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Saint Germain, Il Conte "Immortale"

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view post Posted on 1/7/2017, 15:46     +1   -1
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Lupus In Caveam

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Count_of_St_Germain


Uomo di grande cultura, descritto come una piacevole e carismatica persona, conoscitore di molte lingue, astuto negoziatore, influente politico, abile musicista, eccellente pittore, grande alchimista, ma chi era l’uomo dietro a tanti titoli? L’uomo che, sbucato dal nulla, è stato amato e odiato per i suoi tanti talenti e l’inspiegabile mistero, che lo ricordano oggi come uno dei pochi, se non l’unico ad aver ingannato la Morte.

A voi, il Conte di Saint Germain.


Notizie Ufficiali

Il Conte fa la sua prima comparsa nel 1740 nella Corte d’Inghilterra, mentre s’accingeva a partire per raggiungere delle conoscenze, che l’avrebbero introdotto alla Corte di Francia.

I suoi affari lo portavano spesso a visitare diverse corti: Francia, Paesi Bassi, Russia, Germania, Prussia, Italia in veste di diplomatico, o per affari personali. E durante questo via vai, ebbe la possibilità di conoscere diversi personaggi storici, come Giacomo Casanova, Madame de Pompadour, Mozart, Voltaire e Cagliostro.

E tutti confermano nelle loro personali memorie, che il Conte aveva l’abitudine di sparire nel nulla così com’era apparso, e nessuno sapeva perché. Nel 1746, abbandonò Londra sparendo per ben 12 anni.

Nel corso di questi anni ci furono diverse voci e pettegolezzi su dove fosse, chi diceva che fosse stato invitato a esibirsi in Germania, chi invece in Tibet per studiare delle erbe, e altri in India in veste diplomatica, ma nulla di concreto.

Tornò in scena nel 1758, a Parigi, per chiedere un udienza con il “Beneamato” Luigi XV di Borbone, Re di Francia, e grazie all’intervento della sua amica Madame de Pompadour, favorita del monarca, non dovette aspettare a lungo. Chiese uno spazio dove poter installare il suo laboratorio di alchimia, promettendo la “più rara e ricca scoperta mai compiuta”; egli acconsentì, incaricando il Marchese Marigny di fargli avere tutto ciò di cui aveva bisogno; fu così che ottenne il suo laboratorio nel Castello di Chambord.

Nel 1760, giunse a corte la notizia che il Conte potesse essere una spia infiltrata, e sebbene non ci fosse alcuna prova a confermarlo, lasciò Parigi per andare ai Paesi Bassi, dove rimase per qualche tempo prima di sparire nuovamente dalla scena.

Tante voci lo vogliono in Italia, di nuovo in Inghilterra, Russia, ma è nel 1766 che ricompare, ed è ospite del Re di Prussia, Federico II detto “Il Grande”. Questo fu forse l’ultimo ritrovamento datato, confermato dai registri storici a disposizione di tutti.


Cronache Personali

Per via della sua “stravaganza”, ovvero sparire nel nulla, non è stato facile seguire le tracce lasciate lungo la Sua strada, infatti molti sono ancora incerti sul “dove e quando”, lasciando questa figura in un mare di incongruenze temporali; per non parlare poi delle sue Origini, o quale nazione fu la sua patria, non si sa nulla di certo, solo supposizioni. Tutto ciò che si aveva di concreto erano le poche annotazioni personali lasciate da chi lo conobbe di persona.

Secondo queste ricerche più accurate, il primo ingresso del Conte potrebbe essere avvenuto in Olanda nel 1735, dove il “Giovane Cortigiano”, così veniva descritto, faceva sfoggio dei suoi tanti talenti e della sua influenza nei salotti dell’alta società, e fu per assecondare la cortese ospitalità della corte Olandese, che intorno al 1740 andò in Inghilterra in veste diplomatica, e lì vi rimase fino al 1743, dove venne ingiustamente accusato di spionaggio, e nonostante fu riconosciuto innocente senza ambiguità, sparì per 10 anni.

Fu nel 1753 che entrò nella scena francese, e lì a Corte una contessa, Von Gerby, moglie di un ambasciatore alla serenissima, chiacchierando con Lui sostenne di aver conosciuto un giovanotto che credeva fosse il padre, o un altro parente, a Venezia nel 1710. Secondo i testi della stessa contessa, il Conte affermò di essere proprio Lui l’uomo che lei conobbe, non un parente; lasciandola di stucco, il Conte disse nel dettaglio cosa ella ha indossato ogni volta che la incontrò e di cosa discusse con lei e il marito in privato.

Forse fu proprio l’inspiegabile mistero attorno a lui, la causa di quelle voci infondate che lo diffamavano. In quei salotti di nobiltà dove le persone pendevano dalle sue labbra, c’era anche chi lo vedeva come una minaccia, e come poteva non essere altrimenti? Un Uomo che affermava di aver vissuto a lungo senza invecchiare, che trionfava in ogni campo, e che pur non avendo alcuna ambizione particolare, continuava ad accumulare ricchezze, influenza e prestigio, come poteva non essere temuto?

