I Vampiri - Gli Immortali!

Sangue Secco

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view post Posted on 14/6/2017, 16:52     +4   +1   -1
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Lupus In Caveam

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Venerdì 26 Maggio 2017, 02:18

“Ero in spiaggia. Volevo stare in quel punto, con i piedi ben sepolti nella sabbia, guardare l’acqua scorrere, veder cambiare colore a seconda dei raggi del Sole, che pian piano andava a calare, lasciando spazio alla Bianca Madre.

Seppure il caldo, nessuno ha pensato di andare a rinfrescarsi, infatti c’ero solo io lì, in piedi ad aspettare la tonalità di colori e profumi, di quel breve arco di tempo che vive solo tra la fine del Giorno e l’inizio della Notte.

Si, ricordo di cosa parlo, ma il mio cuore non sa più apprezzare e tanto meno sentire, quella minima fonte di conforto, che era il Crepuscolo di questo Mondo.

Nonostante l’apatia, ho voluto aspettare che l’acqua e il cielo, diventassero quel momento, per poterne fare parte.

Senza vestiti, tiro fuori i piedi.

L’acqua era fresca quanto l’aria, che dolce entrava nei polmoni. Espandendosi dentro di me, accentuava il Male insensibile che ora Sono.

Ho continuato a camminare fino ad aver nient’altro che acqua, a zittire i miei sensi. Il fresco, ormai impercettibile, mi pervade, e sento chiaramente che L’arco di tempo è prossimo a diventare Notte.

Riemersi dal mare ormai nero, notando lo stesso deserto dove prima stavo in piedi ad attendere.

Nessuno avrebbe notato, nel caso avessi deciso di morir nel grembo del Crepuscolo, ma è stato notato il mio passare per le strade di questa cella; fracido di quella breve bellezza, passavo tra le risate, sguardi ambigui e le calunnie, di chi è schiavo dell’ignoranza, non insita nell’intelletto ma bensì nell’anima, che è figlia del Male.

Il pesante ritorno, si è concluso entrando nel mio angolo di cella, la cui unica consolazione, proveniva dal piccolo Milo, che ha aspettato il mio ritorno temendo di non rivedermi più.

La doccia fredda, toglie con facilità ogni residuo di quel momento, ma non impedisce all’aguzzina di urlare il suo velenoso disappunto per quella che, ai suoi occhi, è l’ennesima pugnalata alla sua Farsa.

Finita la scenata, l’abitazione ha preso le solite disposizioni: l’aguzzino è in salotto, morto di sonno; l’aguzzina nella sua camera da letto, sotto le coperte a versare veleno col telefono, insieme alla sua “setta” di vipere calunniatrici; Milo dorme tranquillo sotto il mio letto.

Mentre io scrivo ancora la Verità, scrivo sulla mia pena, sull’impossibilità di uscirne, a furia di saziare il mio Vizio, le novità sanno di Monotonia.
Vorrei dormire e basta, vorrei dormire e basta.

Ma questo ormai non accadrà, qualcosa o qualcuno, si cela nei miei sogni. Senza darmi tregua, riempie la mia testa di domande, dubbi e tanto Buio.

La confusione è tale la mattina, da non lasciarmi un minimo di ristoro.

Questo è ciò che è stato nei giorni passati, e sarà in quelli futuri, mentre io scrivo le stesse novità in un presente senza uscita.”

Non sarebbe stato male, rimanere nel
Grembo del Crepuscolo, e lì sparire, prima dell’incombente Notte.

Ma i Sogni restano sempre tali.

...



Edited by Hidan W.K. - 18/7/2020, 01:36
 
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Domenica 28 Maggio 2017, 01:27

Vili aguzzini, possano soffrire una Morte definitiva per la loro ignobile impudenza.

Seppur abbia spiegato l’impossibilità d’un viaggio, quei vigliacchi esigono comunque che io abbandoni la cella mia, per indossare una maschera d’empatia sotto il Ciel di Roma.

