I Vampiri - Gli Immortali!

VOGLIO COMINCIARE CON UNO SFOGO, vi prego lenite questo dolore insopportabile

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konrad93
view post Posted on 22/9/2019, 16:16     -1   +1   -1




Io voglio che la si smette di comportarsi tutti in maniera tiepida, uguale e conformista nella vita ordinaria. Che c'è sempre quello stile, che c'è sempre solo alcott, Prada e poi il decadence di Bologna, i real vampires, i satanisti, i crowleyani, i wiccan, le prostitute, quella lega italiana di real vampires che fa cene sociali, tutti quei negozi di vestiti dark e i locali di adesco con le dark room devono sempre essere tenuti nella disinformazione, nel mal tollerare o proprio nel disprezzo, un branco di zoo umani che la gente non vuole permettere di esistere allo scoperto e di prendere nella sensibilità pubblica o di informarci seriamente e comunque di informarci in modo che la si smetta col sensazionalistico.
fra queste cose che ho nominato ci sono parti giuste e parti sbagliate oppure solo parti giuste ma intanto i o dispero e mi sento MANCARE LA VOGLIA DI VIVERE Perché NON RIESCO A INCONTRARE GTENTE INTERESSANTE NELLA VITA VERA AL DI FUORI DI INTERNET. E comunque sono già limitate le comunità alternative su internet, quindi io troppo spesso nella vita sotto la luce del sole non faccio mai altro che vedere gente controllata che non fa capire niente di se stessa, c'è sempre il solito e solo vedere quegli stessi vestiti e frequentare l'università o i l lavoro e poi non sono curiosi non sono eccentrici e non fanno neanche pensieri sessuali su di te oppure di amicizia o di amore (sì sì certo in realtà molto di loro li fanno però non lo dicono) quindi per trovare finalmente il lato "esplosivo" "peccaminoso" "sessuale" "strano" "incomprensibile" "alternativo" "gretto" "malvagio" "spontaneo" della gente cosa devo fare? Farglielo uscire a forza di botte e insulti? Tutti fuori dalla propria casa possono essere pazzi, feticisti, assassini, prostitute, bambinoni, satanisti, terroristi, dark, hippie, punk, anarchici e possono anche praticare la magia nera o fare le orge e non si riesce a vedere perché si comportano sempre tutti allo stesso modo e solo quando vanno nei loro cazzo di posti si scoprono, e non lo fanno pubblicamente, non per il vero male ma neanche per la passione fine a se stessa. Se no non vedrei le ragazze non farsi mai avanti con me e conh i maschi in generale, non vedrei la gente frequentarsi giusto per stare insieme quelle ore a divertirsi e poi non ci mettono la minima emozione a conoscere come si fa amicizia, e quindi io sono un frustrato, sono uno che ha gli amici e poi non riesce a incontrare le ragazze al momento giusto, non riesce a socializzare senza fare a botte e litigare, mentre io vedo sempre le ragazze occupate, vedo i locali e i bar sempre pieni, vedo il lusso da tutte le parti e non vedo mai fantasia da parte delle persone quando le interroghi, e quando non sanno niente seguono sempre la tradizione cieca col "quieto vivere" o "mi diverto, faccio quello voglio", no io non vedo equilibrio nelle persone e non vedo mai autentica passione nel svegliarsi alla mattina e dire "cosa voglio fare oggi che non ho mai fatto prima? Quale sconosciuto incontrerò oggi? E per che motivo?"
E poi fai fatica tu a non stare negli schemi di tutti i giorni, a fare cose diverse, perché ti manca la voglia di stare in un mondo dove la gente è anaffettiva e esclusiva. e visto che il mondo è anaffettivo allora non si può dire che è un inferno, no se fosse un inferno sarebbe già qualcosa, è un MORTORIO , è SOLO NOIOSO e dico che l'uomo è feccia perché solo il peggior mostro che è l'uomo può aver portato la noia nel mondo dove altrimenti tutto sarebbe possibile o quasi tutto perché la vita ti da sempre la possibilità di andare avanti.
Io non posso fidarmi di un umanità che non si mostra per quello che è e vive obbedendo alle elitè.
Le fazioni sono male, sono veleno, e io non posso vedere gli alternativi non mostrarsi e allo stesso modo essere gli unici intelligenti.
Io non posso vivere in un mondo diviso fra "normali e stupidi" e alternativi.
 
