Forse è il coraggio che manca, forse la troppa timidezza. Dopotutto sai quanto sia difficile se fosse quest'ultima.
Sono passati 7 mesi, davvero molto tempo. Un tempo sembrato eternità.
Sono successe innumerevoli cose da quella data, una più spiacevole dell'altra, come a prendere esempio di quel giorno, per non essere da meno. Ho perso la fiducia , ho perso reputazioni, ho perso una casa, ho perso parenti, ho perso amici e conoscenti. Tuttavia il dolore più grande permane quello di quel maledetto giorno, il giorno in cui il cielo sopra di me si è infranto.
Nonostante tutto sembrasse perso, tu volevi continuare i rapporti. È durato così per tre mesi, precisamente il 7 settembre. Ricorderai sicuramente quella sera, quando nonostante le 19 ore di marcia ininterrotta per le montagne, e dopo una dovuta doccia, venni a casa tua per consolarti dalla solitudine e dalla malattia. Eri completamente sola, come dissi tu stessa, e volli che io stessi lì nel letto insieme a te ad abbracciarti e coccolarti.
Stavamo vedendo "Noi siamo Infinito", ricordo nitidamente la scena del tunnel quando ti girasti verso di me fiondandoti tra le mie braccia, con il tuo corpo ardente. Forse forzai la mano, ma comprenderai quanto fossi infiammato dal sentimento che provavo per te, il mio unico desiderio assaggiare nuovamente le tue morbide labbra, le stesse che più di una volta pronunciarono le parole "Ti Amo". Le stesse che mi dissero di essere cattivo, crudele. Le labbra che il 22 giugno di due anni fa, fuori dal cancello di casa tua, mi diedero conferma del tuo sentimento per me.
Ho passato incredibili momenti con te. Momenti meravigliosi, come il tuo gettarti tra le mie braccia in imbarazzo, in lacrime, o felicissima di vedermi. Ma come in ogni coppia anche momenti drammatici, come il vederti piangere per avermi lasciato la prima volta, o l'allontanarmi dopo un litigio. Ho ormai perso il conto delle persone che mi sono venute a dire di insultarti, di lasciarti perdere, di ignorarti. Ho perso altrettanto il conto dei vaffanculo che ho detto a queste persone. Io non potevo vederti sola, triste, arrabbiata, nulla che potesse essere diverso da un sorriso. Quella meravigliosa piega del viso che ti rendeva ai miei occhi pari ad un angelo.
Mi viene da ricordare una frase che dissi ad un mio amico prima che diventassimo una coppia:"dovessi mettermi con lei per renderla la persona più felice del pianeta, sono disposto a farlo".
Quanto potevo essere stupido ! Credevo che sarebbe stato qualcosa così campato per aria, quando invece sei diventata la ragazza più bella e incredibile che io conosca. Tutto stava nello scoprire davvero chi fossi. Sei l'unica persona a cui ho confessato alcune cose, nessuno ne è a conoscenza. Sei l'unica che mi ha fatto commuovere in tutta la mia esistenza. Sei l'unica capace di avermi fatto mandare a quel paese principi della mia vita, solo per te (ricorda il film di Star Wars, dove sono venuto a vederlo con te nonostante avessi promesso di farlo con mio padre, o le innumerevoli volte che ho dato buca ai miei amici per consolarti).
Delle volte, chiamalo masochismo, rileggo i messaggi che ci siamo inviati durante tutto questo tempo. Mi vado a rileggere dai momenti più importanti, come il tuo dirmi che ero speciale per te, ai momenti meno stilistici, ma altrettanto importanti, come le chiacchierate del più e del meno, o i momenti di follia.
Non vi è ricordo che vorrei eliminare, o di cui non senta la mancanza. Persino quando rompevi per della compagnia quando invece non potevo, strano ma vero. Mi manca addirittura quando imploravi per del cibo. Dio se mi volessi ancora quanto te ne porterei..
Sono stato uno sciocco, quel maledetto 7 settembre non me lo perdonerò mai. Una volta non ho seguito il mio cuore e per un errore ho fallito. Inutile è stato il ritentare un approccio con te, in quanto ormai ero marchiato a fuoco con il titolo di "mostro". Forse lo sono, e le lacrime che verso nello scrivere queste parole sono solo frutto di un autocommiserazione che avrei dovuto avere molto tempo fa..
Forse è solo una convinzione fittizzia, ma che solo tu puoi dissipare.
Non hai idea del dolore ormai affittuario del mio cuore che mi tormenta momento dopo momento, il quale accresce ogni volta che da te vengo ignorato. Sono sicuro che tu sappia come sto, probabilmente qualcuno te lo avrà detto, qualcuno ci tiene davvero tanto a me.. come tiene a noi due. Ripensa solo alla sera in cui siamo usciti anche con quel ragazzo, quando ci disse che insieme siamo davvero carini, senza sapere che mi avessi lasciato tempo prima.
Vedi, il dolore peggiore di tutto questo e il vedere che non ti interessa di me, di come sembri scivolarti addosso come acqua, quando mi basterebbe un abbraccio sincero, o un "ho bisogno di te". Sono stupidaggini, considerando che mi volevi come migliore amico, seppur non come fidanzato. Stupidaggini che mi riscalderebbero il cuore a dismisura.
Non sopporto non riuscire a sapere se sei felice o meno. Quando usciamo tutti insieme e ti vedo giù non ce la faccio ad ignorarti. Mi fa incredibilmente male pensare, credere e sapere che non mi sia più concesso stare ancora lì sdraiato a stringerti in uno di quei abbracci in cui innumerevoli volte ti sei stretta in cerca di conforto, di compagnia, di protezione. Ho le lacrime agli occhi al pensare di non essere più niente per te.. Quindi.. se mi scriverai entro il 31, tentando di intraprendere un discorso.. saprò che vorrai ricucire ciò che si è strappato.
Altrimenti sarà la sicurezza che io non sia più niente per te, e che le mie speranze di conforto e compagnia si dissolveranno come fumo in una giornata ventosa..
Inviato tramite ForumFree App