| ho aperto i topic in stile enciclopedico sul vampiro folclorico poiché sono appassionato sull'argomento, e sono appassionato sull'argomento poiché penso che in un mondo di storie di vampiri appassite e che hanno perso il loro immenso slancio iniziale il vampiro folclorico abbia molto da dire ed ispirare, ma mi sono reso conto i topic enciclopedici sono (almeno lo sono da soli) inadatti a quello che volevo fare, io voglio 1) dire come erano i vampiri folclorici in maniera accurata ed interessante, ma comunque prima di tutto accurata 2) dire perché personalmente penso abbiano molto da dire 3) lo scopo principale: creare topic dove la gente discuta, come quando e su cosa vuole sull'argomento; invogliare la discussione e il parlare di questo mondo millenario oggi quasi dimenticato (almeno nella nostra parte del mondo)
apro questo topic di discussione con una breve riepilogo di quello che è un vampiro o un non morto pre-moderno:
il non morto moderno è lo zombie, viene girato, non muta ed è abbastanza mortale (raramente i mezzi per ucciderlo sono rituali o specifici della creatura e non della specie); quasi tutti da i vampiri di "the masquerade" o quelli di "Anne", ma anche appunto gli zombi e in genere quasi ogni non morto odierno sono una variante di ciò , il vampiro standard di oggi è quello di True Blood o Vampire Diaries, uno "zombie elegante"
il non morto antico è all'opposto l'antenato più figo e fantasioso dello spettro o fantasma, ogni antico non morto sorge spontaneamente , non viene trasformato da un altro non morto, ma le cause della sua maledizione sono sconfinate e fra di esse troviamo come casi normalissimi bizzarrie inconcepibili per i non morti moderni (almeno i più puristi); come il fantasma può essere ucciso solo tramite mezzi rituali e specifici, combatterlo serve solo a scacciarlo o eliminarlo temporaneamente
in più rispetto al fantasma ed ogni non morto moderno ha il fatto di non essere un corpo od ombra statico e fissato nel tempo, no per forza o necessariamente , può crescere,ringiovanire,decomporsi,rigenerarsi secondo leggi magiche e grottesche, dalla maledizione di ogni singolo non morto deriva il suo pseudo metabolismo magico. Esempi per capire: 1) una lamia di una vecchia storia beveva il sangue degli infanti per restare giovane e bella, con esso era in tutto e per tutto indistinguibile da una donna viva , si era pure trovata un fidanzato, il protagonista della storia greca, allievo di un filosofo che come detto in altro topic la smaschera . senza il sangue diveniva sempre più un cadavere. 2) molti Moroi (il vampiro antenato di quello gotico) sono originatisi come bambii nati morti o morti non battezzati , che si rianimano e strisciano prima nei cimiteri e boschi come larve, poi crescendo come bestie a malapena d'aspetto umano, poi appena ottenuta l'intelligenza e l'occasione cercano di infiltrarsi fra gli umani, nei loro villaggi e città per avere la vita che non hanno mai avuto, e con il tempo ed i secoli possono divenire terribilmente abili in ciò , abili quanto pericolosi e letali
le principali caratteristiche del vampiro non morto (da non confondere con vampiri d'altra categoria) sono: il legame con la discendenza latente ed il caos , le casistiche più comuni di vampiro sono persone in cui si risveglia qualcosa di presente fin dalla nascita e che sono volte istintivamente a portare il caos e diffondere la distruzione, la cosa inquietante è che molte specie di vampiri dimostrano nel folclore una coordinazione dall'alto (a volte addirittura telepatica) altrettanto innata. Se dovessi definire il vampiro folcloristico in una frase : "Persona in cui si è destata l'antica volontà che scorre nelle ere e nelle generazioni di qualcosa antico e intelligente come dio, e molto meno buono, o magari solo incompreso" il loro legame con la morte è tale che in alcun e culture Vampiro=L'equivalente locale dello shinigami=fonte esistenza della morte ed emissario della divinità (non sempre vista come maligna, in molte culture all'opposto come necessario agente dell'ordine cosmico) della stessa
Per la gioia di tutti: "come si diventa o si origina un vampiro nelle storie folcloristiche: 1) casistica 1: numerosa ma non poi cosi tanto, la più classica; si fa un peccato, si gioca con la magia, incazzare dio, dei o spiriti o semplicemente fare cos'è tabu o maledette per la cultura fonte storia (anche alle nostre orecchie ridicole) e si viene maledetti divenendo un vampiro (è l'unico modo per divenire un vampiro per una persona normale nel folclore) 2) Casistica 2: già più comune di quella sopra, qualcuno fa le stesse cose sopra citare ma invece di essere maledetto lui o lei lo saranno anni dopo , quando gli avrà i suoi figli 3) casistica 3: la più comune e basilare, i nati con certe caratteristiche o marchi porteranno sfiga in vita, o meglio per essere più precisi saranno estremi vampiri energetici, e si desteranno alla morte naturale o ancora prima come vampiri veri e propri 4) casistica 4: la seconda più comune, bambini nati morti, o morti troppo giovani, l'esempio già riportato del Moroi più sopra né è una perfetta rappresentazione
Edited by MasterXenos - 20/5/2018, 02:28
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