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view post Posted on 23/9/2019, 00:51     +1   -1
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Anziani

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Purtroppo è un discorso che ha un capo ma non una coda..
E ha ragione di essere così, visti i 7,7 miliardi di persone che siamo!
Non hai potere, come non lo ho io o chiunque altro. Dobbiamo stare a guardare tutto questo inermi.
Oppure possiamo fare noi la differenza.
Tutti uguali? Io no.
Tutti con le stesse marche? Io no.
Tutti pensano alle stesse cose? Io no.
Nessuno prova a fare amicizia? Io sì.
Nessuna mi viene incontro? Vado io.
Nessuno è interessante? Lo diverrò io.

Banali le frasi struprate da adolescenti sotto le immagini dei social come "sii la rivoluzione che vorresti vedere". Queste non sono frasi da scrivere, sono frasi da applicare.
Non è scrivendolo che dimostri quanto dici, ma applicandolo ogni giorno della tua vita.
Vuoi vedere tutto quello che hai scritto? Parti da te e diventa l'esempio per gli altri.
Se lo farai, troverai quanto sia potente l'essere ciò che intorno a te vuoi vedere!
 
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konrad93
view post Posted on 23/9/2019, 15:30     +1   -1




Sì so che hai ragione Tar Mairon so che è questo che mi deve rincuorare e mi rincuora :)
Io partirò da me
 
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view post Posted on 23/9/2019, 15:50     +1   -1
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Vedrai che il mondo girerà più bello ;)
Puoi chiamarmi anche solo Tar se vuoi, non serve il nome intero :D
 
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view post Posted on 4/10/2019, 18:49     +1   +1   -1
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Neonati

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Leggo molto sconforto nelle tue parole. Non starò a ripetere ciò che ha detto TarMairon, con il quale sono peraltro d'accordo, ma vorrei provare a cambiare punto di vista.
E se il motore di tutto questo fosse la paura di non essere accettati? Potrebbero esserci decine di persone interessanti intorno a te che evitano di esporsi, perché essere "ordinari" è meno faticoso. È paradossalmente più semplice nascondere le proprie passioni, il dolore che si prova è un lento stillicidio al quale ci si abitua. Non è un mondo senza passione: è solo latente, soffocata, nascosta. Senza passione saremmo morti.
L'alternativa è la solitudine, probabilmente la cosa più temuta dalla maggior parte delle persone. Eppure ti dirò, è meravigliosa. Nel momento in cui si impara a stare soli, a non dover dipendere dal giudizio di nessuno, si impara ad accettarsi, ed è questa la chiave. Una volta che ci si conosce, che ci si accetta e ci si ama, ci si rifiuta di scendere a compromessi per compiacere chicchessia. E te lo giuro, non sono solo belle parole scritte su qualsiasi libro motivazionale. E ti giuro anche che all'inizio fa malissimo, e che ci vuole tempo.
Tutto questo però mi riporta al discorso di TarMairon: fai la differenza, vedrai che sarai di ispirazione per chi hai intorno, e magari potrai scoprire cose che non avresti mai immaginato. La passione può chiamare solo passione.

Sarebbe una grande impresa riuscire a cambiare il mondo, ma non sono così ottimista. Rivoluzione altrettanto grandiosa ma attuabile, sarebbe quella di cambiare il proprio, di mondo.
 
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view post Posted on 6/10/2019, 10:54     +1   -1
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Neonati

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Ci sono persone timide e introverse che si espongono piano piano col tempo e con la fiducia.
Non va mai bene forzare le cose, soprattutto con le ragazze e/o con chi non si conosce.
Un passo alla volta.
Io sono socievole, ma prima devo studiare la persona e capire com'è per evitare cose che magari possono innervosire o per evitare si essere presa in giro io stessa e rimetterci com'è già successo... Comunque,come ha già detto Tar, siamo noi a dover dare per primi l'esempio, così le cose vengono poi da sé.

Sinceramente, a me non va di dire alle persone che conosco da molto che cosa mi piace fare o meno col mio ragazzo sotto le lenzuola, figuriamoci con chi conosco da poco...
A priori la trovo una mancanza di rispetto...
Ci sono argomenti che per ognuno di noi sono dei tabù.
Basta solo parlare e capire cosa evitare.
Per il discorso che le persone sono noiose, forse dipende anche dal contesto storico-culturale in cui siamo e purtroppo anche dalla gioventù di oggi, che in buona parte è composta da teppisti che se insultano i compagni o i professori e se saltano le lezioni, si sentono dei rivoluzionari...
Ho sempre pensato che ogni persona, debba usare il suo di cervello e crearsi un proprio pensiero in tutto senza seguire la massa di pecoroni che manco sanno argomentare e sviano i discorsi, definendoti ciò che non sei...