Non contenti d’ignorare le mie ragioni, osano minacciare di togliermi ciò che è mio, minacciano perfino di togliere la vita innocente di chi è sotto la mia protezione, mettendomi all’angolo senza la possibilità di poter dire o fare niente, se non obbedire.

E si chiedono ancora, perché io scelga di vivere isolato dal Mondo, in una cella che disprezzo quanto gli abitanti che l’avvelenano col loro esistere.

Questi umani sono ciò che sono per errore di Dio, ma Loro che scusa hanno? Per comportarsi in maniera tanto scorretta quanto vile, fingendosi nati direttamente dal Grembo della Notte, e non dal seme degli stessi umani, che oggi deridono con distacco.

La Notte...Questa Notte in particolare, indossa i panni della Prima Donna, Signora delle Tempeste, e “Madre” di tutti i Dannati, viene anche considerata.

Vorrei poter scrivere qualcosa in Suo Onore, per aver udienza e cancellare un simile ricatto. Ma come Dio s’impiccia di rado negli affari dei suoi figli, anche Lei non è di meno, ed essendo il mio un Vizio, non un Dono, posso solo scrivere in base al caso, non al mio volere.

Non che possa scrivere in modo lusinghiero nei confronti Suoi, tanta la furia che vorrei scatenare su quegli infami, che dall’alto d’un piedistallo non si curano del male che potrei fare a Loro in preda alla Collera.

Non ha senso sprecare righe ripetendo la stessa Nota. Poiché altro non so fare, quando l’Ira mia scorre senza freno.

Concludo questa pagina rassegnato a prendere i necessari provvedimenti, per la gestione della mia cella, la cura delle vite innocenti, e per il viaggio che mi attende.

...



Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 00:58
 
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Domenica 4 Giugno 2017, 21:22

“Roma,
altro non è,
che una parolona.
Che sia pure detto,
che io esageri,
ma quanto dico è vero.
Tanto rumore,
tante storie ma di grande,
ormai ha soltanto il nome.
I suoi cittadini,
saranno pure buoni,
ma valli a cercare tra tanti burini.
E’ un luogo storico,
ma da prima ad oggi,
davvero che c’è di nuovo?
A parte l’immondizia,
che avrà solo...quanto?
venti anni circa?
Cammino tra le strade,
di questa Roma,
e vedo le solite “dame”,
che senza troppi fronzoli,
con tanto di ansie,
si portano solo i coglioni.
Dai, di cattivo non ha niente,
a parte la gente non di qui,
che sembra portarsele da dove viene.
E forse anche i “veri romani”,
che da troppo tempo,
hanno dimenticato come son fatti.
Tutti qui son bravi,
a puntar il dito ma non,
a riconoscere i propri sbagli.
E vi meravigliate tanto?
Se ormai Roma,
è dei ratti il parco?
A questa città,
piena di statue,
con sincerità,
augurerò un bene sereno,
a patto però,
che poi cambi davvero.
Se no con piacere,
prendo i bagagli,
e qua non ci metto più piede.
Oh Roma,
per quanto ancora,
vuoi restare in coma?”


Il Male ha ancora tanti semi da spargere in questo arido campo che è Roma, per questo passeranno ancora tanti anni, prima che il Tempo riscuoti definitivamente quello che gli è dovuto.

Ci hanno fatti ammassare nel “Nasoni Di Roma”, un vecchio condominio che hanno comprato e reso un b&b , in attesa dell’ubicazione della Riunione. Quattro femmine col donatore personale, un francese schizzinoso e una coppia forse olandese, hanno occupato il primo piano, e a me è stato assegnato un appartamento da condividere nel secondo, con tre camere da letto. A sentire l’amministratore, pare che arriveranno dall’Egitto niente meno, e per arrivare di mattina saranno consanguinei dei Pezzi Grossi.

L’intera palazzina già puzza di Loro, e il desiderio di quelle succubi americane è così tangibile nell’aria, per non parlare delle urla di quel bambino. Non sono più abituato a trovarmi in circostanze simili.

Farei meglio a uscire, a prendere aria, anzi, ora che ci penso ne approfitterò per visitare la mia vecchia dimora a piazza Elio. E’ da tanto che mi domando cosa possa essere capitato ai miei vecchi scritti, nascosti prima che la Fede “bussasse” così bruscamente.

