Non credo di aver mai,
spiegato a pieno,
che cosa provai,
ogni volta che tutti,
torreggiavano su di me,
come solo i peggiori farabutti.
Non credo di aver potuto
mai dire in quanto
male mi sia imbattuto,
senza che veramente,
ci fosse una logica,
o un motivo consistente.
Non sono neppure certo,
di poter spiegare,
come abbia sofferto,
qui ogni giorno,
nel Torto affigliatomi,
da chi mi sta intorno.
Mi vedono occupato,
ma non sapendo in cosa,
al male vengo ancorato,
e ancor prima di parlare,
mi tolgono il respiro,
impedendomi di spiegare.
Che cosa devo fare?
Mi chiedo ogni giorno,
per poter apprezzare,
qualcosa di mio,
senza essere descritto,
come un errore di Dio.
Che cosa devo fare,
per essere libero,
di scegliere dove andare?
Cosa fare di questa esistenza,
senza che nessuno,
nei miei affari s’intrometta?
Facendo di me uno stolto,
che spreca tempo,
avendo sempre torto,
mentre TUTTI sono nel giusto,
anche se i fatti confermano,
che valgono meno d’uno sputo.
In poche parole,
forse posso dirlo,
quanto mi duole,
e cosa si prova,
a vivere qui dove
la Grazia non ti trova.
Si è tanto soli,
che affidarsi
alla Speranza più non osi,
cessando così di esistere,
ma senza poter
finalmente svanire.