Com'è possibile che si divertivano più i nostri genitori ai loro tempi quando c'era meno tecnologia, che noi al giorno d'oggi?!
Questa cosa fa riflettere...
Forse è il caso di coltivare i nostri interessi...
Fare sport, viaggiare, provare nuove esperienze e usare poco il telefono, così si conoscono altre persone...
Credo che sia questa la chiave della felicità.
 
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view post Posted on 6/10/2019, 11:49     +1   -1
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Lupus In Caveam

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CITAZIONE (Giulia Hope @ 6/10/2019, 11:54) 
Com'è possibile che si divertivano più i nostri genitori ai loro tempi quando c'era meno tecnologia, che noi al giorno d'oggi?!

Ho ascoltato abbastanza storie, da persone di tante generazioni, da poter dire che non è vero.

La felicità è sempre stata una utopia, resa concreta solo da pochi. E tutti hanno sempre avuto di che lamentarsi, tante scuse e giustificazioni per non biasimarsi, lasciando il cattivo esempio libero di espandersi.
 
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view post Posted on 6/10/2019, 12:28     +1   -1
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Chi non ha la capacità di trovare altro da fare e si diverte in modo insano usando stupefacenti o altro, è ovvio che abbia problemi non indifferenti...
La felicità non è una cosa inesistente,ma c'è realmente e non è solo uno stato d'animo che sente ogni persona.
Ognuno di noi la trova in modi diversi ad esempio facendo qualcosa che gli piace, oppure in qualche amico o amica che sa come prenderci o nei nostri animali domestici.
La si può trovare ovunque, ma dipende da noi stessi come trovarla.
Per me, come per tutti, il mondo è ancora ricco di misteri, di cose da imparare e da cui prendere spunto e applicarle poi nella vita.
La vita è imprevedibile perché non abbiamo il controllo su tutto e purtroppo o per fortuna, non abbiamo una conoscenza perfetta e infinita dell'universo.
Già questo aiuta a prendere spunti di riflessione, modi per tenersi impegnati studiandone approfondendo determinati argomenti o perché no anche facendo volontariato.
Io l'ho fatto per quattro anni e sono stata molto felice di essere d'aiuto a qualcun altro.
Come si gestisce il tempo e ciò che si fa o non si fa ci influenza parecchio...
Con ciò intendo dire, che solo i vegetali non provano emozioni ed è impossibile non provare almeno una volta la sensazione di felicità.
Io che ho avuto una vita particolarmente difficile e dura sotto ogni punto di vista, in qualche modo ce l'ho fatta in parte e ancora devo finire di realizzarmi.
Se ce l'ho fatto io, chiunque può riuscirci.

Chi si lamenta inutilmente, è perché ha troppo nella vita e non sa cosa fare oppure non vuole impegnarsi in qualcosa e trova conforto facendosi compatire e inventando problemi che in realtà non ha.
 
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view post Posted on 6/10/2019, 14:53     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Giulia Hope @ 6/10/2019, 13:28) 
Chi si lamenta inutilmente, è perché ha troppo nella vita e non sa cosa fare oppure non vuole impegnarsi in qualcosa e trova conforto facendosi compatire e inventando problemi che in realtà non ha.

Credo di capire cosa vuoi dire, ma io non sarei così dura. Vedi, ognuno di noi ha delle ombre che lo perseguitano, ed ognuno di noi le affronta o meno in modo diverso. Ciò che per me potrebbe essere un piccolo problema, considerando il mio bagaglio, per un altro potrebbe essere insormontabile. Io sono dell'idea che i momenti bui passati vadano accettati, elaborati e superati, ma non biasimo chi non riesce a farlo.
È vero, molte persone provano gusto nel lamentarsi, ma sulla felicità ho due convinzioni: la prima è che può fare paura, la seconda è che non è uno stato costante.
Non è possibile essere sempre felici, non è naturale. Siamo esseri complessi, pieni di emozioni. Si può cercare e, se si è molto bravi e/o fortunati, trovare un equilibrio. Si possono passare momenti felici, ma prima poi finiranno e proveremo tristezza, rabbia, malinconia, noia, e poi magari di nuovo felicità. Viviamo sulle montagne russe, non si può pensare di trovarsi sempre all'apice.
 
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