...



Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:00
 
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Lunedì 5 Giugno, 04:35

Le storie risalenti dopo l’attacco dicono che quella rovina, è la tomba di un Liberto al servizio Reale, ma poteva quel Vile di Adriano mettere su, una tale opera solo per il cadavere d’un semplice servo?

La Storia è scritta a piacer di chi può farlo, e questi mai mancano di mentire.

Il meccanismo della stanza nascosta era marcio, dovetti spostar la porta a forza per entrare; sembrava tutto come l’avevo lasciato, anche quel che rimaneva del mio servo era al suo posto. Quanti ricordi si son fatti vividi in quel piccolo studio, dove ero solito lavorare. Avrei dovuto provare qualcosa, speravo, di sentire un minimo di nostalgia, per quel tempo in cui camminavo alla luce del Sole.

Ma niente. Non ho sentito niente.

Leggere quelle opere mai pubblicate, sebbene fossero scritte di mia mano, sembravano le parole di qualcun altro. Percepivo una tale spensieratezza, in quelle righe polverose che mai hanno visto la luce; il “giovane”, che scrisse quelle parole, non aveva alcuna certezza e guardava il domani con tanta Speranza.

Tutto sommato, quella rovina è davvero una tomba. Lì riposa un Ricordo cancellato dalla Storia.

Ho sistemato la porta, e aspettato che non ci fosse nessuno nei paraggi; al giorno d’oggi le persone sono notturne quanto noi. Avrei voluto ancora andare in giro, ma pensandoci, che altro c’era da vedere in questa Roma?

Tornai seguendo l’odore ammassato nel palazzo, è così massiccio adesso, devono aver occupato l’intero palazzo ormai; sento che alcuni stanno già dormendo, altri saranno ancora fuori in giro.

Credo che dormirò anch’io adesso, se davvero chi manca è “imparentato” con quei Vili, non ho intenzione di incrociarli, a meno che non sia davvero necessario.

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Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:04
 
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14:09

Ho sognato qualcosa.

Ricordo “un cielo illuminato da raggi intensi, era l'ora del crepuscolo, sembrava di stare dentro un quadro tanta la vivacità dei colori; vedevo erba alta, un corso d'acqua, forse un fiume, ma sentivo anche un massiccio odore di sabbia, anche se non ce n’era intorno a me.
C'era anche dell'altro, una donna, o era una giovane? Con i capelli scuri e una ciocca di capelli era blu, o viola, non lo so con certezza essendo daltonico, e la pelle chiara.
Un secondo prima di svegliarmi ho visto nella mia testa una parola, “Sek e qualcosa”, non lo so”.

Mai i miei sogni, sono stati così intensi da svegliarmi dal Sonno, a quest’ora poi; meno male che i climatizzatori sono al massimo, senza sembrerebbe di morire bruciati anche con le tende chiuse.

Sono andato in cucina per prendere un sorso di sangue dal frigo, e mi accorgo di non essere il solo sveglio.

C’era una ragazzina, seduta in uno dei tavoli, 15/16 anni circa, pelle chiara, capelli d’un nero carbone, mi guardava con quei suoi occhioni blue credo, non penso esistano in natura occhi simili, ho supposto che fosse una di noi, la nuova arrivata forse, ma vedendola fare colazione con tanta naturalezza, no, non poteva essere, neanche i Pezzi Grossi possono nutrirsi di altro. Non ho visto nessuna cicatrice o segno recente sulla pelle, quindi se non è una donatrice, sarà forse una serva.

Stavo tornando nella mia stanza con l’intenzione di rimanerci finché qualcuno non mi avrebbe fatto sapere quando avverrà la riunione, e quella ragazzina dice “Domani”.

Non avevo detto nulla. Incuriosito mi avvicinai chiedendole un paio di domande semplici per rompere il ghiaccio, ma lei mi frenò prima ancora di aprire bocca, dicendomi che “lo sapeva e basta”.

