo immortale? Certo che no! E vi spiego anche il perchè.
Come ben sappiamo nel nostro mondo il fattore tempo influisce. La materia organica muta col tempo, e purtroppo non ci si può fare nulla, quindi l'immortalità dal punto di vista fisico non esiste, chiaramente. Ma allora perchè si parla sempre del vampiro come essere immortale? Solo fantasia? Assolutamente no, in realtà questa caratteristica prende spunto da diversi fattori: testi antichi modificati/tradotti male, credenze religiose e popolari.
Nelle religioni patriarcali, che in tempi remoti avevano una forte presa con la quotidianità delle persone, si riteneva la figura del vampiro eternalmente dannata in quanto l'umano trasformato ha rifiutato e sfidato il volere di Dio. Qualcuno nota delle somiglianze coi Demoni?
Poi vi è il concetto dell'anima immortale, che bene o male è una delle poche poche che accomuna i sentieri spirituali antichi e moderni.
Quindi, riassumendo e mischiando queste 2 cose, dal concetto di anima eternalmente dannata e fuori da qualsiasi schema ricaviamo la figura del vampiro di libri e film: un essere dal corpo immortale la cui anima (a seconda del caso) è inesistente o appunto eternamente dannata.
Sperando che vi sia piaciuto il topic, vi auguro un buon proseguimento di serata