Nera. |
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| Avrei dovuto incontrarlo al parco, in un chioschetto al suo interno.. Ma insistette per venire a casa mia. Ci conoscevamo ormai da mesi, mi fidavo di lui. Accettai «d'accordo, ma sii puntuale» dissi per poi andare a casa. Non feci altro che aspettare. Ad un certo punto il campanello suonò. Mi alzai e a passo svelto mi mi incamminai verso la porta, l'aprii e gli sorrisi leggermente. Lui mi sorrise e si appoggiò allo stipite della porta «perché non entri?» chiesi posando il telefono sul tavolo «posso?» chiese lui guadandomi «certo che puoi, vieni entra..» dissi sorridendo leggermente. Lui guardò lo stpite della porta e poi il suolo, inserì il piede destro e poi sospirò entrando «tutto apposto?» chiesi guardandolo e aggrottando le sopracciglia «tutto magnifico» rispose e si sedette al tavolo. Iniziammo a fare i compiti e dopo 2 ore se ne andò.
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