Il Sole picchia forte oggi, e questa fanciulla, chiunque sia Sa di noi, e mi consigliò di tornare a dormire. Si alzò dalla sedia e volle stringermi la mano, guardandomi negli occhi per un breve momento. Fatto questo, se ne andò canticchiando qualcosa nella stanza di fronte alla mia.

Ero scioccato. Si, direi che è la parola giusta. Quei pochi fanciulli che hanno a che fare con noi, hanno un aspetto malaticcio, spaventato, e finiscono là dove gli “spazzini in divisa” possano trovarli e costruirci una storia sopra; Lei invece, era così tranquilla, in salute, spensierata, come dovrebbe essere ogni bambino, e non sembrava affatto intimorita dal Male che siamo.

Chi diavolo è questa bambina?
Mi è anche venuto in mente, la “Donna” del sogno. E’ ridicolo. Il calore del Sole mi starà confondendo le idee.

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Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:08
 
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Martedì 6 Giugno 2017, 19:38

La Morte è discreta. Si aggira in lontananza sotto mentite spoglie, e senza mai farsi notare ci sussurra all’orecchio: “Tu non fai eccezione”.

Nel mio caso, il segno è una colomba morta trovata sul balconcino. Non presentava segni particolari, il suo cuore ha semplicemente smesso di battere. Ho una sensazione d’irrequietezza, che non sembra volermi dare tregua; riunioni di questo genere non portano mai a nulla di buono, ma questa volta è diverso.

A proposito, pare che la ragazzina abbia indovinato, è per oggi. Ho ricevuto conferma, e non da un fattorino.

Deirdre, una cara amica, ha saputo che ero qui ed è passata a salutarmi. Non pensavo che sarebbe venuta, i pezzi grossi non l’hanno mai vista di buon occhio per la sua condotta così, a “stretto contatto” con l’umanità, anche se non ha mai rivelato nessuno dei nostri segreti; ricordo quando ha permesso ad una scrittrice di usare il suo nome per un libro, ho temuto che l’avrebbero giustiziata, pignoli come sono.

Ha fatto subito amicizia con quella ragazzina, che non ha fatto altro che girar per tutto l’appartamento curiosando come un gatto. Ora che ci penso non mi pare di aver poi visto i coinquilini dall’egitto. Deirdre ne sa quanto me.

Nell’attesa le ho parlato un pò della ragazzina, e del segno trovato sul balconcino, e anche Lei ha notato che si tratta di una ragazzina fuori dal comune, inoltre sembra condividere la mia irrequietezza riguardo questa riunione così improvvisa e forzata. Lei ha sentito dire dal compagno di sua madre, che sarà un avvenimento che segnerà la nostra Storia, ma non ha potuto ascoltare ulteriormente, o l’avrebbero notata.

Anche nella sua famiglia non è ben vista, solo sua Madre tiene davvero a Lei.

E parlando del diavolo, Deirdre, afferma che mi manda i suoi più calorosi saluti. Lei è troppo buona per leggere tra le righe, direi che il segno lasciatomi dalla Morte sta a significare che, la contessa Selvaggia, tenterà di uccidermi ancora.

Le macchine sono giù.

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Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:12
 
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Domenica 11 Giugno 2017, 05:23

Da dove cominciare? Tanto è successo, tante sono le complicazioni che ci costringono a fuggire, e tanta strada c’è ancora tra noi e il più vicino covo sicuro.

Avrei preferito che il Mietitore mi puntasse contro il suo dito, quello era un Segno che mi avrebbe convinto ad andarmene evitando questo maledetto casino.

Ci hanno portati al covo di Piazza Vittorio, sotto gli antichi resti. Deirdre voleva aspettare l’arrivo di Sua Madre e il resto della famiglia, e non avendo intenzione di facilitare le cose a Selvaggia, entrai senza di lei. C’erano già tanti “corvi”, a banchettare e a chiacchierare nell’attesa che i Pezzi Grossi si degnassero di presentarsi; facendomi strada tra loro, in cerca d’un angolo tranquillo, ascoltavo quelle carcasse ipocrite che si atteggiavano da sovrani:

Chi sperava in maggiori “risorse” data la sovra popolazione, chi sperava nel permesso di cacciare per le strade, e gli estremisti come sempre, speravano in un vera e propria guerra per schiavizzare l’umanità e regnare senza più nascondersi. Bifolchi.