Uno più di tutti era un nobile parigino, Francoise duca di Choiseul, che per gelosia delle sue ricchezze, mise in piedi una vera e propria campagna diffamatoria. Ma ogni suo tentativo fallì rivoltandoglisi contro e perdendo parte del rispetto e della fiducia dei suoi pari, cosa che gli fece perdere le staffe, al punto da volersi sfogare con uno dei servi dello stesso Conte, affermando che fosse uno “Schifoso Bugiardo”; il servo con una calma non naturale, citando gli scritti dello stesso duca, pronunciò parole che lo fecero invecchiare di colpo: “avendolo servito per soli 200 anni, non posso sapere se Egli abbia davvero vissuto 4.000 anni come afferma”.

Un altra annotazione personale molto importante, risalente al 1760, è quella di Giacomo Casanova, famoso seduttore e spia del governo italiano, che all’epoca si trovava in Olanda insieme al Conte per una missione diplomatica; l’annotazione cita: “...un uomo straordinario, capace di padroneggiare le forze della natura, grazie alla sua vasta conoscenza della medicina universale, afferma di essere nato 300 anni fa e a sentir le nuove, è capace di fondere i diamanti...”.

Questa annotazione è la conferma della promessa fatta al monarca francese per avere il laboratorio di cui necessitava. Nel 1755, davanti al Re e al resto della corte, gli venne consegnato un diamante valutato per 6.000 franchi, e davanti a tutti riuscì a fonderlo e a “ripulirlo” delle naturali imperfezioni al suo interno. Dopo l’esperimento, il diamante venne rivalutato per 10.000 franchi.


Truffatore o "Altro"?

Tra i vari storici e ricercatori, c’è chi indaga per scoprire se il Conte fosse o meno un Truffatore, ma anche questi, come coloro che gli volevano male, fino ad ora sembrano aver fallito in ogni loro proposito.

L’esempio lampante è la differenza che c’è tra Lui e il Conte di Cagliostro, il cui operato era stato visto per quello che era davvero, una Truffa; mentre tutti i lavori del Conte si sono dimostrati essere veri e autentici. L’unica annotazione confermata sull’incontro tra i due risale al 1778, e per la prima volta viene descritto come una persona anziana. Era all’epoca ospite nella casa del Principe di Assia-Kassel ad Altona, e venne avvicinato da Cagliostro e sua moglie Serafina Feliciani, speranzosi di convincerlo a condividere parte del suo vasto sapere.

Secondo alcuni scritti trovati, non confermati perché si è persa l’identità dell’autore, Cagliostro cercò senza troppe storie d’ingraziarsi il Conte perché voleva trasformare i metalli in oro, ed egli acconsentì offrendogli la lista d’ingredienti per il procedimento di trasformazione, ma avvertendolo “d’insistere in una strada senza uscita”.

Qualunque cosa avesse voluto dire, queste sue parole in qualche modo si avverarono, perché dopo essere stato catturato e condannato per le sue innumerevoli truffe, Cagliostro nel 1791 venne trasferito alla Rocca, nella peggiore delle sue celle, “il pozzetto”, una gabbia che veniva calata in un pozzo senza finestre, porte; e lì rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 1795.


Curiosità

- E’ possibile che il Conte Saint Germain, sia un figlio illegittimo, nato ad Asti da una relazione tra Francesco II Ràkòczi, principe di Transilvania, e la principessa Violante Beatrice di Baviera, che fu moglie di Ferdinando de Medici; questa teoria potrebbe essere vera, poiché lo stesso Conte, secondo le memorie del Principe di Assia-Kassel, confida a lui stesso di chiamarsi in verità Ràcòczi e che era un dei tre legittimi eredi al trono di Transilvania. Ma non essendoci prove a dimostrarlo, questa rimane solo una teoria;

- Durante il soggiorno parigino, venne scritto, con la collaborazione del Conte, un “dossier” su cui vennero annotati i procedimenti e i risultati delle tante dimostrazioni alchemiche, in cui lo stesso Conte si esibiva per intrattenere l’alta società e per dimostrare ai calunniatori di non essere un bugiardo come affermavano; nello stesso quaderno vennero annotati anche alcuni dei suoi più grandi segreti. Purtroppo questo importantissimo scritto venne distrutto, probabilmente da chi gli voleva male, durante la dominazione napoleonica.

- E’ possibile che il Conte di Saint Germain sia morto nel 27 Febbraio del 1784, nel castello del Principe di Assia-Kassel, a causa di una grave polmonite, ma non si sa dove sia stato sepolto, e non sembra esserci nessuna notizia o supposizione a riguardo.

- Secondo una famosa leggenda metropolitana, “il Conte di Saint Germain è ancora vivo e dimora a Roma, dove passeggia spesso nei giardini del Pincio, e concede udienze a pochi “eletti” durante il giorno di Natale”. Ma recenti e accurate ricerche sembrano confermare che non si tratti altro che di una storiella, mandata in rete da siti americani per attirare il maggior numero di utenti possibile nel proprio forum.

Edited by Hidan W.K. - 2/7/2017, 01:08
 
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