Più si va avanti con gli anni, più si torna a essere infantili.

Nel frattempo, noto che Deirdre entrava insieme ai suoi, ma non vedevo Selvaggia. Questo perché era già alle mie spalle a tenermi in scacco. Come una leonessa sulla preda, si pregustava il momento in cui mi avrebbe dilaniato lasciando di me solo una macchia sul pavimento, ma per una volta i pezzi grossi sono entrati in scena nel momento giusto.

Seguiti dal loro corteo di servi, impegnati a trascinare qualcosa al centro del salone, fecero la tipica scenata teatrale da profeti di strada, dichiarando che era giunta “l’Ora”, in cui noi tutti avremo avuto la Vita Eterna in questo Mondo.

Cosa impossibile, anche i più giovani lo sanno, eppure nei loro occhi vedevo una gran convinzione. Cosa diavolo li rendeva così certi di poter offrire ciò che non possono neanche i Demoni e gli Dei?

Continuarono il “comizio” esponendo le ricerche su alcuni ritrovamenti a Menfi, che hanno permesso di scoprire dove era situata la tomba di Colei che rappresenta gli “Occhi di Ra” sulla terra, Sekhmet.

Sembrò che un tuono mi aprisse letteralmente il cranio. Quel nome, la Donna del mio Sogno, tutto tornò a galla aumentando l’ansia che avevo avuto sin dal mio risveglio. Ma era l’ultimo dei miei problemi, se Selvaggia avesse scrutato nella mia mente avrebbe subito fatto rapporto ai vecchi, e con quanto seguì certamente sarei definitivamente morto lì. Mi sono sforzato di pensare ad altro per mantenere la calma.

L’Alba si avvicina, ho bisogno di dormire, continuerò dopo.

...



Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:16
 
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18:47

Quanto chiasso, eppure ero stato chiaro sul stare tranquilli, mai una volta che qualcuno ascolti davvero in questo Mondo.

Dato che sono sveglio: i pezzi grossi dopo un altro pò del loro cianciare, presentarono il sarcofago della “Dea”, affermando che il suo sangue era la chiave. Molti sono i miti, le versioni, e i nomi di questa Dea, e a sentir loro, tutto è Vero. Scoprirono ch’Ella a seconda della Sua Volontà, una volta raggiunta la fine del suo lungo ciclo vitale, rinasce in questo Mondo come portatrice di Morte o di Vita.

Secondo quanto si è riuscito a tradurre dei geroglifici nella sua tomba, l’ultima sua “morte” risale a pochi giorni dopo la benedizione fatta all’incoronazione di Ramses II, e aveva dato ordine di essere sepolta lontana dal luogo di nascita; il perché non era specificato, e molto del resto era illeggibile, ma dal desiderio di essere sepolta altrove, hanno supposto che nell’altra nascita sarebbe stata troppo debole per vestire i panni “Della Potente”.

Mai avevo sentito un tale silenzio in un luogo così pieno di noi, persino Selvaggia ha abbassato la guardia per ascoltare.

E quando l’aprirono, il silenzio venne rotto dal ritrovamento di due corpi che vennero riconosciuti solo da uno dei pezzi grossi; erano gli egiziani che dovevano condividere l’appartamento con me, loro erano gli incaricati di portare Sekhmet. Sembrava che l’immunità alle malattie fosse stata spazzata via da tutte le pestilenze insieme, i corpi erano in condizioni tali, davvero non saprei come descriverli, la sorte subita sembrava più che atroce.

Quella che doveva essere una serata “gloriosa” si concluse diventando una “caccia alla Volpe”.

Qualunque fine avesse fatto il vero contenuto della bara, non mi riguardava, me ne andai sentendomi liberato da un gran peso, e Selvaggia, essendo la più micidiale tra i sicari dei tiranni, non poteva mettere da parte i loro ordini per scopi personali.

Deirdre mi prese da parte chiedendomi se sapevo qualcosa a riguardo, ma io non li ho mai incrociati, se sono davvero venuti nel b&b io dormivo. L’ho salutata all’uscita dei resti, e sono tornato a piedi, tanto c’era ancora tempo.

E’ stata una camminata densa di pensieri. Pensavo a quanto fosse stato assurdo quel sogno, a cosa avranno fatto quei due poveri diavoli per morire così, e al piacere che avrei provato sapendo che quei Vili degli anziani avrebbero potuto fare una fine simile mettendosi contro quella Dea. Ma sarà davvero una Dea poi?

L’esistenza degli Dei, e il fatto che possano morire, non dovrebbe confermare l’esistenza di una Fine? Da questa esistenza innaturale, in un mondo perennemente in conflitto e privo di valore?

Rientrai in camera, non ricordo l’ora, ma mancava comunque poco all’alba. Entrando nella mia stanza ho trovato quella ragazzina dormire sul letto accanto al mio. La presi in braccio e la portai nella sua stanza, e anziché trovare il disordine tipico dei ragazzini, trovo invece un enorme caos che segnava l’intera stanza, la porta, le pareti, i mobili, tutto era a pezzi e pieno di sfregi fatti da unghie.

Quei due erano morti lì, in una lenta agonia, e io non avevo sentito niente?! Con ancora la ragazzina in braccio, l’unico pensiero che echeggiava nella mia mente era: Sono Fottuto.

E il resto, si capisce da sé. Dato l’odio per i miei stessi simili, e il disprezzo che provano per la mia schiettezza, avrebbero creduto al fatto che io non ho udito una antica dea mentre uccideva due sicari imparentati con uno dei pezzi grossi, dopo aver esaminato la stanza e sentito il suo odore addosso? Già mi sembra di sentire la risata di Selvaggia.

La ragazzina mentre ancora dormiva, mi disse che a quei due era venuta l’idea di tirarla fuori dalla bara e dissanguarla. Che menti eccelse, degni parenti di quelle stupide mummie. Ma lei mentre dormiva “li vedeva” ha detto. Non ha aggiunto altro.

Che significa? Che nonostante sia rinata in una maniera, l’altra sua natura è comunque “cosciente” mentre dorme? O quando è minacciata?

Era questione di tempo che arrivassero a scoprire quanto successo, e dato che Tutti Loro e Selvaggia mi avrebbero dato la caccia, tanto valeva avere un asso nella manica. Io e la ragazzina, Dea o qualunque cosa sia, siamo in fuga da allora, al momento ci troviamo poco fuori Catania, e calata la luce ci dirigeremo verso i miei confini e lì deciderò sul da farsi.

...



Edited by Hidan W.K. - 17/7/2018, 01:10
 
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view post Posted on 26/7/2017, 01:09     +1   -1
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Lunedì 12 Giugno 2017, 5:13

Ancora una volta, mi ritrovo senza una “casa”.

Chiunque penserebbe che si fa callo con tutto, dopo aver vissuto tanto, dopo aver visto e subito di tutto, ma non è così. Umano o Morto che sia, nessuno si abitua mai davvero alla vista della propria dimora che brucia; e la famiglia che usavo come copertura, bipolari e ipocriti, hanno distrutto i loro stessi figli, rendendo uno la loro copia sputata e spinto l’altro al suicidio, nessuno verserà lacrime per loro, ma perché prendersela con il cane?

Non è stata opera di Selvaggia. Per quanto crudele sia il suo operato, Lei non si abbassa ad uccidere gli animali per “gioco”. Il piccolo Milo aveva pochi mesi quando lo salvai, era stato abbandonato in un sacco dell’immondizia vicino al mio covo, non ebbe paura di me quando lo presi in mano. E’ rimasto con me per 6 anni, e ora, la sua testa spunta fuori da una pozza di sangue.

Il problema dell’Assenza di emozioni, è la consapevolezza che per quanto tendiamo ad abituarci alle vite che abbiamo attorno, non c’è perdita che possa strapparci lacrime.

La ragazzina mi strinse la mano dicendomi che quella non era la sua fine, che sta bene adesso. Mi riesce difficile credere che stia scodinzolando in quelle condizioni su qualche nuvola. No, mettere le mani sui responsabili era l’unica cosa che mi avrebbe soddisfatto in quel momento. E così è stato.

Una volta lasciata nel vecchio covo del castello, sono andato a caccia di quei vigliacchi, e li ho trovati nella spiaggia qui vicino; era una coppia, in procinto di nutrirsi di un gruppo di giovani lì riuniti. Senza troppe storie, ho strappato il pomo all’unico che si era accorto di me e sbattuto la faccia dell'altra contro la sabbia.

Mentre il compagno agonizzava, tentanto inutilmente di fermare il sangue, la bionda imprecava minacce d’ogni genere all’inizio; mentre assaggiavo il sangue tra le mie dita, ha cominciato a persuadermi con lusinghe, e quando ho visto che gran risata faceva mutilando Milo, ha cominciato infine a supplicare, leggendo nei miei occhi le intenzioni che avevo.

Ci mise tanto a morire. Gli stessi umani in zona rimasero immobili per tutte le ore di tortura, solo due minuti dopo, quando la decapitai, partirono le chiamate per avvisare le autorità delle agghiaccianti urla che sentirono.

Lasciai quel che restava dei corpi lì in spiaggia, le espressioni delle loro teste di cazzo saranno un bel monito per gli altri che verranno.

L’alba era vicina, ne sentivo il calore, ma non potevo lasciare Milo in quelle condizioni. L’ho seppellito nel terreno dietro casa dove passeggiava, all’ombra sotto l’albero. Riposerà bene.

Ho trovato la ragazzina ancora sveglia, che curiosava tra i miei vecchi diari. Quanti ne avrà già letti?

Adesso voglio solo dormire.

...



Edited by Hidan W.K. - 10/7/2018, 01:25
 
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view post Posted on 21/7/2018, 01:08     +2   +1   -1
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Lupus In Caveam

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L'Ombra Della Dea


Chi avrebbe pensato,
dopo tanto correre,
di morir così lontano.

Non che volessi vivere,
ancora a lungo,
in condizione così vile.

Nella lunga attesa,
contavo i giorni,
accanto la Morte stessa.

E quasi di prepotenza,
Tu irrompi,
nella mia cupa esistenza,

portando sorprese e guai,
in egual misura,
come non ne ho avuto mai.

Dopo quanto visto,
e conosciuto di Te,
non so ancora dirlo,

cosa mi abbia davvero,
spinto a correre,
nel Tuo Sentiero.

Nonostante tutto,
non c’era paragone,
l’ho sempre saputo,

Tu Sei una Dea,
io un'ombra,
di questa terra.

Forse io volevo,
ricordare come fosse,
il vecchio Elio?

O mi sono abituato,
in questi giorni diversi,
solo ad averti accanto.

La vista si fa più cupa,
e il tuo piangermi addosso,
i miei occhi non aiuta.

Nessuno più c’insegue,
e nessuno più,
Tu devi temere,

puoi proseguire da sola,
senza paura,
e senza me come scorta.

Non vedo più niente,
questo si,
che è divertente.

Anni desiderando la fine,
e ora ch’è giunta,
non voglio morire,

prima di aver visto,
come finisce,
il Tuo cammino.

Grazie ragazzina,
mi sono divertito,
in questa assurda gita.


Hidan W.K.





Non avendo più avuto tempo, salute mentale, e ispirazione per continuare il racconto, ho usato quel che restava nella mia memoria per scrivere questa poesia.

FINE



Edited by Làmia - 23/6/2019, 21:03
 
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konrad93
view post Posted on 23/6/2019, 19:06     +1   +1   -1




Bellissimo veramente oscuro, disilluso e incisivo.
Ho letto fino al 5 giugno 4:35, e continuerò presto, fino a adesso comunque mi ha richiamato l'attenzione, e sono sicuro che ci hai messo molto della tua vita.
 
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10 replies since 14/6/2017, 16:52   400 views
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